Nicolò Marchioro: conta solo attaccare

Il recente Rally di San Marino fa ancora riflettere. In molti hanno pagato un conto salato, anche se il rovescio della medaglia è rappresentato da chi si è rilanciato nel Campionato Italiano Rally Terra, sfruttando l'ultimo treno del maggior coefficiente, grazie all'abbinamento con il CIR.
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Nella galleria dei delusi c'entra d'ufficio anche Nicolò Marchioro, visto come è andata la gara di San Marino. Sfortuna ed errori che hanno condizionato il suo rally (e quello di Marco Marchetti), che lo costringeranno ad adottare nei prossimi appuntamenti solo una tattica; quella dell'attaccante puro.  Del resto questo girone di andata del Campionato Italiano Rally Terra, effervescente e tanto spettacolare, ha presentato il conto un po' a tutti. Chi prima chi dopo, ha pagato qualcosa alla dea bendata e allora c'è la consapevolezza che il tempo per impostare tattiche e strategie varie è finito. Così, a parte qualche rischio in più, chi ne gioverà sarà il pubblico, che peraltro ha sempre particolarmente apprezzato gli specialisti del controsterzo, ora, appunto chiamati a dare il massimo, proprio per cercare di conquistare un importante titolo tricolore.

Nicolò, in sede di consuntivo del rally San Marino ti ho dato la palma d'oro per la sfortuna, anche se ci hai messo del tuo...

Beh, si, è stata una gara un po' sofferta per noi. Prima abbiamo avuto dei problemi di potenza sulla nostra macchina, poi una foratura il primo giorno e per finire ancora peggio, nell'ultima prova speciale, a quattro chilometri dal fine prova, purtroppo ho commesso un errore che devo ancora valutare bene. Lo farò rivedendo le immagini dell'on board. Purtroppo è successo che ho colpito una pietra a bordo strada con la conseguenza di aver spezzato un cerchio e danneggiato una sospensione.

A pensarci bene è difficile smaltire del tutto la rabbia o delusione, però forse ti dovrebbe riconsolare la consapevolezza per il fatto che spesso viaggiavi molto veloce...

Si, però essere arrivati in fondo alla gara sarebbe stata una bella cosa in ottica di campionato. Invece ora ci troviamo in quarta posizione, è ancora tutto da decidere,  certo  ora dovremo pensare gara per gara perché siamo in quattro piloti e tutti con punteggio simile,  per cui bisognerà andare al massimo, rally dopo rally. 

Questo è un periodo di riposo e riflessione? O piuttosto in qualche misura si lavora già per la ripresa del campionato?

Beh, chiaramente bisogna lavorare per la ripresa del campionato; si, bisogna preparare al meglio le prossime gare perché sono due gare corte, una con coefficiente uno che è il Rally Costa Smeralda ed ancora prima il Nido dell'Aquila con il coefficiente di 0,75. Quindi bisogna prepararle al meglio e non si può lasciare nulla al caso, insomma non si possono commette errori e dunque anche i particolari possono rivestire una grande importanza e noi stiamo lavorando anche per questo.  

Evidentemente nelle prossime gare cambierai la tattica. Allora ci sarà un solo modo di correre, cioè attaccando?

Esatto. Purtroppo si perché come ho già detto, dovendo affrontare gare corte,  bisogna solo attaccare, anche perché il punteggio, visti i coefficienti bassi, è limitato, anche tra il primo, secondo e terzo posto, per cui a questo punto del campionato bisogna solo attaccare, non c'è un altro sistema.  

A questo punto, lo hai anche accennato tu, ci sono quattro equipaggi racchiusi in soli 8,25 punti e comunque tanti altri punti in gioco. Se dovessi stilare una tua classifica, quale sarebbe? Chi è l'avversario che ti preoccupa di più?

Beh, adesso avrei qualche dubbio, non lo saprei. Comunque vedo molto forte Andrea Dalmazzini, soprattutto sulle gare che da qui in avanti andremo a disputare; però vedo anche molto forte Daniele Ceccoli, in fondo è lui il campione in carica e quest'anno sta andando veramente forte, come lo scorso anno. Certo stilare una classifica la vedo molto dura, anche perché c'è da considerare Giacomo Costenaro che in questa stagione ha incassato due vittorie su tre gare,  per cui sinceramente non saprei,  è un po' tutto incerto, ma secondo me siamo un po' tutti su un livello molto alto e regna l'incertezza assoluta.

Incertezza che in questo caso si traduce in spettacolo e divertimento, proprio perché, come ha sottolineato il portacolori del Power Car Team, le gare corte, se rapportate ai percorsi del Campionato Italiano Rally, che infatti hanno fruttato un coefficiente maggiore, costringeranno sempre ad attaccare, senza tanti tatticismi, considerato che in pratica nel prossimo appuntamento marchigiano di settembre quasi si ricomincerà daccapo, in funzione del fatto che le differenze di punteggio tra i primi quattro sono quasi nulle. Insomma un girone di ritorno dove conterà un solo risultato: la vittoria, che però saranno in quattro a cercare...