Davide Nardilli, ora c'è Imola ed è una pista ideale per il cambio di passo nel TCR Italy.

Il giovane pilota della Honda Civic di MM Motorsport si racconta e guarda al prossimo round per chiudere un ciclo ingiustamente complicato ed innescare il ritorno al vertice. Proprio sulla pista dove è stato per la prima volta spettatore di una gara automobilistica e dove ha deciso di diventare pilota ammirando l'Audi R8 di Capello ai box...

Non deve essere semplice inseguire. Non deve esserlo soprattutto dopo che si è dimostrato di avere tutti i numeri per essere inseguiti.

Per niente semplice dopo essere arrivati a 25 anni in un campionato dove si lotta con il coltello tra i denti ed essere subito saliti subito sul podio sfiorando addirittura la vittoria e lasciando autorevole concorrenza negli scarichi.

A Davide Nardilli è successo.

Dal suo debutto nel TCR Italy del 2017, dove in tre sole partecipazioni firma il secondo posto a Vallelunga in una gara 1 dominata fino alle battute finali e sfiora poi il podio all’ultima di Monza. Passando poi velocemente per un 2018 compromesso da due episodi e chiuso anzitempo ed arrivare ora ad un 2019 sicuramente incoraggiante, ma non ancora dove Nardilli vuole e può collocarsi.

In cassaforte ci sono già i punti raccolti in tutte e quattro le gare ed utili al decimo posto in Campionato. E poi lo stato di forma espresso a Monza, dove in gara 1 è il più veloce dopo le imbattibili Audi ed a Misano, dove è sempre spettacolare protagonista della bagarre per le primissime posizioni dopo le qualifiche tribolate.

Partiamo dal principio. Il 2017 ha segnato un anno di transizione per la mia carriera – spiega Nardilli - Complice il brutto incidente a Monza nel Clio Cup Italia decisi di abbandonare il monomarca Renault e impegnarmi, seppure con delle partecipazioni “spot”, in un campionato più importante, tecnico, selettivo e professionale come il TCR Italy. È stato grazie all’opportunità offertami dalla MM Motorsport e soprattutto dal suo team manager Emanuele Alborghetti . La vittoria sfiorata a Vallelunga e gli ottimi piazzamenti nella prima gara di Adria (5^ assoluto) e in quella conclusiva di Monza (4^ assoluto) con diversi partecipanti provenienti dal mondiale e dall’Europeo mi hanno spinto a confermare l’impegno nel 2018. Purtroppo non stento a definirlo l’annus horribilis agonisticamente parlando. Dopo la rottura ad Imola ed il capottamento Misano ho dovuto abbandonare con appena 4 gare all’attivo. Smaltito lo stop, quest’anno ci siamo presentati ai nastri di partenza con l’ambizione di figurare almeno nella top-5, ma soprattutto di riuscire a reperire le risorse per arrivare fino al termine del campionato.  Certo non sono riuscito ancora ad andare a podio complici, in entrambi i week-end, problemi tecnici in qualifica che mi hanno costretto sempre a gare di rimonta. Senza peccare di presunzione, credo che la velocità sul giro in gara ci sia, ma continuo ancora a vantare un grande credito nei confronti della fortuna. Probabilmente i due gravi incidenti in cui sono stato coinvolto hanno condizionato in questo inizio di stagione le mie doti di specialista in “bagarre” e quelle di sorpasso (vedi gara 2 Misano). Ma sto recuperando rapidamente il feeling con la vettura e sono pronto a tornare con decisione subito al top”.

Mancano poco più di due settimane al prossimo round tricolore e per il giovane pilota barese, al suo terzo anno sulla Honda Civic FK2 della MM Motorsport, Imola potrebbe rappresentare la pista ideale per chiudere un conto.

Non credo e non penso di essere già al crocevia fondamentale della mia carriera, ma confesso che ‘sento particolarmente il momento’ – continua Nardilli - Ho bisogno di risultati positivi. Un podio sarebbe una grande iniezione di fiducia per dimostrare a tutti coloro che credono in me e che mi seguono con affetto e soprattutto a me stesso che tutto ciò che di buono ho fatto finora non costituisce il mio limite, ma lo start verso traguardi più importanti e prestigiosi. Fortunatamente non posso dire di avere un ‘conto in sospeso’ con la mia amatissima Imola. Al contrario mi rievoca ricordi positivi. Il mio primo podio all’esordio nel Clio Cup Italia. E poi la mia prima partecipazione in assoluto da spettatore ad un vero e proprio week-end di gare auto. Si trattava proprio di un ACI Racing week-end nel lontano 2009. Non ero mai stato in autodromo prima di allora ed il ricordo della R8 di Capello e Sanna vista dal vivo all’interno del box Audi è un’emozione che non solo non scorderò mai. Credo sia stata la spinta decisiva a fare il salto, di li a qualche anno, dal kart alle autovetture. In vista del prossimo impegno la settimana scorsa sono stato in gara ad Imola nella Coppa Italia in coppia con Piccin. È una pista fantastica, la mia preferita per caratteristiche tecniche del tracciato e per l’ambiente in cui è immersa. È legata indissolubilmente al mio idolo fin da bambino, Ayrton Senna. Ogni volta a Imola è sempre più emozionante, non vedo l’ora di tornarci”.

