Speed Motor protagonista a Morano

L'onore tenuto alto dalla doppietta di Marco Sbrollini in E1 italia e dai piazzamenti di classe di Vincenzo Ottaviani e di Filippo Ferretti. I ritiri di Michele Fattorini e di Angelo Marino privano la Speed Motor della coppa per scuderie nella cronoscalata Morano-Campotenese.
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Tutto ok, per Marco Sbrollini: con la sua Lancia Delta Evo, ha regolato il lotto degli avversari in E1 Italia dominando nettamente in entrambe le circostanze: 3’19”46 e 3’18”50 i responsi cronometrici del marchigiano, che dopo questa doppietta sta ipotecando il bis tricolore già al giro di boa della stagione. “Stavolta, per fortuna, i problemi li ho avuti nella prima sessione di prove – ha dichiarato un soddisfatto Sbrollini – a causa di un componente elettronico del turbo che si è rivelato non compatibile. Ho corso cercando di capire se l’auto fosse a posto e rimanendo allo stesso tempo concentrato su un tracciato affrontato pochissime volte e con i miei diretti avversari, Luigi Sambuco e Ferdinando Cimarelli, pronti ad approfittare della situazione. Non avrei dovuto sottovalutare nulla, quindi e alla fine sono abbastanza contento, perché in sicurezza ho realizzato i due tempi che mi hanno permesso di vincere il gruppo”.

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All’esordio in quel di Morano, Vincenzo Ottaviani conclude al secondo posto in una classe 1600 del gruppo N pressochè monopolizzata dalle Citroen Saxo; sempre più avvincente la sfida per la coppa di classe con il potentino Rocco Errichetti, che ha fatto l’en plein, mentre il “driver” di Popoli era terzo al termine di gara 1 in 3’54”76, sopravanzato per soli 25 centesimi da Daniele Longo; nella salita successiva, Errichetti si è confermato più veloce e Ottaviani - che ha migliorato la prestazione di oltre un secondo, scendendo a 3’53”62 – si è riscattato nei confronti di Longo, il quale ha accusato più di 2” di ritardo. “Mi è mancata l’esperienza in una gara che finora non avevo mai disputato – ha commentato Ottaviani - e che avevo solo visionato in camera car, ma che nella realtà si è rivelata più veloce e tecnica del previsto, per cui importante diventa anche la gestione delle marce. Ho pagato nella prima salita gli errori commessi nel tratto iniziale, poi nella seconda ho cercato di forzare per recuperare terreno e il tempo impiegato è stato migliore. Peccato per il terzo piazzamento in gara 1, che mi è costato qualche punto in meno: ora c’è da rifare il check-up dell’auto in vista delle prossime gare, che per me sono più congeniali”.

Terzo posto nella classe 1400 del gruppo E2-SC per Filippo Ferretti su Radical Sr4: 3’21”05 e 3’20”12 i responsi cronometrici del giovane di Orvieto, che però non è stato in grado di contrastare il passo più spedito del vincitore, Francesco Ferragina su Elia Avrio e anche del secondo classificato, Antonio Fuscaldo su Osella Pa 21 J. Chiude infine al quinto posto Alessandro Gromeneda con l’Osellina in una classe 1000 che, oltre ai “big” Achille Lombardi e Ivan Pezzolla, annoverava per l’occasione nientemeno che Domenico Scola, campione italiano 2017 della montagna, pronto a tornare al volante nella gara di casa.

 

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La scuderia Speed Motor, che al termine di gara 1 aveva in mano la coppa per scuderie alla 8° edizione della Morano-Campotenese, sesta tappa del campionato italiano di velocità in montagna 2018. I ritiri di Michele Fattorini e di Angelo Marino, rispettivamente terzo e settimo assoluto in gara 1, hanno fatto sfumare l’obiettivo: di positivo rimangono quindi l’assoluto di Marco Sbrollini nella E1 Italia e i piazzamenti da podio di classe ottenuti da Vincenzo Ottaviani e da Filippo Ferretti.

Era stato autore di una eccellente salita Fattorini, al volante dell’Osella Fa 30 gruppo E2-SC: il tempo fatto registrare sui 7100 metri del tracciato, 2’45”50, era superiore di appena 25 centesimi a quello dell’omologa vettura di Domenico Cubeda e anche il migliore in assoluto, stabilito da Omar Magliona su Norma M20 Fc, era inferiore di 1”68. Le premesse per una gara 2 da combattere sul filo dei centesimi c’erano tutte: purtroppo, le speranze del 28enne orvietano sono sfumate dopo appena 500 metri dal via. “L’auto non cambiava più le marce e si è spenta – ha dichiarato Fattorini – e tutto questo è probabilmente dipeso da un contatto, perché poi abbiamo riprovato e tutto funzionava regolarmente. Non cosa mi stia succedendo: al Terminillo un problema, qui a Morano un altro. E dire che in condizioni normali l’Osella sta esprimendo bene il suo potenziale”.

Obiettivo svanito anche per Angelo Marino su Lola B99/50: come già ricordato, era settimo in 2’53”78, ma ha rotto un semiasse al via della seconda gara.