All'Italian Baja di Primavera, Tecnosport presente

Alla gara pordenonese, il team di Como schiera un fuoristrada Tecnosport Tubolare Vm per Lorenzo Traglio ed un Nissan Pathfinder R50 per Valentina Casella (Fonte Ufficio Stampa Italian Baja)
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Dici Tecnosport e pensi a Maurizio Traglio, Franco Germanetti, Klaus Seppi, Clay Regazzoni, Kenjiro Shinozuka, Edi Orioli. Fu con un Mercedes Te 600 del team di Como che il “dakariano” del Friuli vinse l’Italian Baja 1993, il primo della serie. Da allora in poi una crescita mondiale per la gara del Fuoristrada Club 4x4 Pordenone, mentre Tecnosport diventava un riferimento per tantissimi piloti, meccanici, sportivi ed appassionati grazie alla presenza nelle competizioni di maggior rilievo.

E oggi è una prova d’affetto quella di Maurizio Traglio nei confronti di Italian Baja, ma pure un segno di fiducia incondizionata per le “genialate” di Mauro Tavella: tre gare nel 2017 e un rilancio in grande stile del Campionato Italiano Cross Country Rally. “Abbiamo corso tante volte a Pordenone riscontrando sempre efficienza organizzativa e un tracciato bello e divertente – spiega il manager lombardo – per cui sono certo che anche Primavera e Autunno avranno lo stesso marchio di qualità della prova iridata, in grado di dare  soddisfazione ai tanti competitor”.

Niente volante, però, per lui come ai vecchi tempi. A pilotare il Tecnosport Tubolare Vm sarà il figlio Lorenzo Traglio navigato da Giulia Maroni mentre la figliastra Valentina Casella si metterà alla guida del Nissan Pathfinder R50 affiancata da Rudy Briani. Entrambi con una discreta esperienza di competizioni internazionali, ma con lo spirito libero da obiettivi di classifica. “Sono altri quelli che punteranno a vincere, per noi l’importante – sottolinea Traglio – è partecipare a un progetto valido di rifondazione del campionato tricolore. Se fossero stati pronti, avremmo schierato i nostri Polaris Razor. L’apertura agli SSV ha un significato preciso, vuol dire allargare la base dei concorrenti. Risponde a un’esigenza di numerosi appassionati, anche ex racing, alla ricerca di gare strutturate per poter correre senza costi eccessivi”.
Tecnosport, dunque, tra presente e futuro con la forza della propria tradizione.