Alla Cronoscalata dello Spino ora parla il cronometro

Start di gara 1 alle 9.30 di domani, domenica 17. Con le ricognizioni il 4° round di Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche ha offerto una grande anteprima delle sfide che decideranno le classifiche e l'assegnazione dei punti tricolori
Image

Accesi i motori e partiti i cronometri della 9^ Cronoscalata Storica dello Spino, la 46^ edizione di sempre della competizione dell’alta Valtiberina organizzata dall’efficiente ed infaticabile staff della Pro Spino Racing, 4° appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche, di cui domani, domenica 17 giugno alle 9.30 scatterà gara 1. Oggi si sono svolte le ricognizioni sui 6 Km che da Pieve Santo Stefano portano fino alla frazione di Montalone, sulla Strada Provinciale del Monte Verna. Un tracciato che alterna tratti molto guidati ad altri altamente tecnici e scorrevoli, con sede stradale larga, dove ogni pilota può cercare un’ottima espressione di guida. In totale sono partiti 162 concorrenti, di cui 125 del tricolore autostoriche.

Studio delle strategie di gara per i protagonisti su un fondo buono. Miglior riscontro dalle ricognizioni è arrivato da Stefano Peroni, il driver e preparatore fiorentino leader tricolore di 5° Raggruppamento sulla Martini Mk32 - BMW, monoposto nata per le salite con cui il pilota ha trovato già in prova un’ottima intesa con il tracciato, ottenendo il miglior riscontro nella 1^ manche in 2’58”56. Nello stesso raggruppamento riservato alle monoposto sono emersi i riscontri dei comaschi papà e figlio Emanuele Aralla su Dallara F3 e Matteo Aralla Formula Renault Europe, oltre  alla piemontese Chiara Polledro, molto incisiva sulla Formula Abarth di classe 1000. Ha preso opportunamente la mira per la gara il milanese dei Piloti Senesi Alessandro Trentini sulla Dallara F3 motorizzata Alfa Romeo.

 

Image

Ricognizioni utili allo studio del tracciato per Walter Marelli, il milanese che è all’esordio in Valtiberina con l’Osella PA 9/90 BMW da 2000 cc di 4° Raggruppamento, il neo portacolori Bologna Squadra Corse ha comunque affilato opportunamente le armi per puntare al vertice di categoria e molto in alto nell’ipotetica classifica assoluta. In ottima evidenza il padron di casa Ennio Bragagni Capaccini sulla REBO, con cui il portacolori Chimera Classic Motor ha rilanciato la sfida sul “suo” tracciato tra i prototipi Sport Nazionale, dove a caccia di punti preziosi c’è Sandro Zucchi con la Lucchini Alfa Romeo, come tra le auto turismo ha prenotato il ruolo di protagonista Gianluca Paloschi su Peugeot 205 Rallye.

Si è candidato al primato in 2° Raggruppamento Giuliano Peroni senior con l’Osella PA 3 BMW, con cui il fiorentino ha già colto ottimi riscontri in prova, mentre in categoria gli emiliani della Bologna Squadra Corse Idelbrando Motti su Porsche e Giuliano Pamieri su De Tomaso Pantera, saranno pronti a lambire la vetta, malgrado Motti abbia avuto delle distrazioni alla guida nella 1^ salita. Ottime ricognizioni per Lucio Gigliotti sulla agile Alfa Romeo GTAM con cui punta in alto, oltre che al successo in classe TC2000, ottimi anche i riscontri del milanese Andrea Pezzani salito sulla Fiat Giannini 750 con cui mira alla classe TC 700, in luogo della abituale biposto corsa.

Image

In 3° Raggruppamento Andrea Fiume punta al punteggio pieno sulla Osella PA 8/9 BMW, pronto ad un assalto senza timori reverenziali per nessuno il siciliano di Bologna Salvatore Asta, che continua ad apprezzare le regolazioni della BMW 2002 in versione Silhouette, mentre sono state delle ricognizioni di attesa per l’emiliano Giuseppe Gallusi al volante della Porsche 911 SC di classe GTS oltre 2500, che torna allo Spino dopo 2 stagioni. Dalla classe GTS 1600 emerge Fernando Morselli con la Volkswagen Golf 16S.

Tiberio Nocentini in 1° Raggruppamento, anche allo Spino vuole imporre la supremazia della Chevron B16 Cosworth ed ha iniziato dalle ricognizioni. Ma Antonio Di Fazio  sembra aver mirato al podio oltre che alla classe BC 1300 con la NSU Brixner,  tra le GT ha svettato la bella Jaguar E Type di Vittorio Mandelli, che cerca ancora qualcosa in più nella messa a punto della appariscente Gran Turismo. Tra le energiche vetture di classe T1300 ottima interpretazione del tracciato per Alessandro Rinolfi che con la Morris Mini Cooper è pronto ad attaccare la top five di raggruppamento.