Francesca Raffaele nel TCR Italy con l'Audi di BF Motorsport

Non ancora maggiorenne, corre nel kart da quando aveva 9 anni. Alla seconda stagione in macchina, approda nel massimo campionato tricolore turismo. "Mi aspetto di arrivare nella top 10 ma solo alla prima gara, poi punto al podio”, dice
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I diciotto anni li compirà soltanto il prossimo 28 giugno, ma in pista Francesca Raffaele guida già auto a ruote coperte dalla scorsa stagione e quest’anno ha deciso di intraprendere una sfida importante: cimentarsi nel TCR Italy, il massimo campionato tricolore turismo.

La giovane pilota di Crema è pronta a schierarsi su un’Audi RS3 LMS DSG del team BF Motorsport di Imerio Brigliadori: una macchina della quale ha avuto l’opportunità di saggiare il potenziale già in qualche test, sulla pista di Cremona.

“Abbiamo cominciato a fare dei test con Francesca a ottobre”, racconta Imerio Brigliadori.Lei viene dalle Clio, e siccome è molto gracile, la mia paura era che facesse fatica a portare una macchina del genere invece mi ha sorpreso perché è piccola, ma molto tenace e grintosa, e ci mette molto del suo”.

Anche le prestazioni di Francesca sono state sorprendenti.

“Pensavo che con i tempi fosse più lontana, invece siamo tornati in pista martedì scorso, appena finito il lockdown, e ha girato più veloce di molti altri. Sono sicuro che avremo delle soddisfazioni già quest’anno, anche se il suo progetto è spalmato su due stagioni: quest’anno puntiamo a raccogliere quello che possiamo, e l’anno prossimo a mettere a frutto l’esperienza”, conclude Brigliadori.

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Ma com’è nata la passione di Francesca Raffaele?

Mio padre correva in kart da giovane e ho voluto provare anch’io. Ho iniziato a 9 anni, correndo nel WSK, nel campionato italiano, nell’europeo e nel mondiale, poi lo scorso anno sono passata all’automobilismo, nella Renault Clio Cup”, racconta Francesca.

Come ti sei trovata nel passaggio all’automobilismo?

“Era la mia prima stagione e per me era tutto nuovo. Inizialmente ero un po’ spaventata per la gran differenza di velocità con il kart, però dopo prime gare ho preso il feeling e nella Clio Cup mi sono classificata anche nei primi dieci”.

Cosa fai nella vita oltre a correre?

“Studio, frequento la terza superiore al Liceo Scientifico”.

Come concili gli studi e lo sport?

“La scuola mi viene molto incontro, quando sanno che ho le gare mi anticipano o mi posticipano le interrogazioni”.

E come ti prepari per il motorsport?

“Faccio palestra e mi alleno a Monza all’Avehil simulator, un simulatore professionale che mi consente di imparare le piste”.

Cosa vuoi fare da grande?

“Mi piacerebbe rimanere sempre nell’ambito automobilistico, come pilota, oppure con qualche altro ruolo”.

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La tecnica ti appassiona?

“Ho sempre studiato e guardato la telemetria con gli ingegneri di pista nel kart, e il metodo è sempre lo stesso anche in macchina, ma a livello tecnico me ne intendo un po’ meno”.

Qual è la tua pista preferita?

“Vallelunga, anche perché lì ho colto il mio miglior risultato con la Clio: un sesto posto. Imola invece è quella che mi piace meno”.

Perché hai scelto il TCR?

“Perché voglio fare un passo avanti nella mia carriera. Abbiamo iniziato a seguire il TCR guardando un nostro amico, Jacopo Guidetti, e così abbiamo conosciuto Imerio Brigliadori. Di lì l’idea di fare il primo test”.

Cosa ti aspetti?

“Di arrivare più avanti possibile, nei primi dieci, come prima gara, poi un po’ più avanti. Anche un podio non ci starebbe male”.

Cosa ti manca per arrivarci?

“Un po’ di cattiveria”.

Cosa ti piace di più dell’Audi?

“La velocità in curva e soprattutto la confidenza che mi ispira: la sento molto solida anche sul posteriore e riesco ad accelerare prima”.

Il TCR Italy 2020 si arricchisce dunque di una protagonista che punta a far parlare molto di sé. La sfida è appena cominciata.