Trionfo italiano con Merli su Osella al FIA Hill Climb Masters

Vittoria del trentino sulla FA 30 che ha preceduto Faggioli su Norma. Medaglia d'Oro, Argento e Bronzo in Categoria 1 GT con Peruggini su Ferrari, Iacoangeli su BMW e Gaetani su Ferrari. Medaglia d'Argento nella Nations Cup 
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Trionfo Italiano al FIA Hill Climb Masters, i piloti italiani capitanati da Fiorenzo Dalmeri protagonisti dell’evento Internazionale che si è concluso a Gubbio, nell’impareggiabile cornice del centro medievale famoso nel mondo, abbracciato dal calore della città e dalla passione di migliaia di spettatori presenti alla tre giorni umbra organizzata dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche con la collaborazione di FIA e ACI Sport. Vittoria di Christian Merli sulla sempre perfetta Osella FA 30 Zytek ed equipaggiata con gomme Avon. Il trentino sulla prototipo monoposto ufficiale ha vinto tutte e tre le manche di gara e fatto segnare il miglior tempo nella 3^ con 1’17”85 quando Simone Faggioli su Norma M20 FC Zytek con gomme Pirelli, si è portato a soli 72 centesimi di secondo, dopo aver ripristinato l’ala posteriore della biposto, rovinata in seguito ad un testacoda nella prima manche. Podio assoluto e di Categoria 2 completato dal francese Sebastien Petit su Norma M20FC Mugen.

Podio tutto italiano in Categoria 1 con Medaglia d’Oro per Lucio Peruggini su Ferrari 458 GT3 che ha attaccato e portato l’affondo nella 3^ manche sul diretto rivale dell’intera stagione Maro Iacoangeli, Medaglia d’Argento, vincitore delle prime due salite sulla BMW Z4, ma poi andato in crisi di pneumatici. Terzo con Medaglia di Bronzo, Luca Gaetani, il veneto su Ferrari 458 GT3 che ha ritrovato appieno. Medaglia d’Argento per l’Italia nella Nations Cup, la classifica a squadre che teneva conto della uniformità di prestazione. La vittoria è andata al Lussemburgo con il maggiore indice di regolarità. Solo 16 centesimi di gap nell’indice di regolarità di prestazione tra i 4 piloti per la Nazionale Italiana, seconda grazie alle performance di vertice di Merli, Faggioli, poi a ridosso del podio un sempre brillante Domenico Scola su Osella PA 2000 Honda e al 6° posto assoluto Domenico Cubeda su Osella FA 30 Zytek, nonostante un problema al cambio nella 1^ manche ed una leggera toccata nella 3^.

 

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Sempre in Categoria 2, il Campione Italiano di gruppo E2SH Manuel Dondi ha conquistato la 2^ piazza nel gruppo delle silhouette sulla Fiat X1/9 Alfa Romeo da 2000 cc, sulla quale il bolognese ha scelto la più proficua strategia, dovendo cedere il passo solo ai tanti cavalli in più della MercedesSLK340 Judd V8 dello svizzero Meisel. Sotto i riflettori internazionali in Categoria 2 anche il pugliese Ivan Pezzolla, in gran forma sulla Osella PA 21 BMW da 1000 cc, partito immediatamente all’attacco della classe, dove ha preceduto il sempre concreto lucano Achille Lombardi su Osella PA 21 Jrb BMW, anche se non nel suo week end migliore dopo che in CIVM ha vinto la Coppa. Tra le biposto di gruppo CN affermazione per Francesco Turatello sulla Osella PA 21 EVO, sebbene la biposto fosse in configurazione da pista, il veneto ha preceduto il Campione di gruppo tricolore Rosario Iaquinta su Osella PA 21 EVO, purtroppo limitato dalla rottura di una semiasse e da vari elementi esterni in tutte e tre le manche.

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In Categoria 1 per il gruppo N Antonino Migliuolo su Mitsubishi ha vinto con una ulteriore prestazione maiuscola per il driver campano abitante a Trento. La neo Campionessa Italiana di gruppo N Gabriella Pedroni è stata molto incisiva sulla Mitsubishi Lancer EVO è si portata in 4^ posizione e 2^ nella classifica femminile dietro l’inglese Menzies su monoposto da 3500 cc.. Per il gruppo A vinto dal Ceko Vojacek su Subaru Impreza, terza piazza per il giovane bresciano Luca Zuurbier, seguito dal sardo Tonino Cossu, entrambi su Honda Civic Type-R. In Categoria 3, quella riservata gruppi nazionali non FIA, altra brillante piazza d’onore, quella under 25 conquistata dal giovane Andrea Palazzo dietro il britannico Ryder, sulla Peugeot 308 Racing Cup con cui  il pugliese ha vinto la Coppa di classe 1.6 turbo di gruppo E1, dopo una foratura ed un testacoda in prova. Molta soddisfazione per il salernitano Gianni Loffredo, il Campione Italiano RS+ che sulla MNI John Cooper Works ha realizzato un ottimo riscontro, come il calabrese Angelo Mercuri su Fiat 500 con l’unica Bicilindrica in gara.