La seconda tappa, caratterizzata da impegnativi ostacoli naturali, ha visto i successi di Brunetti-Malavolti (Original), Davolio (Standard), Piana-Piana (Modified), Scarpa-Montanari (Pro-Modified) e Navarra-Cardillo (SSV)
(comunicato e foto Ufficio stampa FIF)
Per la seconda prova del tricolore la carovana del Trial 4x4 è approdata in Abruzzo, precisamente a Villanova (Pescara). Le prove previste, tre da ripetere tre volte (andata, ritorno, andata), tracciate all'interno di una stretta valle, erano insidiose perché il terreno era ostico e vario, proponendo fitta vegetazione, corsi d’acqua e fango con insidiosi tronchi e radici coperti. Si è rivelata, insomma, una gara di fuoristrada di alto livello.
Nella categoria Original (riservata alle macchine di serie) si è rinnovata la sfida di Davide contro Golia: in un angolo il grosso e potente Defender di Alessio Parisini, nell’altro l’agile e leggero Samurai di Brunetti-Malavolti, con l’intromissione del locale Giuseppe Ginevro che con il suo Discovery è riesciuto a tenere il passo dei battistrada. A metà gara Ginevro si è portato in seconda posizione distaccando Parisini di 82 penalità, l’abruzzese ha però alzato bandiera bianca nella seconda parte di gara, dove il migliore è stato Parisini. Troppo alto, però, era il vantaggio accumulato da Brunetti-Malavolti che così si sono piazzati primi nella classifica finale, bissando il successo della prima tappa. Parisini si è dovuto accontentare della seconda posizione mentre Ginevro ha concluso terzo.
Tra i veicoli Standard, data l’assenza dei marchigiani Stacchiotti-Urbisaglia, è stato Torino Davolio con il suo Toyota a doversi difendere dallo squadrone Suzuki. I due Pilotto hanno condotto l’inseguimento, seguiti da Alfatti-Savini e dai fratelli Purzycki. Davolio era deciso a far bene e, lontano da tutti, ha piazzato colpi ben assestati che l'hanno portato al successo. Debacle totale per i leader di campionato, i Purzycki infatti hanno capottato due volte e rotto un semiasse anteriore e il blocco posteriore, chiudendo al quarto posto. Pilotto-Pilotto hanno lottato contro il terreno e con un Jimny sofferente per problemi di surriscaldamento ma sono riusciti a limitare i danni e a portare a casa un bel secondo posto che fa bene in ottica campionato. Alfatti, pluricampione negli Original, ha sfoggiato una guida spettacolare e calcolatrice con passaggi davvero molto tecnici, guadagnando il terzo gradino del podio.
Coltello tra i denti nella gara dei veicoli Modified, dove per tutto il giorno ha dettato legge il suono del V8 della Jeep dei Piana che hanno inanellato una serie di prove davvero convincenti, andando a vincere insidiati però dal Jimny dei Toselli i quali, freddi calcolatori, non hanno rischiato e a metà gara erano distaccati di appena 13 penalità. In grande spolvero, Chirco-Rossi su Defender hanno fatto segnare ottimi risultati e hanno chiuso il podio. Le prove di ritorno hanno mietuto varie vittime: i primi a cadere sono stati i Galletti il cui Jimny, scavando in salita, ha fatto emergere un tronco nascosto rendendo l’ostacolo ancora più complicato. Hanno chiuso al quinto posto. Giannelli ha capottato il Jimny ma è riuscito a chiudere quarto. È andata peggio ai veterani Casadei-Venturi (Jeep Willys) che hanno rotto un semiasse e si son dovuti accontentare della sesta piazza.
Dura anche la gara nella categoria Pro-Modified, per via di porte davvero difficili e terreno insidioso che ha visto più volte la ruspa in azione. I primi ad aggredire il terreno sono stati Benericetti-Strollo ma la sfortuna li aveva puntati: alla prima porta un colpo secco e il proto Toyota si è arrestato per il cedimento della trasmissione, relegando i romagnoli al sesto posto. Stessa sorte, a metà giornata, per i toscani Bassi-Maggiani che hanno concluso quarti. La lotta per la vittoria si è giocata tutta tra i due proto Land Rover di Scarpa-Montanari e Di Leonardo-Timoti. Scarpa allungava nelle prove di andata ma Di Leonardo non ci stava e nei ritorni segnava 150 penalità in meno. Decisiva è stata la prima prova, dove il fango la faceva da protagonista: Scarpa ha letto bene il terreno e, sfruttando l’attesa, è riuscito a passare indenne da una buca di fango profonda andando a vincere la gara davanti a Di Leonardo. Bene si sono comportati i locali Del Greco-Santilli (proto Nissan) che, grazie alla costanza, hanno terminato in terza posizione mentre Zappalà-Sampieri, che per tutta la gara hanno patito per un problema all’idroguida e all’accensione, non sono riusciti ad andare oltre il quinto posto.
In questo secondo appuntamento ha debuttato in maniera ufficiale una nuova categoria dedicata agli SSV (i veicoli Side-by-Side), che ha visto come unici concorrenti Navarra-Cardillo su CFMoto.