Sabato, 22 settembre 2018 – La seconda giornata del 25° Rally Adriatico si apre ancora con Umberto Scandola su Skoda Fabia R5 in testa alla gara. Nella prima prova del sabato però è ancora il finlandese Lindholm a piazzare uno scratch al volante della Hyundai i20 R5, registrando il miglior crono in 4’04.5 davanti al pluricampione Paolo Anderucci, secondo a +0.6’’, che sembra ripartire con grande motivazione al volante della Peugeot 208 T16 R5.

Per quanto riguarda la classifica riservata agli iscritti al Campionato Italiano Rally Terra invece c’è subito un avvicendamento al vertice. Prova infatti a dare uno strappo decisivo già al primo passaggio della mattinata Daniele Ceccoli su Skoda Fabia R5. Il sanmarinese, ora sesto assoluto, che si segnala al terzo terzo posto nella PS 6 ad appena 0.9’’ dal primo, recuperando così il gap da Marchioro e piazzandosi al comando del CIRT. Alle sue spalle faticano invece gli altri terraioli, il secondo infatti è Mauro Trentin anche lui al volante di Fabia R5 che paga un ritardo di 8.5’’ arrivando in ottava posizione nella prova. Nono tempo dietro di lui per Nicolò Marchioro, sempre su vettura boema, che paga 10.7’’ dal miglior tempo in prova e perde così la prima posizione tra gli specialisti del fondo sterrato.

Colpo di scena al vertice del CIRT, con Giacomo Costenaro che esce di strada capottando la sua Skoda Fabia R5 ma riesce a ripartire e portare a termine la prova senza eccessivi danni alla vettura, ma al prossimo parco assistenza di Jesi dopo PS8 sarà costretto a cambiare il vetro anteriore. Il vicentino perde ben 8’14.8 sul tratto cronometrato.

Dietro al padovano un quartetto di terraioli formato nell’ordine da Federico Della Casa (Fabia R5), Luigi Ricci (Fiesta R5), Alessandro Taddei e Tullio Luigi Versace (Peugeot 207 S2000) rimangono raggruppati a ridosso della top ten con un margine di circa mezzo minuto dal miglior tempo.

 I tempi colmpleti della prova su ficr.it

 

Nella foto: Daniele Ceccoli prova a spingere la sua Skoda Fabia R5