Con il tempo di 2'29" e 76 centesimi, Fabio Emanuele, su Osella PA 9/90 Alfa Romeo, è il migliore di tutti al termine della prima manche dello Slalom dei Trulli, quarta prova del Campionato Italiano Slalom di scena in Puglia. Il campione molisano, vincitore delle ultime due edizioni della competizione, precede sul traguardo posto dopo i 3500 metri contro il tempo disegnati lungo la "panoramica" il giovane Michele Poma, secondo, su Radical SR4 Suzuki, a 2" e 45 centesimi dal momentaneo capo classifica. Terzo tempo, con 152,77 punti, per Luigi Vinaccia al volante di una Osella PA 9/90 con motore Honda. Emanuele Schillace è quarto con un tempo che gli sarebbe valso la prima posizione ma penalizzato di dieci punti per un birillo toccato con la sua Radical SR4 Suzuki in una delle sedici barriere di rallentamento lungo il percorso di gara. Analoga la sorte per il pilota che lo segue, Michele Puglisi, anche lui su Radical e anche lui con un tempo che, al netto della penalizzazione, gli sarebbe valso la seconda posizione assoluta. Sesta e settima piazza per le Formula Gloria portate in gara, nell'ordine, da Antonino Di Matteo e Fabio Di Cristofaro che precedono Domenico Palumbo, ottavo su Radical SR4 Suzuki e Fabiano Di Cesare, nono e il più veloce tra le vetture del Gruppo E2 SH su Fiat 126. Marcello Bisogno, decimo assoluto su Fiat 127, sale, per ora, sul gradino più alto del podio di Gruppo E1 Italia; seconda piazza e ottima undicesima assoluta per Jessica Scarafone, "la pilotessa" che guida la classifica tricolore femminile su Citroën AX. Nei gruppi, miglior tempo di manche per Giampiero Nacci e Angelo Acquaviva, entrambi al volante di una Peugeot 106. Parla francese anche il Gruppo N con Alessandro Tortora davanti a tutti su Renualt Clio RS. In Gruppo Speciale Slalom, Luigi Tizzano guida le danze con la sua Fiat Ritmo 105 TC eguagliato, tra le bicilindriche, da Giovanni Greco su Fiat 500. Lontanissimo dalle posizioni di altissima classifica cui è abituato, Salvatore Venanzio paga "una girata" fortunatamente senza alcuna conseguenza per la sua Radical SR4 Suzuki e, come tanti, guarda alle prossime due manche per ristabilire i giusti ordini.