Pergusa, Gara 2. Tresoldi-Meloni (BMW M3) vincono e consolidano il primato nel Campionato Italiano Turismo Endurance.

Alle spalle degli alfieri della W&D il siciliano Montalbano, in coppia con Brigliadori, sulla Leon della PAI. Ottimo terzo posto per i palermitani Pennica-Mauriello sulla Peugeot RCZ-R. Ritirati Busnelli-Moccia (Leon DTM) e Gurrieri (Renault Clio LRM).

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LA CRONACA DI GARA 2

Lo start di gara 2 vede Montalbano senza esitazioni subito in testa davanti a Tresoldi e Busnelli che precedono Gurrieri e Mauriello. Già nel corso della prima tornata Tresoldi avvia una sequenza di attacchi senza però riuscire ad affiancare la Leon del pilota catanese. I tentativi si ripetono anche nei successivi passaggi con il risultato che Busnelli si avvicina alla scia della BMW. In testa si forma così un terzetto raccolto in meno di 1 secondo, ma a sferrare l'attacco decisivo è Tresoldi che riesce ad infilare la Leon di Montalbano al quarto passaggio sulla Prima Variante. Busnelli, dal canto suo, è scatenato e resta incollato al paraurti posteriore della Leon PAI. Il sorpasso arriva nello stesso punto alla tornata successiva con il campione in carica che guadagna il secondo posto pur senza liberarsi del rivale siciliano che lo costringe ad acrobazie per difendere la posizione. Al sesto giro arriva invece il ritiro per Gurrieri che si insabbia senza poter più riprendere la gara che così è congelata dall'ingresso della Safety Car. Montalbano deve rientrare ai box, prima per un controllo rapidissimo e poi per dare il cambio al compagno Brigliadori, mentre i rivali lo imitano nel giro successivo. Una volta completate le soste obbligatorie, la classifica vede Brigliadori al comando con oltre 40” su Moccia e Meloni, subentrati rispettivamente a Busnelli e Tresoldi che inanellano giri veloci nel tentativo di rincorsa. Al 15esimo giro si rischia il colpo di scena con Moccia costretto a numeri di alta scuola per evitare il contatto con Pennica, più lento in traiettoria, mentre al 19esimo passaggio il pilota della DTM sigla addirittura il giro più veloce. Una soddisfazione che dura poco perché alla tornata seguente impatta nelle protezioni danneggiando irrimediabilmente l'anteriore sinistra ritirandosi. I colpi di scena non finiscono perché Meloni al penultimo giro sferra l'attacco vincente e conquista una preziosissima vittoria. Ottimo terzo posto per Pennica.


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