Il Cir prima di San Marino

Così il volto della massima serie tricolore alla vigilia della gara del Titano.
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Il  calendario del Campionato Italiano Rally ha regalato una mini pausa estiva agli addetti ai lavori, anche se certo un campionato così importante non concede reali pause, considerato l'alto livello competitivo e spesso l'incertezza che accompagna tutta la stagione, anche se proprio nell'ultima gara, il  Rally del Salento, rientrato nella massima serie dopo l'assenza di alcuni anni, qualcosa è cambiato. Si, è tornato a dominare la scena Paolo Andreucci, naturalmente sempre perfettamente assistito da Anna Andreussi, con la solita Peugeot 208 T16 R5 ufficiale, che nella circostanza ha messo in riga tutti i suoi avversari, proprio quegli avversari che fino alla vigilia della gara salentina, a ragion veduta, stavano battagliando ad armi pari con il toscano pluri scudettato. Dunque cosa può essere cambiato così repentinamente nello scacchiere tricolore? Certo, una serie di fattori, magari piccoli episodi, che messi insieme hanno fatto prendere il volo all'equipaggio di Peugeot Italia. Eppure, nell'apertura del Rally del Ciocco, a casa del garfagnino, spesso terra di conquista per lui,  non era andata così bene; vittoria in tappa uno, si, ma ritiro per problemi meccanici in tappa due, comunque con alla fine la vittoria e testa del campionato per un ottimo Simone Campedelli, in coppia con Ometto al debutto assoluto, sulla rivisitata Ford Fiesta R5 Orange 1 Racing, gestita da Brc. Nella circostanza non era andata molto meglio all'altro grande atteso protagonista, Umberto Scandola, in gara con la Skoda Fabia R5 di Skoda Italia Motorsport; infatti il veronese aveva chiuso quarto nella prima frazione, ma nella seconda era rimasto a bocca asciutta, a causa anche per lui, di un ritiro per problemi al differenziale della sua Skoda. La Toscana aveva subito regalato tanta incertezza  e divertimento anche nel tricolore "Due Ruote Motrici" con la battaglia ingaggiata da Kevin Gilardoni, in gara con la Renault Clio R3 della Gima Autosport e Marco Pollara, al volante della  Peugeot 208 R2 di Peugeot Italia, appaiati in classifica; molto bravo anche Riccardo Canzian, anche lui al volante di una Renault Clio R3 di Gima Autosport. Da un tricolore all'altro, ottimo l'esordio di Fabrizio Andolfi Junior con la sua Abarth 124 Rally nell'"RGT", primo anche nell'omonimo trofeo di marca. Un tricolore molto affollato e particolarmente competitivo risultava già dalla gara toscana l'"R1", con Stefano Martinelli in grande evidenza, primo anche nel Suzuki Rally Trophy, nonché Emanuele Rosso, molto bravo e primo nell'"R1A" con la sua Renault Twingo, anche lui in testa al monomarca, ma di casa Renault. Insomma ottima partenza della stagione, anche perché per  il secondo appuntamento,  il  Circus dei Rally si trasferiva in una sede prestigiosa: il Rallye di Sanremo. Sulle storiche speciali sanremesi arrivava una perentoria doppietta di Andreucci che puntava a cancellare il mezzo passo falso nella gara di casa e ci riusciva perfettamente, anche perché nella circostanza Simone Campedelli rovinava fuori strada procurando danni alla sua Ford Fiesta, tali da non poter ripartire per la seconda tappa. Punti preziosi invece per Umberto Scandola che portava a casa  anche un buon podio, nonostante le forature rimediate. Chi invece si era distinto in un positivo inizio di campionato non proseguiva l'avventura tricolore, ovvero Alessandro Perico, dopo il Sanremo secondo in campionato, davanti a Campedelli e Scandola e dietro solo al solito determinato Andreucci.  Bravo anche Elwis Chentre con la sua Hyundai i20 R5, primo nel Trofeo Asfalto, mentre continuavano a conoscere e dunque crescere le rispettive Ford Fiesta R5 di Ivan Ferrarotti e Antonio Rusce. Degli altri, conferme arrivavano per Kevin Gilardoni, visto che replicava il successo nel "Due Ruote Motrici", comunque contro un sempre più temibile Riccardo Canzian, vincitore anche di una tappa, mentre  il siciliano Marco Pollara, con la  Peugeot 208 R2 ufficiale, occupava  il primo posto nel  tricolore  "Junior", davanti ad un ottimo Luca Bottarelli, alla guida di un'altra  Peugeot 208 R2. "RGT" italiano sempre per Andolfi;  "R1A" per il veloce Alberto Paris con la sua Renault Twingo; "R1B" a tutto vantaggio di Stefano Martinelli che così consolidava il primato nella generale "R1". Dopo il terribile incidente e l'inevitabile annullamento della Targa Florio,  il Cir si trasferiva sulla terra, ideale scenario per Umberto Scandola e Guido D'Amore, che infatti non si smentivano e collezionavano il quinto successo consecutivo nel Rally dell'Adriatico a bordo della Skoda Fabia R5 di Skoda Italia Motorsport. Ad occupare gli altri gradini del podio ci pensavano Campedelli e Andreucci. Praticamente la terra dell'Adriatico riapriva i giochi per l'assoluta, con Andreucci, Scandola e Campedelli racchiusi in 6,5 punti. Il primo appuntamento su terra doveva rappresentare anche l'ideale palcoscenico per Kalle Rovanpera, stella nascente e possibile campione del futuro, visti i suoi appena 16 anni ed una straordinaria classe da mettere a frutto. Umiltà assoluta nell'affrontare la guida su asfalto, fondo praticamente sconosciuto al finlandesino  volante, ma terra che poteva subito esaltare la sua indubbia classe; così però non andava, perché all'Adriatico incappava in qualche errore di troppo che certamente non scalfiva il suo valore assoluto. 

