Sotto un caldo sole di una domenica di quasi estate, Saverio Miglionico, su Radical SR 4, vice lo Slalom Agro Ericino, terza tappa del Campionato Italiano Slalom. Il giovane pilota lucano, cui deve fare evidentemente bene l’aria di Sicilia, dopo il successo di inizio stagione allo Slalom Torregrotta-Roccavaldina, si concede il bis nella competizione andata in scena sui quattro chilometri del bellissimo percorso di gara che da Valderice si arrampica fino alle porte di Erice. Una vittoria, quella di Miglionico, conquistata al termine della terza manche di gara con il tempo di 2’51” e 86 centesimi pari a 171,86 punti che migliora di quasi due secondi il crono con cui era balzato in testa alla classifica già dopo la prima salita e che gli sarebbe bastato per salire sul gradino più alto del podio. Nel mezzo, quasi a voler rievocare lo spettro di Campobasso, l’appuntamento tricolore tra i birilli che ha preceduto quello odierno segnato da tre guasti meccanici in altrettante manches, è la rottura di un semiasse a provare a rallentarne la corsa e fiaccarne, senza riuscirci, lo spirito. In Molise, ad approfittarsi della situazione era stato Giuseppe Castiglione, autore di una prestazione maiuscola, dall’inizio alla fine. A Valderice, di fronte al pubblico delle grandi occasioni – perché una manifestazione come questa è una grande occasione di spettacolo – insensibile al richiamo del mare azzurro, lì a due passi, il giovane pilota che su queste strade è di casa e che qui ha vinto nella passata edizione, parte subito forte chiudendo la prima manche in seconda posizione con 174,94 punti. E lì, in seconda posizione, ci resta fino alla fine, costretto al ritiro causa la rottura del cambio della sua Radical SR 4 nel secondo passaggio di gara e molto sotto tono in quello finale, corso più per raccogliere gli applausi che per ambire ad una vittoria. Sul gradino più basso del podio sale, per la seconda volta consecutiva in una gara del Campionato Italiano Slalom, Luigi Sambuco, autore, al volante della sua barchetta Rebo Alfa Romeo, di una prestazione molto regolare coronata nel finale con il tempo di 2’55” e 23 centesimi che vale un meritato terzo posto. Quarto posto per Salvatore Venanzio, il Campione Italiano Slalom in carica, sull’ennesima Radical SR 4 in gara a Valderice. Per il forte driver campano il migliore dei tempi di giornata è quello al termine della seconda manche: 2’54” e 25 centesimi, pari 174,25 punti, che gli varrebbero il secondo posto finale ma non fanno i conti con un birillo toccato che gli costa dieci punti di penalizzazione e una bella scivolata all’indietro nella classifica. Quinta posizione per Luigi Vinaccia al volante di una Osella PA 9/90 motorizzata Honda che deve mettere in campo tutta la sua esperienza per tenere dietro il giovane messinese Emanuele Schillace, primo tra gli Under 23 su Radical SR 4. E’ solo settimo, ultimo a completare il percorso di gara sotto i tre minuti, Fabio Emanuele che per questo risultato ci mette, come sempre, tutto il cuore e la stoffa del campione di razza ma deve faticare, e non poco, a sopperire con la guida ai sempre più evidenti cali di potenza del motore montato sua sua Osella PA 9/90. Completano la top ten dello Slalom Agro Ericino le Radical SR 4 di, nell’ordine, Giuseppe Vigilio, Vincenzo Pellegrino e Giovanni Greco, davanti alla Speed RM8 di Dino Bluda, primo tra le vetture Formula in gara. Vittorie di Gruppo per Girolamo Ingardia, primo tra i prototipi in gara, su Fiat 500 motorizzata Suzuki, Giuseppe Messina al volante di una Renault Clio tra le E1 Italia e Giuseppe Raineri, il più veloce tra le vetture del Gruppo Speciale Slalom, il più numeroso al via, con una una Fiat 127 Sport. A salire sul gradino più alto del podio di Gruppo N è Francesco Dalli Cardillo su una Peugeot 106 Rallye, la stessa “francesina” che accompagna Paolino Battiato alla vittoria di Gruppo A e Salvatore Giacalone a quella di Gruppo Racing Start.
Lasciata la Sicilia, il prossimo appuntamento del Campionato Italiano Slalom è fissato per il 18 giugno prossimo, data in cui si correrà la Salerno-Croce di Cava.