Sarà perché nel fine settimana è previsto il sole, anche se un po’ ombreggiato. Di certo l’Italian Baja d’Autunno ha tanti motivi per riscaldare il cuore degli appassionati di fuoristrada, pronti a godersi lo spettacolo alla Cava Mosole di Valvasone nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 novembre.
Appiedato il pluricampione Lorenzo Codecà da un’irrisolta “querelle sanitaria”, l’Emmetre Racing di Massimo Nicoletti è corsa ai ripari prima con il talentuoso Andrea Crugnola (successo al Costa Smeralda) e adesso ripresentando alla guida del Grand Vitara 3.6 quell’Andrea Dalmazzini che nel 2014, appena compiuti 21 anni, vinse a sorpresa lo scudetto del cross country rally.
C’è una mezzora di strada tra Pavullo nel Frignano, dove è nato Dalmazzini, e Maranello, patria del cavallino rampante. La Formula 1 centra come i cavoli a merenda parlando di ruote artigliate, ma il dna modenese può spiegare qualcosa di questo driver che ha appena conquistato il tricolore rally terra, coniugando umiltà e classe.
Dalmazzini sarà un degno avversario a Valvasone per il neo campione del Cross Country, Elvis Borsoi, protagonista di una stagione trionfale con il suo Toyota Toyodell. Tra i meriti indiscussi del veneto di Falzè di Piave anche l’aver contribuito agli stimoli agonistici per una platea di piloti e navigatori che si erano allontanati dalla specialità “tout terrain” e stanno ritrovando entusiasmo.
Non parliamo di fenomeno in erba, assurdo caricarlo di troppe aspettative. Al momento Alessandro Altoè (16 anni fatti a marzo) è ancora un “apprendista stregone” nell’arte del traverso, rampollo di Cristiano, nipote di Mario (lo zio) e Giuliano (il nonno) che mandano avanti il circuito di Adria dopo molteplici esperienze al volante. Radici pordenonesi tra Sacile e Fiume Veneto, un mentore come Angelo Montico ad affidargli un Quaddy Yamaha YXZ 1000 R per divertirsi alla Baja d’Autunno dopo aver assaggiato la Baja mondiale e quella di San Marino.