Concluso con successo il Terre di Canossa 2022

La XIIa edizione va a Stefano Ginesi-Susanna Rohr, seguiti da Guillermo Acevedo-Amalia Saenz e da Pablo Diego Lara-Lucia Martin
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Roma. Dal 21 al 24 aprile 2022 scorso sulle strade di Emilia, Liguria e Toscana si è svolta la XII Terre di Canossa, dedicato alla disciplina della regolarità. Percorsi dai 98 equipaggi, proveniente da 12 Paesi, 670 km con 25 prove a cronometro, 4 prove di media.

I vincitori assoluti sono stati Stefano Ginesi e Susanna Rohr su Porsche 356 A 1600 GT del 1959, ai quali è andato anche il premio speciale "1° Classificato Senza Coefficiente". Sul secondo gradino del podio Guillermo Acevedo-Amalia Saenz su MG TB del 1939, che conquistano il premio speciale "1^ Vettura Pre War". Terzo posto per Pablo Diego Lara-Lucia Martin su Fiat 508 S Balilla del 1934, ai quali è stato consegnato il "Trofeo Tricolore".

La classifica dedicata alle prove di media va all’equipaggio formato da Fabio Vergamini e Anna Maria Fabrizi su Ferrari 488 GTB. Quella riservata alle Ferrari moderne vede al primo posto Franco Serventi e Daniela Maccini su Ferrari 458 Speciale A seguiti da Fabio Vergamini-Anna Maria Fabrizi su Ferrari 488 GTB e da Marco Serventi-Luigi Battei su Ferrari 488 Pista.

Il premio speciale 1° Scuderia in classifica è stato attribuito alla Squadra Tartaruga Argentina.

Il premio Under 30 va all’equipaggio 73, Simone Rossoni e Federica Cucchi su Fiat X1/9 del 1973.

Gli equipaggi, provenienti da tutto il mondo, si sono sfidati anche per le coppe internazionali:
• la coppa internazionale per l’Argentina viene vinta dall’equipaggio 14, Guillermo Acevedo e Amalia e Saenz su MG TB del 1939
• la coppa internazionale per l’Australia viene vinta dall’equipaggio 63, Stephen James Lambert e Ruth Lambert su VW Karmann Ghia del 1967
• la coppa internazionale per l’Austria viene vinta dall’equipaggio 40, Peter Brandstätter e Sabine Brandstätter su Porsche 356 A del 1958
• la coppa internazionale per il Belgio viene vinta dall’equipaggio 11, Ivo Nijs e Liliane Lemmens su Lagonda LG 45 Rapide del 1937
• la coppa internazionale per la Germania viene vinta dall’equipaggio 61, Thomas Herold e Marion Herold su Porsche 356 C del 1964
• la coppa internazionale per i Paesi Bassi viene vinta dall’equipaggio 27, Cornis Filius e Maria Filius su Fiat 1100 103 berlina del 1955
• la coppa internazionale per la Svizzera viene vinta dall’equipaggio 3, Stefano Ginesi e Susanna Rohr su Porsche 356 A 1600 GT del 1959
• la coppa internazionale per il Regno Unito viene vinta dall’equipaggio 16, Adrian Martin e Alison Martin su MG TC del 1946
• la coppa internazionale per gli Stati Uniti viene vinta dall’equipaggio 21, David Atcherley Lisa Atcherley su Healey Silverstone del 1950
• la coppa internazionale per l’Uruguay viene vinta dall’equipaggio 29, Daniel Wild Camila Carve su Triumph TR2 sports del 1955.

Adottato per il settimo anno consecutivo il protocollo CarbonZero che compenserà le emissioni residue di CO2 attraverso la piantumazione di nuovi alberi nell’Appennino Tosco-Emiliano.

Sostegno anche alle popolazioni che stanno vivendo la crisi in Ucraina. Nella speranza che questa drammatica situazione si risolva il prima possibile, i proventi di Terre di Canossa verranno interamente destinati all’assistenza delle persone più colpite dal conflitto.

L’evento ha utilizzato anche quest’anno la piattaforma Racelink per il monitoraggio satellitare che consente alla Centrale Operativa di seguire costantemente la posizione delle auto partecipanti e dei mezzi di servizio, riducendo drasticamente eventuali tempi di intervento e soccorso.

Il presidente e CEO di Canossa, Luigi Orlandini, ha dichiarato: “Delle 12 edizioni questa è stata senz’altro la più bagnata, ma la pioggia non ha spento l’entusiasmo dei partecipanti e nemmeno quello del team Canossa. È stata una bellissima edizione, molto internazionale, svoltasi perfettamente grazie anche al duro lavoro degli agenti della scorta della Polizia stradale”.

Queste invece le parole del sindaco del Comune di Castelnuovo di Garfagnana, Andrea Tagliasacchi: "Siamo particolarmente lieti di ospitare Terre di Canossa per il lustro che questa manifestazione porta con sé, per essere stati scelti per la prima volta come tappa e non come semplice passaggio. Grazie anche per averlo fatto in un anno per noi speciale che segna il cinquecentenario dell'arrivo di Ludovico Ariosto come commissario in Garfagnana proprio dalle terre estensi da cui arrivano anche le auto delle "Terre di Canossa" e che, con la Garfagnana, hanno condiviso quattro secoli di storia e ancora oggi trovano più punti di unione nonostante la barriera appenninica che le divide”.

Il vicesindaco e assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Forte dei Marmi, Graziella Polacci: “Il Terre di Canossa è un evento che non è solo competizione sportiva, ma anche passione, scoperta del territorio e degli scorci italiani con le sue eccellenze turistiche, un viaggio accompagnato dal piacere di scoprire anche le tipicità enogastronomiche, e la nostra cittadina, con le peculiarità, che da sempre la contraddistinguono, saprà accogliere e affascinare, anche quest’anno, gli ospiti provenienti da tutto il mondo”.

Infine, il sindaco di Quattro Castella, Alberto Olmi, ha salutato così il passaggio della gara: “Siamo onorati di accogliere per il secondo anno, sul nostro territorio, questa affascinante manifestazione. Abbiamo ancora ben impresse le immagini dell’anno scorso quando, in uscita dal difficile periodo della seconda ondata pandemica, vivemmo una bellissima mattinata all’insegna del ‘bello’ con veri e propri capolavori a quattro ruote. È l'occasione per accogliere questi appassionati turisti provenienti da tutto il mondo offrendo loro le forti sensazioni che si aspettano dalla nostra terra assieme alla sorpresa dello spettacolo di cultura e storia preparato per loro in piazza”.

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(Comunicato privo di valore regolamentare a cura della redazione ACI Sport, mauro_de_zordo@csai.aci.it)