Pucci Grossi, nel nome del padre. Ad Angelo la Coppa U25: "dedicata al mio supereroe"

Angelo Pucci Grossi con il 6° posto assoluto al Vermentino conquista la classifica under25 del CIRT.“È sempre stato l’obbiettivo fin dall’inizio della stagione. Ora credo di avere in me qualcosa di lui”

Image

“Ogni bambino ha il suo supereroe: il mio correva su sterrato”. Così Angelo Pucci Grossi aveva annunciato all’inizio della stagione 2023 il suo debutto nel Campionato Italiano Rally Terra, parole che adesso, dopo il Rally dei Nuraghi e del Vermentino, suonano come un dolce sorriso del destino. Con il 6° posto assoluto nella gara sarda infatti il giovane pilota navigato da Francesco Cardinali ha conquistato con due appuntamenti d’anticipo la Coppa ACI Sport under25, intitolata proprio al suo papà, Giuseppe Pucci Grossi, icona dei “polverosi” e compianto asso della terra che ha ispirato le generazioni più giovani. Tra questi c’è anche suo figlio, che adesso come lui vola di traverso sulle strade bianche d'Italia. Due decimi posti, un settimo ed infine un sesto posto sono l’ottimo bottino portato a casa alla sua prima stagione da Angelo, risultati che gli sono sempre valsi la vittoria tra gli under25. Le foto sulle stesse iconiche strade bianche, il numero 7 sulle fiancate portato in gara al Vermentino, lo stesso sempre presente sorriso, un’innata naturalezza nel cavalcare la terra; il giovane Pucci Grossi aveva questo risultato, la conquista del trofeo intitolato al padre e giunto alla sua settima edizione, nel sangue ancora prima che nel nome, ed ora non può che essere entusiasta e felice di questo primo successo in carriera:

“Onestamente sin dall’inizio della stagione mi ero posto questo obbiettivo – commenta Pucci Grossi - ho deciso di correre su terra perché ho sempre ammirato mio babbo, ma sapevo che sarebbe stato assai difficile; portare un nome pesante che era una spada di Damocle, essere figlio d’arte e dimostrare di essere al suo livello. Io però non sono mai potuto essere figlio d’arte, poiché in prova con lui avendolo perso a 17 anni non ci sono mai potuto andare, lo tifavo da bordo strada ed ho solo ricordi. Adesso però sono entusiasta di questo successo per me molto importante, e credo di avere in me qualcosa di lui, soprattutto la determinazione”. 

Image

“Questo è anche il mio primo trofeo della Federazione, per la quale mio papà si è speso molto e per cui ha lavorato tanto. Avere un trofeo dedicato ai giovanissimi, per cui mio papà si impegnava sempre, fa onore a tutto il suo lavoro svolto con la Federazione”.

Questo risultato è stato quindi il tuo obbiettivo sin dall’inizio, come lo hai portato gara dopo gara?

“Quando si sale in macchina e si indossa il casco è difficile fare strategie, ma noi abbiamo sempre avuto l’obbiettivo di arrivare in fondo ad ogni appuntamento per puntare a questo risultato, battagliando nel frattempo sempre per le prime 10 posizioni assolute. Prova dopo prova con l’esperienza fatta abbiamo migliorato sempre più, conquistando qualcosa di molto bello in cui speravo davvero”.

Adesso quale sarà il passo successivo di Angelo Pucci Grossi?

“La presa di consapevolezza di ciò che abbiamo fatto io, Francesco e tutta la squadra, ByBianchi e StepFive. Prima di tutto dobbiamo fermarci e capire che stiamo percorrendo la strada giusta, terminando tutte le gare corse sempre in crescendo. Abbiamo fatto un ottimo risultato, e dunque dobbiamo capire che possiamo essere al livello dei migliori; questo possiamo e dobbiamo dimostrarlo in ogni gara. Sarà poi opportuno continuare a lavorare con la Skoda Evo, perché le sensazioni sono state ottime; mi sembra una vettura intuitiva con cui possiamo fare bene. Adesso il resto del Campionato dovremo affrontarlo per conoscere le strade, per confermare questa competitività e per avvicinarsi ai migliori. Tempo e budget permettendo sarebbe opportuno fare qualche test per stare in macchina un po’ di più e macinare chilometri. Se vuoi primeggiare devi fare uno step di professionalità in più”.

Image

Giuseppe Pucci Grossi, nato a Rimini nel 1957, è stato a cavallo degli anni 90’ e 2000 uno dei protagonisti e dei dominatori del Trofeo Rally Terra, la serie rallistica su terra vinta da lui per ben 6 volte. Con più di 200 gare disputate e più di 50 vittorie in carriera Pucci Grossi è diventato una delle icone del rallismo italiano, e dopo la sua prematura scomparsa nel 2016, alla formazione del Campionato Italiano Rally Terra, è stato creato un trofeo in suo onore dedicato ai migliori “polverosi” under 25. Prima che a primeggiare fosse quest’anno suo figlio Angelo, il trofeo è stato vinto da Geronimo Nerobutto, Tamara Molinaro, Marco Bulacia, Giuseppe Testa, Jacopo Trevisani ed Andrea Dalmazzini. Pucci Grossi era membro della Giunta Sportiva dell'Automobile Club d'Italia, nella quale metteva la sua esperienza e le sue capacità a disposizione dei giovani di ACI Team Italia. 

 

[nella seconda e terza foto, dai social di Angelo Pucci Grossi, padre e figlio affrontano lo stesso passaggio su asfalto nei pressi di Radicofani, al Rally Val d'Orcia]