" /> TCR ITALY TOURING CAR CHAMPIONSHIP - <p>Girolami: "Il TCR Italy campionato di altissimo livello"</p>

Girolami: "Il TCR Italy campionato di altissimo livello"

L'italo argentino fresco campione tricolore: "La vostra serie ha nulla da invidiare a quella europea. Il segreto del successo? Raddoppiare gli sforzi dopo la pausa estiva. Vivo a Cernobbio vicino agli interisti Zanetti e Lautaro" 

Image

I suoi nonni erano partiti da Ascoli Piceno per cercare fortuna in Argentina, lui, Franco Girolami, nato 31 anni fa a Isla Verde, Cordoba, ha compiuto il percorso inverso, scegliendo il Paese degli avi per dare nuova linfa alla sua carriera, dopo la conquista del campionato europeo TCR. E così al volante dell’Audi RS 3LMS del team veneziano Aikoa Racing, si è imposto nella serie tricolore.

“Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo posti a inizio stagione. Ovviamente come pilota il primo è quello di arrivare all’ultima gara con la possibilità di essere campione. Poi uno sa che dipende da tante cose. La chiave è stato il fatto che dopo l’estate abbiamo raddoppiato gi sforzi per raggiungere l’obiettivo”.

Come ti sei trovato a correre in Italia?

 “Dopo aver vinto il TCR Europe, non avevo altro traguardo che diventare campione anche in Italia. Ma, quando sono sbarcato nel vostro campionato, ho trovato una serie molto competitiva sia dal punto di vista dei piloti sia di quello dei team. Da qui, come dicevo, la necessità di raddoppiare gli sforzi da metà stagione, quando abbiamo avuto qualche risultato altalenante”.

Hai già in mente che cosa farai l’anno prossimo?

“Sto lavorando a diversi progetti, ovviamente l’obbiettivo è tornare al TCR Europe, ma se non dovesse realizzarsi, mi piacerebbe restare a correre nel TCR Italy che è diventato un campionato assai simile a quello europeo, con un livello, molto, molto alto”.

Image

Hai un fratello pilota, Nestor, da dove nasce la vostra passione per le corse?

“Da quando avevamo solo 4 anni, con i kart. Ovviamente in quel momento era solo un gioco, un divertimento. Poi a un certo punto – quando avevamo 15-16 anni -, abbiamo dovuto scegliere se continuare a studiare o trasformare questa passione in un lavoro.  Abbiamo scelto quest’ultima opzione. Sono diventato pilota ufficiale di diversi marchi. Poi, dopo il 2020, è arrivata l’opportunità di disputare una gara nel TCR Italy con la MM Motorsport e questo mi ha aperto diverse porte”.

 Dove vivi in Italia?

“Abito a Cernobbio con la famiglia. Ho scelto quel posto perché mio fratello vive a Lugano e volevo stare vicino a lui”.

Lì sul Lago di Como c’è una colonia di argentini; molti vestono la maglia dell’Inter.

“Vero vicino a me vivono Xavier Zanetti e Lautaro Martinez. Ma io non sono un grande tifoso di calcio, seguo solo la nazionale argentina quando gioca,  non ho una squadra di riferimento in Italia. Però mi piace l’Inter proprio perché ci sono diversi giocatori miei connazionali”.

Image

Mai stato a Roma ad assistere a qualche celebrazione di papa Francesco?

“No, non mi è capitata ancora l’opportunità di andare a vederlo”.

Nell’automobilismo l’Argentina ha espresso campioni come Juan Manuel Fangio, Froilan Gonzalez e più recentemente Carlos Reutemann. Hai avuto modo di conoscere quest’ultimo?

“Sì perché era legato a una marca argentina con la quale ho corso , una persona molto onesta”.

Ultima domanda: quale regalo vorresti trovare sotto l’albero?

“Ovviamente correre nel TCR Europe e continuare la mia carriera”.