Linea comune europea sulla sicurezza

I rappresentanti della Pro Spino Team hanno partecipato in Austria all'"Hill-Climb Safety Seminar"

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lunedì 29 aprile all'”Hill-Climb Safety Seminar” tenutosi nella città austriaca di Fladnitz all'indomani della celebre cronoscalata Rechberg-Rennen valevole per il Campionato Europeo della Montagna.
Sicurezza delle persone intesa come pubblico, media e commissari: questi i punti sui quali
si è incentrato il seminario, con alcune linee guida dettate dalla FIA per ciò che riguarda la
segnalazione delle aree riservate e di quelle vietate al pubblico. Gli aspetti sui quali si
sono soffermati sono la delimitazione, l'indicazione, la maniera nella quale raggiungerle e
la concentrazione delle persone, al fine di non disperderle e anche di poterle più
facilmente controllare.

Inviati, anzi invitati, speciali all'evento tre esponenti della Pro-Spino Team di Pieve S.
Stefano: Luca Dall'Ara, Davide Moraldi (addetto alla sicurezza della gara pievana) e
Gianni Fontana. Nessuna novità in assoluto per le loro orecchie; le "linee guida” esposte al
seminario sono già da tempo capisaldi del piano di sicurezza dello Spino, ma sono stati
dati efficaci "input” per sensibilizzare il pubblico attraverso fumetti o icone che vadano oltre
la lingua parlata (e quindi comprensibili da tutti), e per coinvolgere maggiormente le forze
dell'ordine nel controllo e rispetto delle aree per il pubblico. L'accento è stato volutamente
posto sulla sicurezza degli spettatori perché in alcune gare disputate all'estero si sono
verificati incidenti o spiacevoli contrattempi causati proprio dal comportamento
indisciplinato degli spettatori, al contrario di quanto avviene in Italia, dove invece il rispetto
delle disposizioni è maggiore e quindi anche imprevisti di questo tipo non accadono quasi
mai.

Per quanto riguarda l'allestimento del percorso, gli interlocutori italiani intervenuti al
seminario si sono distinti per competenza e aggiornamento. A rendere più che positivo il bilancio della presenza a Rechberg, poi, una piacevole constatazione: il fatto che il nome e la "fama” dello Spino
fossero più noti di quanto i tre del team potessero immaginare; evidentemente, il
passaparola di piloti e delegati FIA è stato il migliore spot pubblicitario sulla gara di Pieve e
non è un caso che qualche concorrente straniero abbia mostrato un certo interesse per lo Spino.
Chissà allora che questo interesse non si trasformi in partecipazione!