San Marino Rally: Costenaro apre le danze, ma Scandola è subito fermo

Si apre con un colpo di scena il terzo round del CIRT. Al termine della PS1 "Macerata Feltria” il pilota veronese si ferma in trasferimento per problemi al turbo della Hyundai i20 R5. Scnadola riesce comunque a portarsi allo start della PS2. Il vicentino parte forte con il primo miglior crono sulla Skoda Fabia R5
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Il San Marino Rally inizia con subito con un colpo di scena dopo il primo tratto cronometrato della gara. Al termine della prova speciale “Macerata Feltria” (8,35 km) si ferma uno dei big del Campionato Italiano Rally Terra. Umberto Scandola insieme a Guido D’Amore ha accusato subito dei problemi alla sua Hyundai i20 R5. Noie al turbo che lo hanno costretto ad un ritardo di ben 23.5’’ dal migliore nel primo crono, quindi al momentaneo stop in trasferimento a gara appena iniziata.

Primo nella speciale d’apertura è Giacomo Costenaro, che inizia subito con il piede giusto a San Marino. Il pilota di Marostica insieme a Justin Bardini su Skoda Fabia R5 prova a riscattare i due ritiri nelle prime due apparizioni in Campionato e si aggiudica la “Macerata Feltria” in 6’16.7. Alle sue spalle il leader francese del CIRT Stephane Consani (Fabia R5) a +2.2’’, quindi molto veloce anche il pilota di casa Daniele Ceccoli (Fabia R5) terzo a +2.9’’.

Pagano qualche secondo di ritardo Paolo Andreucci (Peugeot 208 R5) a +5.1’’ e Nicolò Marchioro, quinto in prova a +8.6’’.

 

AGGIORNAMENTO ore 9.10

Umberto Scandola riesce a riprendere la corsa sulla R5 coreana e riportarsi regolarmente in testa al gruppo, da vettura n°1 nell'ordine di partenza, allo start della PS2. 

 
CLASSIFICA ASSOLUTA DOPO PS1: 1. COSTENARO-BARDINI (Skoda Fabia) in 6'16.7; 2. CONSANI-DE LA HAYE (Skoda Fabia) a 2.2; 3. CECCOLI-CAPOLONGO (Skoda Fabia) a 2.9; 4. ANDREUCCI-BRIANI (Peugeot 208) a 5.1; 5. MARCHIORO-MARCHETTI (Skoda Fabia) a 8.6; 6. VERSACE-CALDART (Skoda Fabia) a 16.5; 7. HOELBLING-FIORINI (Hyundai I20 NG) a 19.8; 8. RIGO-ANGELI (Mitsubishi Lancer EVO IX) a 21.8; 9. SCANDOLA-D'AMORE (Hyundai I20 NG) a 23.5; 10. PETROCCO-SAVINI (Skoda Fabia) a 27.9; 11. SQUARCIALUPI-SQUARCIALUPI (Ford Fiesta) a 36.1; 12. MASPOLI-MENCHINI (Mitsubishi Lancer EVO IX) a 42.3; 13. OLDRATI-DE GUIO (Ford Fiesta) a 43.6; 14. CODATO-DINALE (Mitsubishi Lancer Evo X) a 45.7; 15. BUCCI-GABRIELLI (Renault Clio) a 49.1; 16. COTI ZELATI-BOZZO ROLANDO (Citroen DS3) a 53.5; 17. BARONE JR-MORICONI (Peugeot 208) a 54.3; 18. BALDININI-ROSSINI (Citroen DS3) a 59.9; 19. MATTEUZZI-PIAZZINI (Peugeot 106 S16) a 1'11.6; 20. BATTILANI-MANFREDI (Peugeot 208) a 1'12.3; 21. BERTON-ZORZI (Peugeot 208 VTI) a 1'14.3; 22. CAGNI-PALÙ (Renault Clio) a 1'20.7; 23. PETROCCO-ARENA (Ford Fiesta MK8) a 1'25.1; 24. ONGARO-TINAZZO (Opel Astra GTC) a 1'25.2; 25. GOZZOLI-COLOMBO (Subaru Impreza) a 1'33.7; 26. TONINELLI-TOMASI (Renault Twingo RS) a 1'38.3; 27. MILANI-PISATI (Suzuki Swift) a 2'24.4;