Francesco Fanari di nuovo al volante: il San Marino è alle porte

Neppure un mese dopo la "prima” del rally ad Arezzo e Crete Senesi, dove ha centrato la top ten pur con una gara sofferta, il pilota umbro è chiamato al pronto riscatto in un altro appuntamento difficile che non corre da undici anni.Al suo fianco torna Pietro Elia Ometto.
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(Comunicato Ufficio Stampa Francesco Fanari)

Francesco Fanari è pronto a tornare in gara, questo fine settimana, al 48° Rally di San Marino, secondo round stagionale del Campionato Italiano Rally Terra. Il pilota umbro riparte dalla nona posizione assoluta, ottenuta ad inizio mese al 14° Rally “Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina.

Sarà un impegno particolarmente importante, delicato, quello che attende il portacolori della scuderia Project Team, sempre al volante della Skoda Fabia R5 del Team Step Five Motorsport, gommata Pirelli, in quanto affronterà la celebre gara che partirà ed arriverà nell’enclave del “Monte Titano” dopo ben undici anni di assenza. Certamente un’incognita in più da dover sopportare insieme al cercare di capitalizzare le prime, importanti indicazioni scaturite all’esordio stagionale in Toscana, caratterizzato soprattutto dal dover riprendere in mano gli equilibri necessari dopo il lungo periodo di sosta che durava dal settembre dell’anno scorso.

Certamente un compito non facile, per Fanari, a San Marino, che sarà di nuovo affiancato da Pietro Elia Ometto, con cui corse appunto l’ultima gara disputata nel 2019, il “Nido dell’Aquila”.

 “Archiviata l’esperienza in Toscana, dalla quale ho cercato di trarre le indicazioni migliori per affrontare l’impegno di questo “San Marino” che sarà uno scenario tutto nuovo, non correndovi da ben undici anni. Strade certamente diverse da quelle trovate tra le Crete Senesi e l’aretino, mi ricordo di percorsi che mettono a dura prova gomme e meccanica delle auto ed anche il fisico. In più la maggior parte dei miei avversari negli anni recenti vi ha corso, in questa gara, quindi parto con un handicap in più, quello della non conoscenza del percorso. Al mio fianco ritroverò Pietro Ometto, con lui ed anche con la regia della squadra cercheremo di sopperire ai diversi punti interrogativi previsti, che vogliamo si tramutino in stimoli per far bene”.