Aspettando il San Marino Rally - Intervista a Paolo Andreucci "Tanti gli avversari da battere sulla Terra"

Tre domande al pilota portacolori del Leone che partirà al San Marino Rally sulla Peugeot 208 T16 R5, insieme ad Anna Andreussi, con il N.1.
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Le riflessioni di Paolo Andreucci, ormai pronto per il sesto round del CIR 2017. L’obiettivo per il pilota di Peugeot Italia resta sempre la conquista di un nuovo scudetto tricolore.

Cosa ti aspetti da questa edizione del San Marino?

“Sarei contento di ripetere le prestazioni che abbiamo avuto al Rally dell’Adriatico. Qui a San Marino nella prima tappa come al solito ci sarà da soffrire partendo per primi. La seconda invece staremo a vedere. Gli altri concorrenti sono tutti molto forti sulla Terra.”

Un parere personale sul CIR 2017.

Il Campionato è molto bello, il livello è alto, ma c’è ancora molto da lavorare. Ci sono piloti stranieri che sono venuti un tempo e stanno tornando perché, soprattutto su asfalto, non esiste miglior campionato di quello italiano per fare palestra. Il rally è uno sport e come tutti gli sport per farlo agonisticamente bisogna allenarsi. L’allenamento è correre, fare molte gare. Tra le cose da fare bisognerà cercare di salvaguardare le gare su terra che sono sempre meno.”

Obiettivo sicurezza nei rally. Un appello agli addetti ai lavori, ma soprattutto ai colleghi che si avvicinano a questo mondo di motori per la prima volta.

“In termini di sicurezza non si finisce di migliorare mai…dobbiamo tutti collaborare e metterla sempre al primo posto. Noi piloti dobbiamo entrare in prova concentrati e lucidi per valutare il pericolo e gestirlo nei momenti critici. Fermarsi per prestare soccorso è imperativo e in questo anche il collegio dei commissari deve essere elastico, giusto e coraggioso nel valutare e quindi assegnare i tempi imposti. Per dare un segnale importante che chi aiuta e soccorre deve essere neutralizzato a livello cronometrico e non penalizzato.”