Speed Motor in top ten a Gubbio

Ottimo Fattorini su Nova Proto NP03 Aprilia che ha chiuso 8° assoluto al Trofeo Luigi Fagioli

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Ottavo posto assoluto di Michele Fattorini: è questo il risultato in assoluto migliore per la Speed Motor nella 59esima edizione del trofeo “Luigi Fagioli”, la gara di casa per la scuderia di Gubbio, che è stata anche l’ultima tappa del campionato italiano Super Salita 2024 (coefficiente punti 1,5) sui 4150 metri della Gola del Bottaccione. Per appena 36 centesimi di secondo nella somma dei tempi, Fattorini con la sua Nova Proto Np03 ha mancato sia il settimo gradino (detenuto dopo gara 1) che il primo posto nella combattutissima classe fino a 1600 della E2 SC-SS, battuto dalla omologa vettura di Mirko Torsellini, capace in gara 2 di recuperare i 15 centesimi di ritardo dal pilota di Porano con un responso migliore di 51. Fattorini sembrava aver messo le mani sul primo posto con l’1’44”63 del mattino, ma non vi è riuscito, nonostante gli 11 centesimi in meno (1’44”52 e totale di 3’29”15) nella seconda salita, quindi grande merito a Torsellini e comunque l’ingresso nella “top ten” rimane un risultato rilevante. “Sto ancora cercando una sorta di fiducia totale con la macchina – ha commentato Fattorini – ma mi mancano i chilometri per trovare la quadra. Il piazzamento non è certo negativo, anche se pensavo che la situazione fosse migliore: ho fatto fatica. Ringrazio il presidente Tiziano Brunetti e Conad per l’opportunità che ho avuto”. Andando avanti con le sport, per Luca Giovannoni sulla Wolf GB08 Thunder un settimo posto nella stessa classe con i tempi di 1’54”44 e 1’53”50, che fanno 3’47”94 nell’aggregato. Amaro terzo posto nel gruppo CN per Gianni Urbani, il veterano di casa su Osella Pa 21S Honda, che stava andando spedito in gara 1 fino al penultimo tornante, quando il prototipo si è girato, andando in testacoda e lui ha dovuto rimetterlo in moto, chiudendo quarto in 2’08”45. Pronto riscatto nel pomeriggio con il secondo tempo di manche in 1’54”22 e un totale di 3’59”60, quanto basta per salire sul gradino più basso del podio estromettendo Alessandro Gromeneda su Wolf GB08, ma non è un motivo di consolazione. “Non mi vergogno nel dirlo: ho commesso un errore da principiante – ha dichiarato Urbani – e smaltire la rabbia non è semplice: ero avanti su tutti gli intertempi e ci sarebbe potuto benissimo scappare un 1’48” che avrebbe significato ben altro. Evidentemente, ogni volta deve succedere qualcosa di imprevisto”.