 

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Una stagione, questa in corso, che ha messo e sta mettendo in evidenza molti giovani interessanti e dunque, già detto di Gilardoni, al rally dell'Adriatico si confermavano Marco Pollara, vincitore nel "Due Ruote Motrici", ma soprattutto esaltava il doppio successo di un altro giovane, Damiano De Tommaso, che si imponeva nel tricolore "Junior" alla guida della sua Peugeot 208 R2 . Stefano Strabello e Lorenzo Coppe invece, si dividevano la posta nell'"R1" utilizzando le collaudate Suzuki Swift. Dall'Adriatico all'ultima gara disputata, appunto il Rally del Salento, dove alle spalle del dominatore Andreucci, si piazzavano Simone Campedelli e Antonio Rusce, alla guida della Ford Fiesta R5 della X Race Sport, quest'ultimo autore di un'ottima prestazione, dopo una eccellente prima parte di stagione utilizzata per conoscere al meglio la sua nuova vettura. Chi è invece tornato dal Salento con tanta delusione è Umberto Scandola. Il veronese ha pagato pesantemente una toccata con conseguente foratura e ritiro, che molto probabilmente ne ha compromesso il cammino in campionato. Invece in chiave positiva la gara di Riccardo Canzian che è sempre più competitivo: la doppia vittoria del Salento è emblematica. Se l'"RGT" ha confermato il netto dominio di Fabrizio Andolfi Junior, l"R1" sta mettendo in mostra più di un pretendente al successo, come per esempio Emanuele Rosso che sempre meglio sta utilizzando la sua Renault Twingo. Dunque il prossimo Rally di San Marino rappresenterà l'ultima spiaggia per chi vorrà rilanciarsi in campionato, ma all'ombra del Titano non tutti saranno d'accordo.

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In foto le vetture di Fabrizio Andolfi Junior (Abarth 124 Rally) e Marco Pollara (Peugeot 208 R2) tra i protagonisti assoluti di questa prima parte del tricolore rally.Sotto la foto di gruppo del CIR al Rallye di Sanremo.