Ogier-Landais dettano legge sulla Monte Lerno e prendono il comando

Grande dimostrazione di forza dei francesi di Toyota sulla prova lunga da 50 km, che gli permette di chiudere in testa all’intervallo. Seguono Lappi-Ferm, sempre in forma sulla Hyundai a 16.3’’. Bene Loubet-Gilsoul sulla Ford, terzi a 22’’

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La prima frazione della seconda giornata di gara ha scoperto le carte sul tavolo del Rally Italia Sardegna 2023. Dopo lo sprint iniziale della SS1 “Olbia-Cabu Abbas”, che ha solo lanciato le sfide nella breve prova spettacolo cittadina, gli equipaggi del Mondiale Rally hanno iniziato davvero a misurarsi sulle strade sterrate dell’entroterra sardo, con il trittico “Tantariles” (10km), “Terranova” (8km) e, soprattutto, la temuta “Monte Lerno” (49,9km), la prova più lunga della gara.

Al primo rientro ad Olbia per l’intervallo in assistenza, al comando c’è il pluricampione francese Sebastien Ogier, che sembra fin qui riuscire a far valere la sua conoscenza degli sterrati italiani. Il quattro volte vincitore al RIS, navigato dal connazionale Vincent Landais su Toyota GR Yaris Rally2, ha fatto registrare il miglior tempo subito sulla prima speciale della mattinata. Poi si è ripetuto con lo scratch più importante proprio sulla “Monte Lerno”, dove ha scavato un solco fra sé e i suoi inseguitori. Il primo a reagire è stato il finlandese Esapekka Lappi con Janne Ferm su Hyundai i20 N Rally1, già apprezzato nel successo sulla SS1, capace di tenere il passo di Ogier che ora lo precede di 16.3’’ nella classifica assoluta. In terza posizione il francese sulla Ford Puma Rally1 Pierre Louis Loubet, affiancato da Nicolas Gilsoul, che invece ha sofferto nei tratti bagnati della Monte Lerno, sulla quale è riuscito comunque a difendersi e ad ottenere il quarto tempo in prova, che gli è valso la terza posizione nella classifica generale con un ritardo di 22’’ da Ogier.

 

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Sebastien Ogier: “è solo la prima parte del rally, ma fin qui è andata bene. La vettura ha lavorato bene e ho avuto delle ottime sensazioni alla guida. Sinceramente sulla Monte Lerno sapevo di aver guidato nel modo giusto, ma su una prova del genere è difficile capire quanto sei riuscito ad ottenere in termini di cronometro, non sapevo di aver guadagnato quel vantaggio. Penso che questo sia il weekend nel quale si deve trovare un compromesso nella scelta degli penumatici. Fin qui è stata giusta, speriamo di continuare così”.

Esapekka Lappi: “credo che siamo andati bene anche sulla Monte Lerno ma era veramente scivolosa. È stata davvero una lunga prova, anche perché dal primo chilometro abbiamo capito che non c’era grip, anche per la scelta delle gomme. Ma l’abbiamo gestita, e anche se abbiamo perso dei secondi da Seb – Ogier - adesso abbiamo una gomma in più con le soft, quindi speriamo che pagherà. Ora dovremo capire bene come affrontare il pomeriggio insieme alla squadra”.

 

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Gioie e dolori fin qui invece per il giapponese Takamoto Katsuta, che ha realizzato il miglior crono sulla PS3 “Terranova”, ma successivamente ha fermato la sua Toyota GR Yaris Rally1 su una roccia nella fase finale della Monte Lerno. Il nipponico è comunque riuscito a ripartire senza particolari danni e a rientrare in assistenza in quinta posizione, con 30’’ di margine dal vertice.

Poco fortunata anche la mattinata di Dani Sordo sulla Hyundai i20, che nella parte conclusiva della prova lunga è uscito di strada danneggiando la parte anteriore destra della vettura. Lo spagnolo, nonostante il parabrezza rotto, ha portato a termine la speciale ed è rientrato in assistenza per sistemare i danni. Il suo distacco dal primo posto è lievitato però oltre i 3’.

Ne ha quindi approfittato il britannico Elfyn Evans per portarsi in quarta posizione: “ci sono molti punti difficili nelle prove di questa mattina, ma non ho voluto correre troppi rischi e ho pensato ad arrivare alla fine senza problemi. Su Monte Lerno è stato molto diverso da quello che siamo abituati a trovare, quindi è stata complicata da gestire fine alla fine. Non sono andato così veloce come avrei voluto, diciamo che è stata più una guida prudente, ma senza errori”.

Da segnalare anche le difficoltà per lo svedese Oliver Solberg, che aveva portato la sua Skoda Fabia in testa del WRC2 dopo le prime due prove, ma successivamente sulla SS3 ha riportato un danno alla sospensione anteriore che lo ha costretto a rallentare e a scivolare in fondo alla classifica. Ora il migliore di WRC2 è il finlandese Teemu Suninen su Hyundai i20 Rally2, con appena 3.8’’ sul norvegese Andreas Mikkelsen su Skoda, e 7.4’’ sul francese Adrien Fourmaux.

CLASSIFICA ASSOLUTA DOPO SS4: 1. OGIER-LANDAIS (TOYOTA GR Yaris Rally1 HYBRID) in 46'54.4; 2. LAPPI-FERM (HYUNDAI i20 N Rally1 HYBRID) a 16.3; 3. LOUBET-GILSOUL (FORD Puma Rally1 HYBRID) a 22.0; 4. EVANS-MARTIN (TOYOTA GR Yaris Rally1 HYBRID) a 25.9; 5. KATSUTA-JOHNSTON (TOYOTA GR Yaris Rally1 HYBRID) a 30.1; 6. NEUVILLE-WYDAEGHE (HYUNDAI i20 N Rally1 HYBRID) a 30.2; 7. TÃNAK-JÃRVEOJA (FORD Puma Rally1 HYBRID) a 43.3; 8. ROVANPERÃ-HALTTUNEN (TOYOTA GR Yaris Rally1 HYBRID) a 49.5; 9. SUNINEN-MARKKULA (HYUNDAI i20 N) a 1'49.4; 10. MIKKELSEN-ERIKSEN (SKODA Fabia RS) a 1'53.2; 11. FOURMAUX-CORIA (FORD Fiesta Mk II) a 1'56.8;