La Coppa d'Oro rientra al quartier generale di Cortina d'Ampezzo

Verso la conclusione dell'edizione 2021
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“È sempre un’emozione passare da qui, in questo bellissimo salotto di questa splendida città” aveva chiosato questa mattina a Belluno il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, a bordo della sua Lancia Aurelia B24 del 1957, l’iconica convertibile del film “Il sorpasso”, che porta in gara al fianco della figlia Alessia. Proprio in Piazza dei Martiri i partecipanti della Coppa avevano sostato per un controllo a timbro, prima di rilanciarsi sul percorso delle Dolomiti Bellunesi.

Accesissima, anche questo pomeriggio, la lotta in vetta, tra le prove cronometrate sul valico alpino delle Dolomiti di Zoldo si ripropongono i testa a testa già visti nella giornata di ieri, con la Fiat 508C del 1937 di Mario Passanante e Dario Moretti che procede sicura sui pressostati; ancora ottima la prestazione di Sergio Sisti e Anna Gualandi sulla Lancia Lambda del 1929; poi la Porsche 356 S90 di Massimo Bisi e Claudio Cattivelli, che paga però lo scotto di un più recente anno di produzione (1963), dato questo che nelle gare del Campionato Italiano Grandi Eventi ACI Sport inficia i coefficienti che conferiscono poi il risultato finale. Buona la prova anche di Osvaldo Peli, navigato dal giovanissimo figlio Andrea, sulla Fiat 508 Balilla Coppa d’Oro del 1934, equipaggio che è anche simbolo di una passione, quella per l’automobilismo d’epoca, che continua nel tempo ad essere tramandata e conservata attraverso le generazioni.

Le indicazioni di classifica, tuttavia, anche dopo l’arrivo dell’ultima vettura al parcheggio allestito al Miramonti Majestic Grand Hotel, rimangono provvisorie, con tempi di giornata e coefficienti che dovranno passare attraverso le attente e precise elaborazioni dei cronometristi impegnati nell’evento.

Ma l’emozione di guidare sulle strade circondate di roccia, o lungo le verdeggianti vallate dolomitiche, fendendo panorami senza eguali al mondo, non è unicamente riservata alle auto da collezione più antiche, con le due classifiche separate Coppa d’Oro delle Dolomiti Legend, aperta alle vetture prodotte dal 1972 al 1990, e Tributo alla Coppa d’Oro delle Dolomiti, dedicata alle auto di pregio prodotte a partire dal 1991, la competizione si allarga a una più vasta platea. Tra queste avevano primeggiato nella giornata di ieri la Fiat X1/9 del 1973 condotta da Roberto Rossoni e Mariangela Ramona Bernini nel Legend e la rossa 488 di casa Ferrari di Fabio Vergamini e Anna Maria Fabrizi nel Tributo.

 

 

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La Coppa d’Oro delle Dolomiti si conclude dunque stasera, tra il dispiacere dei partecipanti: “peccato non continui anche domani” aveva dichiarato qualche pilota ai microfoni di ACI Sport TV durante una delle dirette di giornata, senz’altro il migliore dei complimenti possibile alla gara organizzata da AC Belluno e ACI Sport, con il patrocinio della Provincia di Belluno e dei comuni di Belluno e Cortina. Con la chiusura della gara non si decreta ancora tuttavia la fine delle emozioni per tutti gli appassionati dell’automobilismo d’epoca e dei valori promossi da ACI Storico. Sono infatti ancora da assegnare il premio al Concorso di Eleganza, grande ritorno di questa edizione 2021, e al Tour dei Sestieri domani mattina (la cui partecipazione opzionale ha già raccolto un vasto numero di concorrenti non ancora paghi della due giorni di gara).

Il sipario sarà definitivamente calato sulla manifestazione soltanto domani, nel primo pomeriggio, con le cerimonie di premiazione che si terranno, come sempre, con il supporto degli Official Sponsor ACI Global Servizi, Sara Assicurazioni e BPER Banca e degli Official Partner VerdeCorsa, OMR Automotive, Allemano, Tiemme, Camozzi e Rangers, che sono stati al fianco della Coppa d’Oro dall’inizio alla fine dell’evento.