Essere Guest Driver: Lorenzo Ferrari

Lorenzo Ferrari, il primo pilota italiano classificato nello scorso Italian F4 Championship, è uno dei Guest Driver dei Campionati Italiani ACI E-Sport. Il giovanissimo pilota di Fiorenzuola d'Arda ci ha dedicato un po' del suo tempo per rispondere ad alcune domande su questa sua inedita esperienza nel mondo dei motori virtuali.
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SCHEDA DEL PILOTA

Nome: Lorenzo

Cognome: Ferrari

Età: 17 anni

Nazionalità: Italiana

Disciplina: Velocità in circuito

Campionato: Campionato Italiano Gran Turismo

Vettura: Mercedes AMG GT3

Scuderia: Antonelli Motorsport

Miglior risultato in carriera: secondo posto, Mugello 2019, Italian F4 Championship

Hobby: palestra

 

Ciao Lorenzo, iniziamo la nostra intervista con una domanda per conoscere la tua esperienza nel sim racing. Già gareggi virtualmente?

Si, ma ho iniziato da poco tempo. Sono appena quattro mesi che utilizzo il simulatore con iRacing. Ho iniziato soprattutto per allenarmi a casa e proprio per questo motivo scelgo spesso le auto GT3. Da quando ho iniziato ho completato circa un centinaio di gare ma nessuna “seria” per il momento. Devo dire, però, che ne ho vinte molte di queste.

 

iRacing è considerato uno dei migliori software di simulazione di guida sul mercato. Secondo te quanta differenza c’è nel comportamento della vettura tra il reale e il virtuale?

Secondo me non c’è molto divario. Sicuramente ci sono auto che vengono simulate meglio di altre, ad esempio la Formula 3 è fatta molto bene e direi che il suo comportamento è molto vicino alla realtà. Non posso dire lo stesso però per le GT3 che hanno comportamenti leggermente differenti ma, anche se meno autentiche, la differenza con la realtà non è molta. Certamente mancano sempre alcune percezioni del pilota come lo scivolamento della vettura. Comunque direi che iRacing arriva a simulare fino all’80% del comportamento reale della vettura.

 

Sicuramente ti stai allenando con la GT3 perché sarà la tua auto quest’anno mentre lo scorso anno correvi in un’altra categoria. Com’è andata la tua ultima stagione nell’Italian F4 Championship?

Nel complesso il bilancio della stagione è stato sicuramente buono. Sono entrato spesso nella top ten nonostante fossi un’esordiente della categoria e comunque i tempi, oltre che veloci, erano sempre costanti. L’unico rammarico è stato l’incidente all’Hungaroring in gara 1 che mi ha fatto saltare tutto il weekend e, a causa dei danni fisici riportati nell’impatto, anche quello successivo al Red Bull Ring. In ogni caso sono molto soddisfatto del mio 2019.

 

Dopo questa breve divagazione sul mondo delle corse reali, ritorniamo al virtuale. Avrai notato che il sim racing si sta affermando sempre con più forza nel panorama motoristico mondiale e già da un po' di tempo la FIA organizza dei propri campionati. Che margini di crescita pensi possa avere questo movimento?

Secondo me può crescere molto, ha tanta potenzialità. In questo momento penso sia un mondo che ancora non è stato preso molto sul serio ma devo dire che è un bellissimo mondo, ci sono piloti molto competitivi. Il livello di competitività è molto alto, sembra lo stesso che si percepisce nelle competizioni “reali”.

 

È molto interessante questa tua ultima osservazione. Infatti, un tema ricorrente è la presunta correlazione tra reale e virtuale. Secondo te un Sim Driver con alto punteggio può avere gli stessi risultati nelle gare reali?

Sinceramente penso di no perché l’auto richiede molto allenamento che consiste in ore di guida e chilometri da percorrere. Il sim racing sicuramente insegna bene le traiettorie ma questo non basta. Le sollecitazioni fisiche in relazione al comportamento della vettura sono sensazioni che puoi imparare a capire solo facendo esperienza nell’abitacolo. Poi ci sono problemi che non vengono compresi al simulatore, ad esempio, al simulatore in caso di incidente basta premere un pulsante e si riparte dalla pit lane ma nella realtà non è così: rompere l’auto significa non girare per un giorno intero. Comunque, proprio per la conoscenza delle linee da seguire, il sim driver è sicuramente avvantaggiato rispetto a chi non è mai salito su una vettura da gara, questo potrebbe ridurre i tempi necessari all’apprendimento della guida in pista che in ogni caso sono tempi necessari.

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Detto questo, passiamo alla tua partecipazione come Guest Driver ai Campionati Italiani ACI E-Sport. Dopo la tua prima esperienza nel Campionato Gran Turismo a Barcellona, pensi di correre anche nel Formula 3?

Non sono riuscito a correre la prima gara nel GT a causa di un problema tecnico prima dello start che ha causato il “crash” del software, comunque sarei partito ultimo dopo i risultati di qualifica. Non mi aspettavo che il livello dei piloti fosse così alto ma ho sicuramente grandi margini di miglioramento ricercando un set up migliore. Continuerò a fare gare in tutti e due i campionati ma mi concentrerò di più sulla Formula 3 perché è il Campionato che prevede l’auto con cui mi trovo meglio, diciamo che si addice di più alle mie caratteristiche di guida.

 

Purtroppo i Campionati Italiani ACI E-Sport sono aperti ai soli Sim Driver maggiorenni, quindi tu potrai partecipare esclusivamente come Guest Driver. Ti sarebbe piaciuto poter competere per vincere il Campionato Italiano ACI E-Sport?

Si, mi sarebbe piaciuto, però forse in questo momento è meglio così. È da troppo poco tempo che ho iniziato a correre su iRacing e, come ha dimostrato la prima prova del GT, non ho set up buoni in questo momento. Proprio per questo motivo non me la sentirei di competere subito per un titolo.

 

Usi i social? Come potranno seguirti i tuoi fan anche in questa inedita avventura?

Si, utilizzo principalmente Facebook e Instagram e sicuramente potrei condividere qualcosa su questa mia esperienza ma molto dipenderà dai risultati: sarei molto più incentivato a pubblicare buoni piazzamenti (ride, ndr).

 

Grazie mille per il tempo che ci hai dedicato, sicuramente ci risentiremo per avere nuove impressioni sull’evento. A presto e buon Campionato ACI E-Sport!