Apoteosi Suzuki con Bordonaro-Briani al Baja delle Marche, Campioni d'Italia Cross Country

Doppio titolo in un giorno per il pilota siciliano, secondo sul podio in terra maceratese, conquista il tricolore e la vittoria del 25° Suzuki Challenge. Dopo il Costruttori, la casa giapponese con il Grand Vitara raggiunge anche l'undicesimo titolo assoluto Piloti. Ferroni-Fiorini sul podio, Luchini-Bosco al top nel Gruppo T2.
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(comunicato ufficio stampa Suzuki Italia)

Il Baja delle Marche ha incoronato di nuovo Suzuki e il Grand Vitara regina e re del Cross Country all’italiana. La sesta ed ultima tappa del Campionato Italiano Cross Country Baja ha offerto uno spettacolo intenso, concentrato nell’intera giornata di domenica 13 novembre, valido anche come tappa di chiusura del 23° Suzuki Challenge. Il weekend maceratese, sviluppato su oltre 220 chilometri di strade sterrate attorno a Cingoli, in una tappa affiancata al rally, si è trasformato nell’apoteosi per la casa giapponese trascinata dal duo composto da Alfio Bordonaro al volante e Roberto Briani alle note sull’intramontabile Grand Vitara di Gruppo T1, i nuovi Campioni d’Italia. Un titolo Assoluto Piloti, l’undicesimo conquistato da Suzuki con questo modello del Prototipo dal 2008, anno della nuova titolazione del Campionato Italiano Cross Country, che si aggiunge così a quello Costruttori già in bacheca con una gara d’anticipo.

È stata la gara perfetta per il pilota catanese, che ha chiuso al secondo posto assoluto in gara, primo tra le vetture giapponesi. Abbastanza per far sua anche la vittoria nel Suzuki Challenge. Due successi in uno raggiunti con caparbietà da Bordonaro, al primo titolo tricolore in carriera, mai in discussione nonostante i tanti avversari in lotta con lui su entrambi i fronti:

“sono talmente emozionato che non riesco a parlare – ha commentato Bordonaro, tra le lacrime di gioia, prima del podio finale – quasi non mi sembra vero. Sapevamo dall’inizio della stagione che avremmo potuto lottare per il vertice, ma dopo tutte le difficoltà sofferte, ritiri ed errori, ci abbiamo messo del nostro per sperare fino in fondo alla vittoria. Merito di un lavoro collettivo. Per questo devo ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me, dal mio compagno di viaggio Roberto, alla mia famiglia, come Suzuki che mi ha affidato questo mezzo vincente, sempre performante; al super campione Codecà, che mi ha affidato il suo sedile sul Grand Vitara; ai meccanici e ad Emmetre Racing, sempre presente al nostro fianco. Qui tra i fuoristrada Suzuki è una grande famiglia, è anche merito loro”.

Soddisfazione tra i piloti sul Grand Vitara anche per Emilio Ferroni e Daniele Fiorini, sul terzo gradino del podio a quasi 1’ da Bordonaro-Briani. Per l’esperto driver modenese si tratta del secondo podio consecutivo dopo quello raggiunto con la vittoria assoluta al Baja Vermentino. Ma stavolta ha dovuto costruirlo in rimonta a causa di una rottura al semiasse anteriore del suo Prototipo, nella parte finale della seconda prova speciale. Dopo più di 5 chilometri cronometrati con sole due ruote motrici, Ferroni e la sua squadra di meccanici sono riusciti ad intervenire con successo in assistenza e a ripartire con il passo giusto per andare a prendere il terzo posto nella classifica generale.

Ai piedi del podio assoluto, terzi tra le Suzuki, due veterani dello sterrato nella formazione delle vetture giapponesi come Andrea Luchini e Piero Bosco. Un finale di stagione in crescita quindi per il driver lucchese, il migliore anche in questo Baja nel Gruppo T2 riservato ai Veicoli di Serie. A completare il podio virtuale della categoria Samuele Lelli e Gilberto Menetti, seguiti da Mauro Cantarello e Federico Lezi, entrambi sul Grand Vitara in versione originale. Proprio il rodigino al sesto posto è tra i piloti usciti con più rammarico dalla trasferta marchigiana. Arrivato con concrete possibilità di ambire al titolo, Cantarello non si è trovato mai abbastanza vicino agli imprendibili Prototipi per poter centrare l’obiettivo.

In settima posizione spicca ancora il piazzamento ottenuto dal piccolo Suzuki Jimny, con il campione uscente Lorenzo Codecà alla guida e Mauro Toffoli alle note. L’ultimo modello lanciato dalla casa di Hamamatsu ha saputo ricavarsi un ruolo di spicco tra i giganti del fuoristrada, nonostante le sostanziali differenze di cavalli che una vettura da 1000 cc avrebbe potuto soffrire rispetto ai Prototipi e ai Grand Vitara, seppur di serie. Con sei traguardi tagliati su sei gare affrontate, il Jimny si è confermata quindi un mezzo estremamente affidabile, oltre a rappresentare il compromesso ideale tra bassi costi ed elevate performance.

Quindi il tris Suzuki nel Gruppo TH, anche stavolta classifica comandata da Gianluca Morra e Gianluca Sbaraglia, sempre su Vitara, che hanno fatto il bis dopo la vittoria di categoria ottenuta al Vermentino. Alle loro spalle è bastata la seconda posizione a Giovanni e Francesco Farina, ottavi assoluti su altro Vitara, per assicurarsi la vittoria della Trofeo d’Italia TH. A chiudere la formazione la coppia formata da Giuseppe Milvio Grisi e Umberto Parravicini su Suzuki Samurai.

Classifica finale Baja delle Marche:
1. MENGOZZI-PALLADINI (Toyota Over Drive) in 43'24.5; 2. BORDONARO-BRIANI (Suzuki Gran Vitara V6) a 1'03.4; 3. FERRONI-FIORINI (Suzuki New Gran Vitara) a 2'01.8; 4. LUCHINI-BOSCO (Suzuki New Gran Vitara) a 2'52.6; 5. LELLI-MENETTI (Suzuki Gran Vitara) a 4'27.3; 6. CANTARELLO-LEZI (Suzuki New Gran Vitara) a 4'47.8; 7. CODECA'-TOFFOLI (Suzuki Jimmy) a 6'44.1; 8. MORRA-SBARAGLIA (Suzuki Vitara) a 8'45.9; 9. FARINA-FARINA (Suzuki Vitara V6) a 10'27.2; 10. SEMERARO-VIGANO' (Nissan Navara Ermolli) a 11'00.0; 11. GRISI-PARRAVICINI (Suzuki Samurai) a 13'24.2;