A siglare il miglior crono al termine dei primi 3500 metri contro il tempo del percorso della gara messinese valida per il Campionato Italiano Slalom è il locale Emanuele Schillace su Radical SR4 Suzuki. Secondo il campano Salvatore Venanzio su vettura gemella; terzo tempo per il corregionale Luigi Vinaccia su Osella PA 6/9 Honda.
Sotto un cielo molto nuvoloso che, comunque, non ha scoraggiato il solito, grandissimo, pubblico degli appassionati, si è da poco conclusa la manche di ricognizione dei 3500 metri del percorso dello Slalom Torregrotta-Roccavaldina, undicesima tappa della serie tricolore di scena sulle strade del messinese. A siglare il miglior crono, valido solo come riferimento per le ultime regolazioni alle vetture prima della gara, è il messinese Emanuele Schillace che, a volante della sua Radical SR4 Suzuki ferma le lancette sul tempo di 2’39” e 93 centesimi. Seconda prestazione per il campano Salvatore Venanzio, anche lui al via su Radical SR4 Suzuki, che taglia il traguardo con quarantotto centesimi di ritardo. Gradino più basso del podio di manche per il campano Luigi Vinaccia, terzo al volante della sua Osella PA 6/9 Honda con un un tempo che vale 162,70 punti. Giuseppe Giametta è quarto, primo tra le formule ammesse al via su Formula Gloria B5 Suzuki, davanti a tris di piloti su altrettante monoposto del Gruppo E2 SC. Il primo è Giovanni Greco su Radical SR4 Suzuki; il secondo Girolamo Ingardia su Elia Avrio ST 09 Suzuki; il terzo Silvio Fiore su Radical SR4 Suzuki. Ottavo e nono tempo di ricognizione per, nell’ordine, Salvatore Catanzaro e Antonino Di Matteo, entrambi al volante di Formula Gloria B5 Suzuki. Chiude la top ten della manche di ricognizione dello Slalom Torregrotta-Roccavaldina Leo Santi al volante di una Radical SR4 Suzuki. Miglior crono in Gruppo Speciale Slalom per Alfredo Giamboi su Fiat X 1/9 eguagliato, in Gruppo E2 SH, da Leo Dei Ceci su Fiat Punto Suzuki e in, in Gruppo KC, da Giuseppe Esposito su Speedcar Xtrem Suzuki. In Gruppo N, il più veloce è il giovanissimo Domenico Murino su Peugeot 106, la stessa “piccola” della Casa del Leone con cui Alessio Truscello si impone tra le Gruppo A.