Dabrowski e Codecà i primi leader

Sono i polacchi Dabrowski e Czachor su Toyota Hilux Overdrive a segnare il miglior tempo assoluto nel prologo della gara friulana, Codecà e Fedullo sono dodicesimi assoluti e primi degli italiani a bordo del Suzuki Grand Vitara.

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La prima giornata dell'Italian Baja s'è conclusa con la disputa del prologo competitivo "Memorial Claudio "Caco” Azzaretti”. I nove chilometri del tratto cronometrato vedono andare al comando della classifica i polacchi Dabrowski e Czachor su Toyota Hilux Overdrive, coprendo la distanza in 8'02”6, risultando più veloci di 5”2 rispetto i russi Vasilyev e Zhiltsov con la Mini All4 Racing e di 6”6 ai connazionali e compagni di squadra Malys e Marton.
Sono dei distacchi minimi tra i concorrenti di punta, a segnare l'interlocutorio inizio, dove gli attesi Varela e Gadasin si sono limitati a prendere confidenza con il tracciato, il brasiliano è quarto a 10”1, mentre il russo è quinto a 11”2 dal leader polacco.

Bene si sono comportati gli italiani in gara, a cominciare dal sei volte campione italiano che, mettendo in campo l'esperienza ha staccato il dodicesimo tempo assoluto, a solo due secondi dalla top ten. Il milanese della Suzuki è leader della graduatoria tricolore, precedendo Miki Biasion di 6”2 e di 27”1 il giovanissimo compagno di squadra Dalmazzini. Il ventenne ha rischiato grosso in un insidioso passaggio dopo pochi chilometri dallo start, quando in una serie di profonde buche ha evitato di capottare la Suzuki Grand Vitara 2.7.
L'appannamento dei vetri del Mitsubishi L 200 Pick Up ha rallentato il ritmo a Riccardo Colombo, che realizza il quarto crono tra gli italiani, di poco avanti a Elvis Borsoi che con il Pajero 3.2 è primo del Gruppo T2. Sesta piazza e seconda tra i veicoli di serie è del modenese Andrea Lolli, che con il Grand Vitara 1.9 DDiS guida la classifica del Suzuki Challenge. Giomini e Brunetta conducono il Gruppo TH a bordo del Mitsubishi Pajero.
Il guado del primo impegno s'è rivelato più difficile del previsto per Claudio Petrucci, Silvio Totani, ed Alfio Bordonaro che non riescono a superarlo, dovendosi fermare, anche Massimo Mancusi ha qualche problema ma riesce a rientrare all'assistenza di Pordenone, seppure con elevato ritardo.

Domani la gara entra nel vivo del suo programma, con la disputa della seconda tappa, con i 170 chilometri cronometrati dei sei settori selettivi, con lo svolgimento della prova più lunga "Mosaico” da 44 chilometri di sviluppo. Start alle ore 8.10 da Fiera Pordenone ed arrivo alle 16.50 sempre al quartiere fieristico del capoluogo friulano.