TCR DSG, dopo Imola tutto si deciderà all'autodromo capitolino

Nelle due gare sul Santerno, dopo le grandi battaglie in pista, le sfide sono rimaste aperte
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Dopo il quinto e penultimo round a Imola rimane ancora aperta la lotta di classifica tra le vetture del DSG del Campionato Italiano. Sul circuito del Santerno le battaglie sono infuriate senza sosta nel corso delle due gare, con Steven Giacon, su Audi DSG di Tecnodom Sport che ha ottenuto il primo vantaggio in qualifica. A seguirlo, con un decimo esatto di differenza, è stata la Cupra DSG di Sabatino Di Mare, preparata da DMP Motors per Scuderia Vesuvio. Questo il duello che si è conteso principalmente la testa di gara 1, con il pilota campano che ha ottenuto la testa del gruppo e ha condotto nelle prime fasi di gara, per poi scambiarsi posizione più volte con il rivale. Al termine della corsa era proprio Di Mare in testa, ma la chiusura di gara 1 è stata anticipata di qualche minuto rispetto al tempo regolamentare, per una bandiera rossa esposta dai commissari in seguito all’incidente di Damiano Reduzzi nel TCR Italy, che ha colpito violentemente le barriere laterali (fortunatamente senza conseguenze per il pilota coinvolto). La classifica è stata riportata quindi al giro precedente, con Giacon decretato vincitore. P2 dunque per Di Mare, seguito ancora da un’altra Audi, quella di Mauro Trentin, Elite Motorsport. Quest’ultimo, attuale leader di classifica, ha approfittato nuovamente di tutte le sessioni del weekend per apportare ancora modifiche al suo set-up, testando delle nuove componenti che hanno soddisfatto le aspettative. Penalizzato solo dal traffico in qualifica (37 le vetture sul circuito del Santerno) che non gli ha consentito di trovare un giro pulito per esprimere al meglio il proprio potenziale. Sul finale della gara del sabato, prima dell’interruzione forzata, proprio il suo passo stava venendo fuori, portandolo a lottare per il vertice della corsa. Il suo compagno di squadra, Rodolfo Massaro, sempre su Audi, ha chiuso la gara in P4, seguito dalle rimanenti due Cupra in gara, quella di Matteo Bergonzini, ritornato a competere proprio a Imola con BF Motorsport, e quella dell’esperto Giorgio Fantilli.

 

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Gara 2 ha preso il via sotto gli stessi auspici, di nuovo dando spazio a intense battaglie. I piloti Elite sono stati ancora più coinvolti nella lotta, con Trentin che sembrava prendere là quando è stato bloccato da una foratura. Il pilota patavino ha quindi subito fatto rientro ai box dove il team gli ha abilmente consentito di rientrare in gara dopo un pit stop veloce, certamente però limitando le sue possibilità di lottare per la vittoria. La leadership della corsa è stata colta e mantenuta da Di Mare, che ha preso il via con uno start impeccabile, ma è stato poi costretto al definitivo stop a pochi minuti dal termine per la rottura di un braccetto della ruota posteriore. Uno stop che vale dunque il quarto posto al pilota salese, che torna ad affrontare nuovamente un round di Campionato con un passo eccezionale, mostrato sin dalle prime battute con le prove libere del venerdì. Massaro, in assenza del compagno rallentato dalla sfortuna subito, si è preso l’onere di portare a casa il risultato della squadra, lottando abilmente con Giacon e Di Mare, fino a ritrovarsi solo e incontrastato al vertice di gara 2, dopo che anche Giacon è stato fermato da una rottura. Anche Bergonzini è stato costretto nella gara di domenica ad abbandonare la pista per problemi tecnici. Il podio finale ha visto dunque il trionfo di Massaro, seguito da Fantilli, che è stato in gara molto abile e lungimirante nel tenersi al di fuori delle bagarre più insidiose, e Trentin terzo.

Ancora Trentin, con una vittoria alle spalle e per 10 volte a podio nelle 10 gare percorse, rimane il leader della classifica, ma è Massaro ad aver raccolto il bottino maggiore dal round (con 67pt portati a casa contro i 60 del compagno-rivale di classifica) e rosicchia un po’ di margine. A Vallelunga, nel weekend del 18 settembre, Trentin arriva con 330 punti totali, mentre Massaro si presenta con 290, in un duello interno che rimane dunque aperto a riservare eventuali sorprese.