A Imola Casè-Giammaria (Ferrari 458 Italia) si impongono in gara-2 del 6° round del Campionato Italiano Gran Turismo

L'equipaggio della Scuderia Baldini 27 conquista il primo successo della stagione e balza al comando della GT3 in coabitazione con Mapelli-Schoeffler, secondi al traguardo. Nella GT Cup trionfo di Valentino Fornaroli (Porsche 997) davanti a Tempesta-Iacone e Maino-Valori.

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Ancora una Ferrari sul gradino più alto del podio ad Imola nel 6° appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo. Dopo il successo di sabato in gara-1, la 458 Italia si è imposta di nuovo in gara-2 con l'equipaggio Casè-Giammaria (Scuderia Baldini 27), che sotto alla bandiera a scacchi ha preceduto l'Audi R8 LMS di Mapelli-Schoeffler (Audi Sport Italia) e la vettura gemella della BMS Scuderia Italia di Lucchini-Pier Guidi.

A quota 111, al comando della classifica generale della classe GT3, sono saliti a pari punti Casè-Giammaria e Mapelli-Schoffler, che si giocheranno il titolo nelle ultime due gare di Monza. Nella GT Cup la vittoria è andata a Valentino Fornaroli (Porsche 997-Antonelli Motorsport) che ha chiuso la gara davanti a Tempesta-Iacone e Maino-Valori, ma è Omar Galbiati, quarto sul traguardo in coppia con Christian Passuti, a condurre la classifica generale con quattro lunghezze di vantaggio su Tempesta-Iacone, e anche questa classe si deciderà nel gran finale di Monza del prossimo 26 ottobre.

La cronaca di gara-2

Allo spegnersi dei semafori era il poleman Bortolotti a portarsi al comando davanti a Casè, Donativi, Lancieri, Schoeffler, Carboni e Mora, ma nella bagarre delle prime battute Zonzini veniva spinto fuori pista fermandosi sulle protezioni. Nella GT Cup era Iacone a prendere il comando della classe precedendo Pastorelli e Trentin.

Al terzo passaggio Lucchini e Benucci entravano in bagarre per l'ottava posizione. Il pilota dell'MP1 Corse si girava all'uscita della Tosa perdendo diverse posizioni, mentre nella GT Cup Passuti guadagnava la terza piazza alle spalle di Iacone e Pastorelli. Al sesto giro Mora affiancava Schoeffler, ma il pilota tedesco era bravo a difendere la quinta posizione, mentre al giro successivo Donativi si girava alla varante bassa terminando lì la sua gara.

Al comando, intanto, Bortolotti allungava su Casè, mentre in lotta per la terza posizione si distinguevano Lancieri, Schoeffler e Mora. Nella GT Cup continuava la rimonta di Passuti che si portava alle spalle del leader Iacone.

Al 13° giro, durante l'apertura della finestra per i cambi pilota, dalla parte anteriore della Gallardo del leader della corsa Bortolotti iniziava ad uscire del fumo in seguito al contatto del paraurti con lo pneumatico. Il problema veniva parzialmente risolto in occasione del cambio pilota, ma al 17° passaggio Barri doveva rientrare definitivamente ai box.

Al rientro in pista di tutte le vetture dopo i cambi pilota, Giammaria, subentrato a Casè, si confermava al comando davanti a Mora, mentre Frassineti, dopo un'escursione sull'erba, doveva cedere la terza piazza a Mapelli. Quarto si confermava Pezzucchi, dopo un ottimo primo stint di Bianco, davanti a Pier Guidi, Ferrara e Balzan. Nella GT Cup Pastorelli balzava al comando su Fornaroli e Galbiati, ma quest'ultimo al 18° giro doveva cedere la posizione a Tempesta.

La cavalcata al comando di Giammaria procedeva indisturbata anche perché alle sue spalle si accendeva un bel duello per la seconda piazza tra Mora, Mapelli, Frassineti e Pezzucchi. Il portacolori Audi in più occasioni riusciva ad affiancare il portoghese che si opponeva anche oltre il regolamento. La lotta per la seconda piazza diventava giro dopo giro più accanita. Mora e Mapelli continuavano a duellare intensamente e, al 24° giro, Frassineti tentava di inserirsi tra i due. Le posizioni non cambiavano, ma al trenino dei piloti si aggiungeva anche Pier Guidi, in grande rimonta. Nella GT Cup, invece, Pastorelli era costretto al ritiro per un problema tecnico lasciando il comando a Fornaroli.

Alla 27^ tornata il duello per la seconda piazza si faceva ancora più acceso. Mapelli riusciva a scavalcare Mora, ma il portoghese si opponeva al successivo attacco di Frassineti. Ad approfittare della bagarre era Pier Guidi che in un paio di occasioni scambiava la posizione con il pilota romano, quest'ultimo in testa coda dopo un contatto da parte di Mora. Ma la bagarre non era ancora finita, e il penultimo giro offriva ancora acceso agonismo con Pier Guidi più volte all'attacco di Mora.

Sotto alla bandiera a scacchi Giammaria andava a cogliere la prima vittoria della stagione davanti a Mapelli e Mora, ma nel post gara il pilota portoghese veniva escluso dalla classifica per le ripetute scorrettezze in pista. Il terzo posto andava così a Lucchini-Pier Guidi davanti a Bianco-Pezzucchi, Frassineti-Lancieri, Magli-Ferrara e Benucci-Balzan, penalizzati di 25 secondi per il contatto con Lucchini. Ottavi erano Galassi-Trentin che precedevano Valentino Fornaroli, primo della GT Cup, davanti a Tempesta-Iacone e Maino-Valori, che nell'ultimo giro avevano la meglio su Galbiati-Passuti.

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