Il pilota campano, dopo averlo sfiorato nel passato, centra con la sua Radical SR4 Suzuki il successo nello slalom calabrese valido per il campionato italiano. Con lui sul podio il siciliano Emanuele Schillace su vettura gemella e il calabrese Gaetano Rechichi su Elia Avrio ST 09 Suzuki. Quarto tempo assoluto, terzo per il campionato per Domenico De Gregorio al volante di una Radical SR4 Suzuki.
In una calda e assolata domenica di inizio settembre a dispetto delle previsioni della viglia, Salvatore Venanzio, su Radical SR4 Suzuki, vince lo Slalom Curinghese, ottavo appuntamento del campionato italiano della specialità di scena in Calabria. Il campione campano sale sul gradino più alto del podio con il tempo di 2’10” e settantanove centesimi fatto siglare al termine della sua seconda salita lungo i circa tre chilometri del percorso di gara. “E’ la prima volta che vinco qui e sono contentissimo del risultato”, commenta Salvatore Venanzio all’arrivo. “Dopo una prima manche corsa un po’ sulla difensiva, ho sfruttato la lunga interruzione nella seconda per studiare bene il percorso e sfruttare al meglio il potenziale della vettura. Non sono partito nella terza salita perché, visto il tempo dei miei diretti concorrenti, ho preferito evitare di usurare un treno di gomme”. Salvatore Venanzio vince, per sua stessa ammissione, sfruttando anche il tempo della lunga pausa verificatasi sul finire della seconda manche in seguito all’incidente, fortunatamente senza conseguenze fisiche, che ha visto coinvolto Adriano Ricci su Formula Gloria B5 Suzuki. Il pilota laziale, dopo la prima salita ottimo quarto assoluto e primo tra le formule, andava a sbattere, in piena velocità, contro un guardrail di protezione. Immediato e provvidenziale il soccorso al pilota che, precauzionalmente, veniva trasportato in ospedale - e poi dimesso - per tutti gli accertamenti del caso. Nel frattempo venivano ripristinate le condizioni di sicurezza del percorso necessarie al riprendere della competizione. Seconda piazza per Emanuele Schillace, anche lui al via su Radical SR4 Suzuki, con il tempo di 2’11” e novantadue centesimi, quello con cui il pilota siciliano ha vinto la prima manche. “Non ho vinto come avrei voluto ma sono comunque soddisfatto”, commenta Emanuele Schillace. “Bene sia la ricognizione sia la prima salita. Nella seconda ho accusato qualche problema al motore e mi sono fermato e nella terza non sono riuscito a migliorarmi. Manca ancora qualcosa ma, in ogni caso, il gap è minimo per cui continuo ad essere fiducioso”. Terzo tempo assoluto per il locale Gaetano Rechichi che, su Elia Avrio ST 09 Suzuki, sale sul gradino più baso del podio con il tempo della terza manche che vale 133,31 punti. Alle sue spalle, quarto assoluto ma terzo per il Campionato Italiano Slalom, Domenico De Gregorio su Radical SR4 Suzuki. Quinto tempo assoluto per Adriano Ricci, primo in Gruppo E2 SS davanti a Nicola Paola Almirante, sesto assoluto, su Wolf GB08 Thunder Aprilia. Spettacolare e avvincente il duello tra i sorrentini Fabio Gargiulo e Giuseppe Esposito, entrambi in gara su kart cross, con il primo, settimo assoluto e primo in Gruppo KC, ad avere la meglio sul secondo, ottavo assoluto a una manciata di centesimi. Il giovane Antonio Ruocco, primo tra gli Under 23, termina le sue fatiche di giornata al nono posto assoluto su Radical Prosport Suzuki. Chiude la top ten dello Slalom Curinghese, primo in Gruppo E2 SH, Leo dei Ceci al volante di una Fiat Punto Suzuki. Successo in Gruppo Speciale Slalom per il siciliano Alfredo Giamboi, undicesimo assoluto su Fiat X 1/9. La stessa vettura con cui la figlia Angelica, seconda in gruppo, fa sua la coppo riservata alle “pilotesse” in gara. Sul gradino più alto del podio del Gruppo E1 Italia sale, guidando una Fiat 127 Sport, Bruno Fallara, tredicesimo assoluto davanti a Domenico Murino, il dominatore del Gruppo N su Peugeot 106. Sulla stessa “piccola” della Casa del Leone, Carlo Barberio si aggiudica la vittoria in Gruppo Racing Start Plus imitato in Gruppo Racing Start da Francesco Scaramozzino su vettura gemella. Mai in discussione il primo posto in Gruppo A di Vittorio Grandinetti, per tre volte in altrettante manches il più veloce del gruppo al volante della sua Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde.