Con il TCR il Campionato Italiano Turismo Endurance è nel panorama internazionale.

La serie tricolore per le turismo elaborate apre alla nuova categoria con una Divisione che guarda all'Europa. 12 rappresentanti di altrettanti Paesi pronti a dare vita a campionati TCR si sono incontrati in Spagna per guardare al futuro.

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Con l'incontro tenuto nei giorni scorsi a Barcellona, il Campionato Italiano Turismo Endurance entra nel panorama internazionale della categoria.

La TCR, la neonata classe alla quale è riservata la terza Divisione della serie ACI dopo Super Production e Super 2000, è infatti la chiave con la quale il campionato si candida a comporre da protagonista il sempre spettacolare panorama Turismo internazionale.

In Spagna la prospettiva è emersa con chiarezza dove 12 promotori, di altrettante diverse nazioni che si candidano ad ospitare la nuova categoria, si sono riuniti per una due giorni mirata a condividere da subito le linee guida comuni.

Uno scenario che, assicura l'ideatore Marcello Lotti, è ormai mondiale perché, oltre ad Italia, Spagna, Portogallo, Germania e Paesi Bassi, sono vicini ad indire campionati TCR anche Stati Uniti, Cina, Venezuela e Tailandia.

L'obiettivo prioritario è infatti una identità su scala globale assicurata da un regolamento tecnico comune pur se espressa attraverso campionati nazionali modulati su format e articolazioni sportive in linea alle esigenze di piloti e squadre dei vari Paesi.

Le caratteristiche prestazionali delle vetture sono espresse principalmente dalla stessa identità del prodotto di serie solo ottimizzata per l'impiego nelle competizioni.

L'elenco di vetture ammesse, che nell'obiettivo del promotore della categoria dovrebbero attestarsi su un costo tra i 70.000 e 90.000 euro incluso motore, vede SEAT León Racer, Volkswagen Golf GTI, Ford Focus ST, Honda Civic TCR, Opel Astra OPC Cup ed anche Alfa Romeo Giulietta QV.

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