Spinetti e Giusti vincono il San Marino Baja

Con la Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS, l'equipaggio elbano vince il quarto round del Campionato Italiano Cross Country Rally, la classifica del Gruppo T2 e del Suzuki challenge. Secondi i siciliani Bordonaro e Bono. Terzi Luchini e Bosco, tutti su Grand Vitara 1.9 DDiS.

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Non ci credevano, non volevano pensare alla prima posizione che occupavano Alberto Spinetti e Lara Giusti. Sino all'ultimo chilometro la coppia toscana al vertice della San Marino Baja affermava di puntare solo alla classifica del Suzuki Challenge, eppure stava vincendo meritatamente il quarto round della serie Tricolore fuoristrada. Ed effettivamente i toscani a bordo del Grand Vitara 1.9 DDiS nei colori della scuderia Malatesta hanno vinto la gara sammarinese. Non solo, dopo aver centrato la prima affermazione assoluta in carriera possono iniziare seriamente a pensare anche al titolo Tricolore Baja, oltre a quelli di categoria.
La vittoria degli elbani nella gara disegnata dalla FAMS sulle strade sterrate nei dintorni del Monte Titano, dieci settori selettivi tecnici con una buona dose di fuoristrada, è maturata già nella prima tappa della Baja sammarinese, quando sono passati al comando della classifica dopo che Codecà e Fedullo hanno pagato una penalità per un errore di percorso; quindi consolidata nella seconda tappa, quando sempre il Codecà in rimonta, era risalito in seconda piazza, s'è ritirato per l'allentamento di un bullone della testina dello sterzo del Grand Vitara nel corso della sesta frazione cronometrata.
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Con l'ampio vantaggio acquisito sul secondo, Spinetti ha controllato e risposto agli avversari, riuscendo a tagliare il traguardo con 43” su Bordonaro e Bono. Superati i problemi tecnici alla trasmissione anteriore del Grand Vitara, che li ha penalizzati a fine prima tappa, i siciliani hanno mantenuto e rafforzato la seconda posizione ereditata, acquisendo i punteggi che permettono loro di confermarsi al terzo posto nella classifica generale di campionato.
E' ancora un buon risultato a podio quello conseguito da Luchini e Bosco. La coppia tosco – piemontese ha tenacemente lottato per il vertice, nonostante un problema con la turbina il primo giorno di gara ed un incontro ravvicinato con un albero nella seconda tappa, che avrebbe potuto compromettere il risultato finale. Luchini e Bosco chiudono al terzo posto assoluto, precedendo di 30” il romano Mancusi, navigato dal bresciano Manfredini, che nel finale ha tentato l'attacco a Luchini, non riuscito per un contatto con il tronco in traiettoria causando danni alla carrozzeria del Grand Vitara.
Quinti si piazzano i fratelli siciliani Emanuele, Mirko e Mike, lamentando qualche problema di trasmissione al loro Grand Vitara e la definitiva rottura del cambio nel finale di gara.
Dalmazzini e Fiorini recuperano parzialmente i dodici minuti di penalità pagati con l'errore commesso all'inizio di gara: l'equipaggio di Suzuki è stato infatti il primo a sbagliare il percorso del trasferimento verso il primo settore selettivo, segnalandosi poi più veloci in otto prove, sulle dieci disputate con il Grand Vitara 2.7 V6 T1.
Alle spalle dei giovani di Suzuki, si piazzano Accadia, Lolli e Codecà che, dopo la riparazione volante allo sterzo del suo fuoristrada riesce a raggiungere il parco chiuso di fine gara e acquisire le penalità forfetarie.

Versace e Caldart, su Suzuki Grand Vitara vincono la gara del TH, di rimonta nella seconda tappa. Fermi Borsoi e Rossi, per rottura del Mitsubishi Pajero, secondi sono Macchiavelli e Lorenzi con Suzuki Samurai, davanti ad Ananasso e Musi su Mitsubishi Pajero. Bene all'esordio il giovane Deodati, con Briani, sino al ritiro per rottura del Mitsubishi Pajero.