Intanto, quando non è impegnato in veste di pilota, Nardilli è istruttore di guida sicura ed in questa veste può trasferire le tecniche di guida da competizione a beneficio della sicurezza stradale, soprattutto per i più giovani.

L’impegno come istruttore nasce in maniera naturale dalla mia passione per l’automobilismo, ma soprattutto dall’idea di mettere a disposizione le mie “competenze” di guida a favore di un tema come quello della “sicurezza stradale” sul quale in Italia si fa ancora molto poco - conclude - Si dovrebbe fare di più in chiave di prevenzione, di sensibilizzazione e formazione soprattutto nei confronti dei neopatentati e non solo. Ed invece le normative hanno un approccio di tipo quasi esclusivamente repressivo. In questa mia inclinazione mio padre Alessandro ha senz’altro avuto un ruolo determinante. Da neopatentato mi ha iscritto ad un corso di guida sicura ed è stato allora che ho capito davvero quanto sia importante trasmettere la conoscenza e la percezione del pericolo a neofiti ed anche ad automobilisti presunti esperti. Credo però che non basti essere un pilota per essere anche un buon istruttore. Credo che serva avere buone capacità di comunicative, competenze tecniche e soprattutto saper trasferire quelle conoscenze , la consapevolezza dei rischi connessi alla guida e, perché no, l'entusiasmo ed il piacere di guidare in sicurezza. Posso dire che una delle emozioni più belle e gratificanti che provo alla fine di un corso di guida sicura è quando ti dicono: ‘grazie per quello che ci hai insegnato, andrebbe ripetuto spesso’ e percepire in quelle parole un senso di soddisfazione e contentezza. La considero la testimonianza più sincera di quanta passione e quanto impegno ci mettiamo in quello che facciamo”.

 

Per chi non ha ancora potuto seguire tutto lo spettacolo delle due gare di Misano qui in alto le telecronache integrali. 

 

TCR ITALY CAMPIONATO ITALIANO | CLASSIFICHE

TCR ITALY | CLASSIFICA TCR ITALY. 1) Bettera Enrico (Audi RS3 LMS SEQ TCR Pit Lane Competizioni), 43,0;  2) Pellegrini Marco (Hyundai i30 N TCR Target Competition), 41,0;  3) Greco Matteo (Cupra SEQ TCR Sc. del Girasole by Cupra Racing), 34,0;  4) Tavano Salvatore (Cupra SEQ TCR Sc. del Girasole by Cupra Racing), 30,0;   5) Scalvini Eric (Cupra DSG TCR-DSG Sc. del Girasole by Cupra Racing), 28,0;  6) Guidetti Jacopo (Audi RS3 LMS SEQ TCR BF Motorsport), 21,0;  7) Gavrilov Klim (Audi RS3 LMS SEQ TCR LTA Rally), 20,0;  8) Bergonzini Matteo (Cupra DSG TCR-DSG BF Motorsport), 20,0;  9) Wimmer Felix (Cupra SEQ TCR Wimmer Werk Motorsport), 20,0;  10) Nardilli Davide (Honda Civic FK2 TCR MM Motorsport), 16,0;  11) Mugelli Massimiliano (Alfa Romeo Giulietta QV by Romeo Ferraris TCR PRS Motorsport), 13,0;  12) Argenti Andrea (Opel Astra TCR South Italy Racing Team), 12,0;  13) Stefanovski Igor (Cupra SEQ TCR Stefanovski Racing Team), 8,0;   14) Gross Peter (Cupra DSG TCR-DSG Wimmer Werk Motorsport), 5,0;  15) Benninger Gunter (Cupra DSG TCR-DSG Wimmer Werk Motorsport), 4,0;  16) Voithofer Christian (Cupra DSG TCR-DSG Wimmer Werk Motorsport), 2,0;  17) Milli Massimiliano (Volkswagen Golf GTI TCR-DSG Proteam), 1,0;  18) Chini Massimiliano (Volkswagen Golf GTI TCR-DSG Proteam), 1,0.

TROFEO NAZIONALE DSG. 1)  Bergonzini Matteo (Cupra TCR DSG BF Motorsport), 67; 2) Benninger Gunter (Cupra TCR DSG Team Wimmer Werk MS), 45,0; 3) Scalvini (Cupra TCR DSG Sc.Del Girasole by Cupra Racing), 40,0; 4) Voithofer Christian (Cupra TCR DSG Team Wimmer Werk MS), 36; 5) Gross Peter (Cupra TCR DSG Team Wimmer Werk MS), 27; 6) Chini Massimiliano (Volkswagen Golf GTI TCR DSG Proteam), 13; 6) Milli Massimiliano (Volkswagen Golf GTI TCR DSG Proteam), 13.

 

IL CALENDARIO

7 aprile Monza

19 maggio           Misano

23 giugno            Imola

21 luglio               Mugello

1 settembre      Imola

15 settembre    Vallelunga

20 ottobre          Monza

 

 

[foto di PHOTO4]                        

 

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Nel 2017 Davide Nardilli è salito subito sul podio con il secondo di gara 1 a Vallelunga.

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Un momento di Vallelunga gara 1 2017 quando Nardilli guida un poker di testa agguerritissimo. Il pilota di MM Motorsport punta a ricollocarsi nelle posizioni di vertice a partire dai prossimi round.

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