In Grecia non cambiano i battistrada con Alfano (Baja) e Ventura (Ssv) leader del rispettivo tricolore

Anche il settore odierno di 110 km regala emozioni, spettacolo e disavventure in serie. Nel primo giro una ruota divelta toglie Spinetti dalla piazza d'onore cui sale Cantarello inseguito da Seno che deve difendersi da Trivini Bellini e Milazzo in gran recupero. Rocco, rimasto quasi a secco di benzina, rimane secondo con ampio margine su Busi che ha superato Delucchi, attardato da una foratura
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Si avvia alla conclusione il 9° Rally Greece Offroad, manca infatti solo l’ultimo settore selettivo di 110 km per chiudere la sfida nella Macedonia Occidentale, dove il caldo e la polvere sono stati i principali avversari per tutta la carovana. Nessuna sorpresa al vertice, dato che sia Andrea Alfano per il Campionato Italiano Cross Country Baja, sia Amerigo Ventura nel tricolore Side by Side, hanno superato indenni e in gran “spolvero” (ovviamente) anche la quarta fatica di una gara splendida, entusiasmante per tutti gli equipaggi con una varietà encomiabile di situazioni di fondo e traiettoria.
TRICOLORE BAJA. Il varesino Alfano, su Nissan Pathfinder del team Ramingo 4x4, ha fermato le lancette a 1:50’27’’6 per un totale provvisorio di 5:36’55’’1. A sorpresa, dopo i guai di ieri alla frizione, il secondo tempo è stato ottenuto da Riccardo Milazzo (1:51’58’’0), con il siciliano ora quinto nella generale.

Disavventura per Gabriele Seno, senza conseguenze per il suo Nissan Navarra Ermolli, che nelle fasi di ripartenza da Argos Orestiko ha scardinato una portiera a un concorrente ungherese. Il lombardo ha firmato il terzo tempo di settore e rimane terzo nella generale alle spalle di Mauro Cantarello (Suzuki Grand Vitara), che si liscia la barba per un finale senza forzature cercando di portare a casa piazza d’onore, successo di T2 e primato del Challenge Suzuki. Sparito dai radar Alberto Spinetti (Suzuki Grand Vitara), ieri secondo e oggi fermo in prova con una ruota staccata. Non fa sconti il tracciato e se non ti accorgi di qualche buca a ciglio strada son dolori.

Tiene il quarto posto, per ora, Alessandro Trivini Bellini (Mitsubishi Pajero), ma un problema al cambio gli impedisce d’inserire la terza marcia e non sarà facile guidare in un misto che fa giocare per decine di chilometri tra seconda e terza. Corsa stregata per Alfio Bordonaro (Suzuki Grand Vitara), stamattina l’ha tradito il termostato facendo schizzare la temperatura dell’acqua e quindi il siciliano alza bandiera bianca. Peggio è andata a Marco Mantovani (Suzuki Santana Motors) che il settore odierno non l’ha neppure visto: accortosi di un guasto al radiatore, ha fatto inversione ed è rientrato al parco assistenza per ritirarsi. Un’escursione fuori strada (“a causa della polvere in curva ho fatto un dritto rischiando di finire in un burrone, però siamo riusciti a ritornare in pista”) spiega il forte ritardo accusato da Andrea Schiumarini (tempo di settore 2:37’33’’3). Va con il suo passo (attuale) Lorenzo Codecà e l’arma gialla di Emmetre Racing, ovvero il Suzuki Jimny. Giovanni Farina (Suzuki Vitara) rimane leader di TH davanti a Giuseppe Ananasso (Suzuki Grand Vitara) prima del rush finale.

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TRICOLORE SSV. Viaggia con il vento in poppa Amerigo Ventura che si gode l’orizzonte anche in chiave europea (6° assoluto), facendo debiti scongiuri. Il tempo di 1:44’53’’8 è l’ottavo di settore, ma con un Quaddy Yamaha Yxz1000R in crisi di freni. Problemi di consumi, invece, per Valentino Rocco (idem Yamaha) con rabbocco evidentemente insufficiente al parco, tanto da dover guidare sulle uova per non sprecare neanche una goccia di benzina, ma facendo segnare un più che dignitoso 1:47’34’’3. Una foratura in prova è costata il forte ritardo di Edoardo Delucchi (2:01’28’’5), mentre la giovane e bella (si può dire!) Rebecca Busi (1:56’45’’6) ha forato in trasferimento, potendo quindi sostituire il pneumatico in relativa tranquillità assieme a Giulia Maroni.