Jean Philippe Quilichini al via del Campionato Italiano Rally Terra

Il pilota corso è pronto per una intera stagione nel CIRT: “il Campionato più completo. Qui ci sono le gare più belle”

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Un italiano eccellente quello di Jean Philippe Quilichini, imparato in 4 anni di gare sugli sterrati del Bel Paese, ma adesso il pilota corso è pronto e determinato ad affrontare a viso aperto il Campionato Italiano Rally Terra. Una nuova avventura questa iscrizione, e l’ulteriore conferma che le strade bianche tricolori hanno un posto speciale nel cuore di Quilichini: “perché correre in Italia piuttosto che in Francia? Perché le gare mi piacciono di più e perché ho sempre avuto ottime relazioni con i team italiani. Mi sento bene qua, e difenderò i colori della Corsica” commenta il pilota classe 86’. Con una Skoda Fabia di Delta Rally e con le note di Matthieu Belhacène sarà già a partire da Foligno uno dei profili da tenere d’occhio per l'alta classifica assoluta. “Un nuovo team, una nuova esperienza ed una nuova avventura, ma ci tengo a ringraziare Bianchi, con cui ho corso fino adesso con grandi soddisfazioni. Prendiamo parte a questo Campionato con l’ambizione e l’umiltà di fare il meglio possibile, di puntare alto – continua Quilichini – non sono mai stato deluso dai miei risultati e non vorrò esserlo nemmeno quest’anno. La presenza di piloti forti come quelli che ci saranno ti spinge di più, ti da più carica, ma i conti si faranno alla fine. Per questo dovremo fare un campionato intelligente”.

La prima parte di stagione, su gare che il driver corso ha già affrontato, sarà per lui sulla versione Evo della Skoda Fabia, mentre nella seconda parte Delta Rally potrebbe mettergli a disposizione la più performante RS. “È una situazione oramai rodata, con Belhacène mi trovo molto bene così come con la vettura, e le gare sto cominciando a conoscerle. Sarà interessante poter usare la RS per cercare di puntare ancor più in alto. Avrò come compagno anche Battistolli, e sono sicuro che la presenza di un pilota forte come lui mi aiuterà a fare meglio”. Visti gli ultimi 4 anni solo il Rally dei Nuraghi e del Vermentino è per il pilota corso una gara nuova, e forse dunque quella più insidiosa: “però le aspetto tutte con grande trepidazione. Sono carico. A Foligno ho sempre fatto ottimi risultati, al Val d’Orcia ho debuttato su una Rally2 strappando subito il terzo tempo nella prima prova… insomma non ho gare che prediligo, le volgio fare tutte”.

Assieme a Jaakko Lavio, quella di Quilichini è la seconda partecipazione straniera al Campionato Italiano Rally Terra 2024. “Io penso che quando vedi arrivare piloti da fuori significa che il livello è molto alto e che le gare sono belle – conclude il driver corso – c’è velocità, serve tanta tecnica, le speciali sono fantastiche, è un Campionato completo che attira. Penso infatti che sia quello migliore per poter fare allenamento, per andare forte e migliorare. La prova ne è Gryazin, che adesso infatti fa il mondiale”.