Un Bis maestoso di Filippo Bravi ed Enrico Bertoldi al Rally Valli della Carnia

Podio super con gli ex vincitori De Cecco-Campeis (2015) e Tomasso-Turatti (2014)

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(comunicato ufficio stampa Rally Valli della Carnia - foto 2emmephotorace)

Finale più maestoso non ci poteva essere, grazie a una genialata di Carnia Pistons. Il tenore Salvatore Angileri in piazza ad Ampezzo a cantare l’inno italiano e la celeberrima aria “Nessun dorma” dalla Turandot di Giacomo Puccini. Si è concluso davvero a voce altissima il 9° Rally Valli della Carnia con la vittoria netta e meritata di Filippo Bravi ed Enrico Bertoldi in 50’49’’6. L’equipaggio della scuderia Mrc Sport ha battuto i loro mentori, Claudio De Cecco e Giovanni Battista Campeis, entrambi su Hyundai i20 N rally2 Evo preparate dalla Friulmotor dello stesso De Cecco. Un duello molto ravvicinato ieri con le prime quattro prove speciali sprint (bis di “Voltois” e “Avaglio”) che avevano marcato un distacco di soli 5’’6. Oggi invece, sulle prove lunghe di “Val di Lauco” e “Passo Duron”, i battistrada non hanno lasciato scampo agli avversari, allungando progressivamente con il miglior tempo in ogni sezione, tranne la prima ripetizione di Lauco con la sortita della Skoda Fabia di Michele Griso e Alessandro Lucato (10’31’’4) buona per fare guadagnare alla coppia targata Munaretto la terza posizione provvisoria. Invece nel finale un sussulto d’orgoglio di Dimitri Tomasso e Matteo Turatti con un’altra Skoda Rally2 ha permesso loro di agguantare il terzo posto conclusivo dopo una gara tribolata, al di sotto delle aspettative. Giù dal podio, dunque, Griso-Lucato, davanti a Gianpaolo Boria ed Erica Furlan, Alberto Martinelli e Giulio Calligaro, Andrea Schneider ed Eneo Giatti, tutti su Skoda Fabia Rally2 Evo. Nella top ten l’ottavo posto di Giampaolo Bizzotto e Sandra Tommasini (Peugeot 208), primi di Classe Rally4, il nono di Marco Marchiol e Veronica Modolo, il decimo di Alberto Ferragotto e Francesco Maggiolino, rispettivamente primo e secondo di Classe Super 1600 su Renault Clio.
FINALI DI CLASSE. In A6 successo di Alex Paveglio e Deana Cont (5 scratch sulle 9 prove) in 57’17’’8 davanti a Domenico Boz e Davide Naccari, Alan Craighero e Matteo Gressani (tutti su Peugeot 106 Rally). In A7, dopo l’uscita di scena di Marco Zannier e Paolo Colonnello per un guasto al cambio, si sono presi la scena Nelso Miu e Nicola Della Pietra chiudendo in 56’48’’5 davanti a Valerio Scettri e Roberto Segato, Gabriele Pezzarini e Kevin Del Mistro (tutti su Renault Clio Williams). Classe K10 con duello vinto da Stefano Maccagnan e Jenny Maddalozzo (Citroen Saxo Vts) in 56’00’’7 battendo di soli 13’’9 Stefano Reputin e Iuri De Felice (Peugeot 106). Falcidiata dai ritiri la N2 vinta da Giuseppe Bertolutti e Franco Codromaz (Peugeot 106 S16) in 59’00’’0 staccando i pur validi Alex Reato e Simone Minuzzo (Citroen Saxo), Daniele Fachin e Isabel Forgiarini (Peugeot 106 S16). Dominio netto di Rubens Rigodanzo ed Emanuele Castegnaro in 1:01’30’’0 nel confronto di N3 solo con Fabrizio Colja e Luca Benossi (entrambi su Renault Clio). Cavalcata di R3 in solitario per Denis Molinaro e Raffaele Meneano (Renault Clio) in 57’32’’7. Primi dall’inizio alla fine Giampaolo Bizzotto e Sandra Tommasini nella Rally 4 dei motori 2 litri aspirati e turbo 1333 cc, chiudendo in 54’39’’7 davanti a Michele Ianesi e Davide Barichello, Alessandro Lusso e Vittorio Anastasia (tutti su Peugeot 208). Successo di Stefano Facchin ed Elia Ungaro in 55’54’’4 nella Rally 4/R2 con i motori 1.6 aspirati e turbo da 1067 cc, seguiti da Riccardo Zavagno e Michele Barison, Fabio Scagnetto e Silvia Croce, unici tre al traguardo (tutti su Peugeot 208). Rally 5 con Fabrizio Martinis e Valentina Boi sempre i più veloci finendo in 57’16’’1 e scavando un solco su Gianni Bardin e Luca Pascale, Nicola Giatti e Fabio Gressani (tutti su Renault Clio Rs Line). Fabio Peressutti e Valentina Stefanutti (Renault Clio Rs) primi da soli in RS 2.0 con il totale di 1:10’25’’4 dopo il ritiro di Roberto Carlo Sbalchiero e Felice Martini (entrambi su Clio). Infine la Super 1600 che ha perso a metà gara Rudy Bulfon e Marsha Zanet causa toccata alla posteriore destra e nel finale Bernd Zanon e Denis Piceno che avevano rilevato il primato, lasciando campo libero a Marco Marchiol e Veronica Modolo, vincitori in 54’53’’3 per soli 3’’2 su Alberto Ferragotto e Francesco Maggiolino, mentre decisamente staccati sono giunti terzi Alberto Florian e Carlo Guadagnin (tutti su Renault Clio).