Le iscrizioni svelano i protagonisti dell'Italian Baja

Il bergamasco Nicolò Algarotti anticipa tutti nel formalizzare la sua presenza alla gara pordenonese, secondo round della serie tricolore ACI Sport. Il Gruppo T3 vedrà al via anche Al Zubair. La corsa iridata sul greto dei fiumi friulani ha in serbo grandi novità di tracciato. (Fonte Ufficio Stampa Italian Baja)

 

Il primo a iscriversi alla XXVI Italian Baja è stato “capitan” Nicolò Algarotti, pilota d'aereo di linea con la passione per il fuoristrada e un curriculum di tutto rispetto, arrichito arricchito dalla vittoria del titolo nazionale Side by Side nel 2017, seguito subito dopo da Rubens Visconti entrambi con un Quaddy Yamaha Yxz 1000R del team Utv Legion. Crescono le adesioni all’appuntamento iridato del 21-23 giugno, terza tappa della nuova Coppa del Mondo Cross Country Bajas. Nel T3 si è iscritto anche Abdullah Al Zubair, a bordo del Can Am Maverick, prima volta a Pordenone di un concorrente dell’Oman, sultanato della penisola arabica, secondo nella graduatoria di Gruppo dopo le gare in Russia e Dubai. Il leader del Gruppo T3 della serie iridata, il torinese Michele Cinotto non ha invece sciolto le riserve.

A spingere per la partecipazione dei concorrenti italiani sono Elvis Borsoi, atteso sulla Mini All 4 Racing, in cerca di riscatto dopo lo sfortunato debutto stagionale al Primavera in marzo, Margherita Lops che al volante dell'Isuzu D-Max si è piazzata ottava assoluta a Vidor e Andrea Castagnera ottimo quinto nella disfida sul Piave, affrontata col Nissan Patrol. Tuttavia sono gli equipaggi stranieri ad avere una tradizione dominante all’Italian Baja, con l’unica eccezione dell’ormai storica affermazione di Franco Germanetti nell’anno 2000. Non ha mai vinto, ma si è sempre comportato egregiamente l’ungherese Imre Varga, Bmw X/RR, mostrando particolare attaccamento alla corsa del Fuoristrada Club 4x4 Pordenone, sia nel contesto Cellina-Meduna che in quello di Meduna-Cosa-Tagliamento.

Repubbliche Baltiche ben rappresentate dal lettone Aldis Vilcans, Toyota Land Cruiser e dal lituano Edvinas Juskauskas, Land Rover Desert Warrior, con mezzi produzione extralarge in specifiche di Gruppo T2.

Mancano cinque settimane al weekend di gara e il maltempo di questa bizzarra primavera ancora imperversa. Il tracciato sui greti dei fiumi, che pareva consolidato, è stato stravolto dalle piene e dovrà essere quindi rivisitato, però le difficoltà fanno parte del gioco e tutto sarà pronto al momento giusto.