Al Paul Ricard Barri-Bortolotti (Lamborghini Gallardo) si impongono in gara-1

Nella GT3 l'equipaggio dell'Imperiale Racing ha preceduto le due Ferrari 458 Italia di Casè-Giammaria e Lucchini-Pier Guidi, mentre nella Gt Cup i portacolori del Bonaldi Motorsport hanno preceduto i compagni di squadra "El Pato”-Zanardini” e l'altra Gallardo di Mancinelli-Goldstein.

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Al termine di una prova molto combattuta, Giacomo Barri e Mirko Bortolotti (Lamborghini Gallardo) si sono aggiudicati sul tracciato francese del Paul Ricard gara-1 del 4° appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo. I portacolori dell'Imperiale Racing hanno preceduto le due Ferrari 458 Italia di Casè-Giammaria (Scuderia Baldini 27) e Lucchini-Pier Guidi (BMS-Scuderia Italia) che hanno concluso, rispettivamente, a 8”387 e 8”885.

Dominio Lamborghini anche nella classe GT Cup con tre vetture della casa di Sant'Agata Bolognese sul podio. Sul gradino più alto sono saliti Tempesta-Iacone (Bonaldi Motorpsort) davanti ai compagni di squadra "El Pato”-Zanardini e Mancinelli-Goldstein (Eurotech Engineering).

Con il secondo posto in gara, Casè e Giammaria salgono ad un solo punto dai leaders della classifica della classe GT3, Mapelli e Schoeffler (Audi R8 LMS-Audi Sport Italia), mentre nella classe GT Cup Iacone e Tempesta balzano al comando con tre punti di vantaggio su Omar Galbiati (Porsche 997-Antonelli Motorsport).

Domani alle ore 14 scatterà gara-2 che sarà trasmessa in diretta su Raisport2 e in web streaming sul sito www.acisportitalia.it/GT.

La cronaca di gara-1: Al via il poleman Giammaria non aveva problemi a portarsi al comando davanti a Ferrara, Balzan, Beretta, Schoeffler, Gagliardini e Capello, mentre nella GT Cup le Gallardo di Mancinelli, Tempesta ed "El Pato” dominavano subito la classe.

Nelle prime battute Schoeffler doveva cedere dapprima a Gagliardini, poi al suo compagno di squadra Capello, mentre Giammaria, al comando, riusciva ad allungare su Ferrara e Balzan, che davano inizio ad un acceso duello per la seconda piazza.

Al quinto passaggio Schoeffler riprendeva la posizione su Capello, mentre Barri in un paio di giri guadagnava il settimo posto su Berton e Schoeffler.

Al decimo giro si apriva la finestra sui cambi pilota, ma Ferrara e Balzan continuavano ad entusiasmare grazie al loro duello per la seconda posizione che permetteva a Giammaria di prendere un vantaggio di oltre 5 secondi.

Il rientro di tutte le vetture dopo i cambi piloti coincideva con l'ingresso della safety car resasi necessaria per l'uscita di pista di "Spezz”. Benucci, che aveva preso il volante da Balzan, al comando si accodava dietro alla vettura della direzione corsa, seguito da Casè, Magli, Carboni, Bortolotti, Mapelli, Zonzini, Donativi, Romani e Pier Guidi, mentre nella GT Cup Goldstein si confermava leader davanti a Zanardini e Venerosi.

L'uscita della safety car a tre giri dalla conclusione accendeva gli ultimi minuti di gara, che regalavano un finale incandescente. Alla ripartenza, infatti, Carboni si girava e uno scatenato Bortolotti scavalcava dapprima Magli, poi Casè e, al 20° giro, passava a condurre con un bel sorpasso su Benucci.

La lotta si faceva molto accesa e anche Mapelli si metteva in evidenza scavalcando Magli ed il compagno di squadra Zonzini, mentre Benucci e Casè davano inizio ad un acceso duello per la seconda piazza che il pilota della Scuderia Baldini conquistava poco dopo.

Dalle retrovie intanto, si rifaceva sotto Pier Guidi, grande protagonista delle ultime battute di gara, che si portava a ridosso del podio con un sorpasso su Mapelli, facilitato da una leggera toccata. Il portacolori Audi doveva, nella stessa fase di gara, cedere anche al suo compagno di squadra Zonzini.

Sotto alla bandiera a scacchi Bortolotti andava a cogliere una bella vittoria davanti a Casè, bravo a tenere dietro Pier Guidi nell'ultimo giro, Zonzini, Mapelli, Magli, Pezzucchi, Donativi, Romani e Iacone, primo della GT Cup. Il portacolori del Bonaldi Motorsport aveva ragione del suo compagno di squadra Zanardini nelle ultime battute di gara, mentre in terza posizione chiudeva Goldstein.

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