Sanremo è sempre Sanremo.Parola di Andreucci, Basso e Scandola

I tre piloti più blasonati del rallismo italiano si confrontano sul prossimo rally della Città dei Fiori. Decisi a battersi con gli equipaggi stranieri e sicuri che il rally del Ponente possiede un fascino ineguagliabile.

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Paolo Andreucci, due volte vincitore del Rally Sanremo: "Anche se quasi tutti i giochi di Campionato Italiano sono finiti, resta da assegnare matematicamente il titolo tricolore Costruttori. La mia presenza a Sanremo è sopratutto nel difendere, consolidare la leadership di Peugeot (squadra di cui faccio parte dal 2009) in questo campionato. Questo è l'impegno principale per l'appuntamento del prossimo fine settimana”. Per Andreucci il Sanremo è stata fonte di grande soddisfazione. "Ho conquistato due volte la vittoria assoluta al Sanremo, nel 2006 con la Punto Abarth e nel 2010 con la Peugeot 207 S2000. Ma la soddisfazione più grande è venuta nel 1997 quando ho vinto la prova speciale Apricale-Bajardo con la piccola Megane a trazione anteriore affiancato da Simona Fedeli contro i mostri del mondiale. Era una prova asciutta, non c'erano condizioni particolari che ci favorissero. Abbiamo vinto la prova semplicemente perché siamo andati più forte. Per quanto riguarda le vittorie assolute quella del 2010 è stata sicuramente più soddisfacente, per il semplice motivo perché ottenuta contro un maggior numero di avversari e decisamente agguerriti”. Sicuro del fascino intrinseco del Sanremo Andreucci è fra i tre big del rallismo italiano il meno entusiasta della lunga prova Ronde. "Il Rally di Sanremo è una gara stupenda, realizzata in modo perfetto da organizzatori di grandissima competenza che si affida a personale di altissima specializzazione sulle strade di gara. E soprattutto si disputa su prove stupende, perciò, probabilmente non avrebbe bisogno di una prova di 55 chilometri per entrare nel mito. Per quanto riguarda la mia preparazione alla gara ed alla lunga Ronde è uguale a tutte le altre gare. Ogni gara va affrontata preparandola bene e nei mini dettagli. E così ho fatto anche con il Sanremo 2013”.

Giandomenico Basso, due volte vincitore del Sanremo è riuscito in extremis a trovare il budget per partecipare alla gara che vale una stagione. "Siamo riusciti a metterla in piedi un po' come tutti gli rally di quest'anno: all'ultimo minuto! A dire la verità a inizio stagione avremmo voluto disputare alcune gare dell'ERC 2013, e il Sanremo è sempre stata una di queste, per cui l'abbiamo fatta diventare una priorità. Fortunatamente abbiamo un buon rapporto con tutti i nostri consueti partner e abbiamo potuto contare su di loro ancora una volta. La vettura sarà preparata da Munaretto e gli pneumatici saranno Michelin. Useremo pneumatici con le nuove specifiche, quelle che verranno usate il prossimo anno, per cui credo che sarà interessante anche per Michelin fare delle comparazioni”. Il pilota veneto ha ottenuto alcune delle sue belle vittorie in riva al Mar Ligure: "Abbiamo vinto due volte a Sanremo, per cui a questo punto l'obiettivo deve essere di provarci nuovamente. Quindi diciamo che il nostro obiettivo è il podio e magari il gradino più alto. Il Sanremo è una gara insidiosa e ci siamo già visti sfuggire la vittoria in passato. Quello che possiamo fare è provarci al meglio ed è proprio quello che faremo”. Una gara così lunga ed impegnativa va preparata nei minimi particolari. "Molte cose non possono essere previste, il tempo è variabile ed è importante avere la giusta mescola degli pneumatici. A volte fai la scelta giusta, altre è solo questione di fortuna. In altri casi si sbaglia proprio. Il Sanremo è una gara molto fluida, senza tanti rettilinei, io credo sia essenziale trovare il giusto ritmo sin dall'inizio ed essere capaci di mantenerlo costantemente, per tutti i due giorni di gara e per tutte le dieci prove speciali. Bisogna cercare di evitare errori, che diventa uno dei punti fondamentali per il successo. Inoltre è di vitale importanza fare un buon tempo nella prova lunga, perché potrà essere determinante”. Basso attende con ansia di tuffarsi nei 55 chilometri della Ronde di venerdì sera. "Sarà una grande sfida sicuramente. Credo che i 10 km che sono stati aggiunti alla prova siano completamente nuovi, mai utilizzati prima. Per cui questo creerà una nuova prospettiva. Una prova così lunga mette a dura prova piloti, pneumatici e vetture. È una prova molto diversa da quanto si vede da altre parti, anche perché si disputa al buio. Può succedere di tutto, visto che il tempo e l'aderenza cambiano molto lungo il percorso della prova. Cosa che non è strana visto che si sale e si scende, attraverso valli e montagne. Bisogna dar merito agli organizzatori, perché è veramente difficile e complicato gestire una prova di questa lunghezza mantenendo gli standard di sicurezza necessari, reclutando ed istruendo commissari di percorso e tutto il personale. Merito a loro per averla proposta nuovamente. Questa prova unisce quelle che disputeremo nel pomeriggio, per cui sarà sicuramente d'aiuto averle disputate di giorno”.

Un mese fa Umberto Scandola ha conquistato con la sua Škoda S2000 il suo primo titolo italiano, ma questo non gli ha fatto perdere la concentrazione né ha attenuato la sua voglia di vincere. "Il Sanremo è un confronto con i migliori piloti europei. Perciò c'è tanta voglia di fare bene e dimostrare che gli italiani hanno le stesse capacità e la stessa voglia di vincere dei piloti stranieri” commenta il pilota veronese non dichiarando esplicitamente che il suo obiettivo è un gradino del podio. Ovviamente il più alto, per rinnovare quelle gioie che ha già vissuto in passato, pur non essendo mai riuscito a vincere in Piazzale Carlo Dapporto. "Le maggiori gioie e i maggiori dolori sono arrivati insieme nella stessa occasione. Era il 2007, ero al volante della Grande Punto e dopo tre prove ero davanti a tutti di una quindicina di secondi. Poi nella Ronde, allora di 60 chilometri, ho staccato una ruota ed il sogno si è infranto. La gioia di essermi dimostrato il più veloce di tutti, di aver risposto nel migliore dei modi alle richieste Abarth di attaccare al massimo è stata enorme. Altrettanto infinita la delusione di vedere la ruota staccata e la mia Abarth irrimediabilmente ferma”. Anche Scandola vede nella prova notturna del venerdì sera un possibile giudice inappellabile del 55° Rallye Sanremo: "Una prova che differenzia assolutamente il Rally di Sanremo dal panorama rallistico italiano. È una gran bella prova che sicuramente farà classifica e darà un volto al rally. Mi piace e la starei preparando al meglio, non fosse che mentre sto effettuando il test piove a dirotto, mentre le previsioni meteorologiche per venerdì notte e sabato danno tempo assolutamente asciutto. Ma comunque ci stiamo concentrando e stiamo lavorando sodo per affrontare non solo la Ronde, ma tutto il Sanremo nelle migliori condizioni possibili”.

(Interviste realizzate dall'Ufficio Stampa Aci Sanremo)