Slalom di Campobasso, la parola ai motori

Con la manche di ricognizione, pesantemente condizionata da condizioni meteo difficili – per piloti e per il pubblico, comunque numeroso e caloroso lungo il percorso - entra nel vivo la gara molisana, palcoscenico della seconda tappa del Campionato Italiano Slalom.
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Pioggia, vento, sole e ancora pioggia. Con un clima che ci si aspetterebbe in Scozia in qualsiasi giorno dell’anno e non in Molise in una domenica di quasi fine maggio, si è appena conclusa la manche di ricognizione dei 3400 metri a cronometro lungo cui si corre lo Slalom Città di Campobasso – Memorial Gianluca Battistini, seconda gara del Campionato Italiano Slalom. A siglare il miglior tempo della salita buona per prendere confidenza con il fondo stradale e apportare alle vetture le ultime regolazioni è Salvatore Venanzio su Radical SR4 motorizzata Suzuki . Il giovane driver campano che si presenta al via con i gradi del Campione Italiano in carica e il desiderio di riscattare il risultato non pienamente soddisfacente raccolto a Torregrotta, prima gara della serie tricolore, mette la propria firma sul crono di 3’6” e 49 centesimi, pari 186,49 punti. Alle sue spalle, a 19,09 punti di distacco, Giuseppe Castiglione, anche lui al volante di una Radical SR4. Terzo tempo per Raffaele Prisco su Fiat 500 Sporting.