Time Attack: a Vallelunga seconda vittoria per Serse Zeli

Piazza d'onore per Andrea Raimondi
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Roma. Disputata a Vallelunga una tappa del Time Attack, che ha visto la seconda vittoria di Serse Zeli nella stagione 2019. Grazie a questa affermazione il pilota svizzero rafforza la leadership nella Seria dopo il successo al Mugello. Per Zeli vale il miglior tempo, al volante della Mitsubishi Lancer Evo X, nel decisivo Turno 4, disputato con la formula del Superlap.

Piazza d'onore per Andrea Raimondi (Subaru Impreza); al terzo posto Andrea Gazzetti su Lotus Exige V6. Al quarto Marco Iacoangeli, in azione sulla BMW Z4 GT3, seguito da Roberto Romani (BMW M3 E46) e dalla wild-card Ignazio Cannavò, altro specialista delle corse in salita, su Lamborghini Gallardo GT3.

Zeli ha primeggiato nella Extreme 4WD, precedendo lo stesso Raimondi e Manuel Gadeschi (Subaru Impreza); Gazzetti si è affermato in Extreme 2WD davanti a Iacoangeli e Romani. Iacoangeli, con i 50 punti extra in palio per la miglior sessione di qualifica, passa al comando della categoria.

Nella Supercar con 20 piloti Gianluca Giorgi prevale nel testa a testa, su Porsche 911 GT3 RS, con il campione uscente Diego Locanto (su vettura gemella) e resta da solo al comando. Max Froio ha la meglio tra le Ferrari al via contro Danilo Paoletti e Mario Bigo. Alexander Stewart ha sollevato la coppa dedicata alle Dallara Stradale, battendo Andrea Levy e Roberto Rondinelli. Bravi anche Emanuele Rossi e Olivia Merlini con le Nissan GT-R, capaci di agguantare punti utili per la graduatoria.

Mai in discussione le vittorie in Pro TB di Simone Barri (BMW 335) e in Pocket Rocket TB di Matteo Parzani (Mini GP Fast Garage). Buona prova di Marco Paternostro, con l'Alfa Romeo Mito preparata dal team della rivista Elaborare.

Massimo Navatta (Ginetta G50) occupa la scena nella divisione Extreme NA, regolando le BMW M3 di Omar Valentini e Alessio Formaini. Problemi invece per il greco Simon Hatzipantelis (Honda Civic), che perde la leadership. Bella lotta nella Superstreet, che ha visto confermarsi Davide Barbariol su Alfa Romeo 4C, trovando questa volta in Davide Dallara il principale avversario. Il pilota, su Vauxhall VX220, ha ottimamente figurato al ritorno nel Time Attack Italia dopo l'esperienza del 2017 e i più recenti impegni in monoposto nella G1 Series. Il gradino più basso del podio è stato appannaggio di Dino Cicala (BMW M3).

In Street RWD vittoria di Roman Ritzmann, che su Toyota GT86 ha preceduto Giacomo Pinzoni (BMW M3) e Alessandro Castello (Mazda MX-5). In Street Limited dominio di Cesare Bassanini (Abarth 500) contro Raffo Gavazzini e Christian Morisco, anche loro alla guida di una macchina con il marchio dello Scorpione. Nella Pocket Rocket NA il podio è stato monopolizzato dalle Citroen Saxo di Stefano Casero, Fabrizio Sacco e Lorenzo Gariboldi.

La Street FWD ha assegnato il successo dal distacco più ridotto: appena 23 millesimi hanno separato Chrisman (Volkswagen Scirocco) e Alex Rasetta (Volkswagen Golf GTI), con Ievgen Rakhmailov alle loro spalle su Honda Civic Type R. ll pilota ucraino è stato ancora una volta instancabile nel dividersi su due fronti, centrando il podio anche nella Super 2000 dietro a Jacopo Battisti (Honda S2000) e Andrea Villa (Honda Civic).

Il trofeo Historic, riservato alle auto costruite entro il 1989, ha infine premiato nuovamente Pierantonio Macola e la sua Porsche 930, contro Mauro Buono (Fiat X1/9) ed Ennio Zamperini (Porsche 930).

Superata la boa, il Time Attack Italia torna sabato 14 settembre a Franciacorta per il quarto round.

Foto Fabio Roncoroni

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