Il pilota bresciano ha battezzato così la Raiden e la BMW con cui ha gareggiato lo scorso fine settimana con Protitipi e GTM: "Due modi di correre differenti, con la M2 e sportellate non hanno conseguenze, al volante della Wolf bisogna evitare contatti"
Andrea Frizza a Vallelunga si è diviso tra Enna e Bimmy. "Non si può correre senza dare un nome alle auto che guidi", spiega tra il serio e il divertito Andrea Frizza che appunto nel quarto ACI Racing Weekend dello scorso fine settimana ha disputato quattro corse: due calato nell'abitacolo della Wolf GB08 Raiden motorizzata Aprilia con cui partecipa al Campionato Italiano Sport Prototipi e altrettante con la BMW M2 CS con cui ha preso parte alla GT4 categoria GTM (il monomarca della Casa bavarese). Tranne la trazione posteriore due vetture agli antipodi: "E' come fare due sport differenti - spiega il pilota bresciano che si sta per laureare in gestione aziendale alla Swiss School of Management della sua città - e devi passare da uno stile di guida all'altro: la BMW è una vettura da 450 cavalli ma che pesa circa 1500 chili, la Raiden è una monoposto da 200 cavalli ma che ne pesa meno di un terzo. La prima è docile, facile da guidare, la seconda è molto più impegnativa. Se avessi dovuto disputare quattro corse con questa ultima, non so come sarei uscito".
Le gare hanno una durata simile (quella della BMW dura cinque minuti in più) ma sono da interpretare in modi differenti: "I contatti con la M2 sono abbastanza usuali e anche se vai lungo difficilmente ti insabbi, con la Raiden devi fare molta più attenzione. Una collisione può risultare fatale per l'esito della gara, perché se la carenatura in carbonio si rompe, può favorire una foratura". Per questa ragione il 21enne bresciano ha cercato di stare a Vallelunga lontano dai guai: "Ho schivato i...proiettili - sorride - tanto che in gara 1 da nono al via mi sono ritrovato terzo senza effettuare un sorpasso". Stessa tattica in gara 2 quando però Frizza, è stato beffato a poche centinaia di metri dalla bandiera a scacchi: "Mi si è rotto il differenziale e ho tagliato il traguardo in folle. Purtroppo questo mi ha fatto perdere due posizioni".
Ma torniamo al nome delle macchina: "Il Prototipo l'ho battezzato Enna - aggiunge Frizza, perché la prima gara si è corsa a Pergusa, la seconda Bimmy perché...me l'ha detto lei!".