CIWRC: Bentornato Pede!

Luca Pedersoli torna a competere a pieno regime nel Campionato Italiano WRC. Il vincitore della prima edizione della serie tricolore è pronto a ripartire dall'esordio stagionale nel suo Rally 1000 Miglia: "Sarà una stagione emozionante”
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Scorre velocemente il countdown in vista dello start del CIWRC 2018. L’appuntamento d’apertura a Brescia, previsto dal 27 al 29 aprile prossimi, sarà anche l’occasione per ritrovare uno dei personaggi noti della competizione riservata alle World Rally Car: Luca Pedersoli. Tornerà alla carica sempre al volante della sua Citroen C4 gommata Michelin, con alla sua destra la navigatrice Anna Tomasi.

 

Possiamo dire: bentornato nel CIWRC! Dopo l’avvio nel Rally1000Miglia dello scorso anno hai vissuto la serie da spettatore interessato. Quale impressioni hai avuto?

“Non è facile capire le dinamiche di un campionato guardandolo dall’esterno. Per quanto ho visto si è confermato come una competizione ancora ricca di contenuti ed emozioni. Purtroppo, per quanto mi riguarda, ho vissuto una parentesi negativa durante la mia apparizione a Brescia. Mi è dispiaciuto particolarmente perché mi ero sentito competitivo, rimanendo al comando dopo sette prove speciali prima di essere costretto al ritiro. Quella gara mi aveva lasciato buone sensazione. Probabilmente avrei potuto dire la mia per il titolo. Albertini è un ragazzo che merita. Va forte! È riuscito a dare continuità alla sua stagione senza incappare in errori. Gli va reso merito, in più fa piacere perché anche lui è di Brescia. Ricordo che la sua prima volta alla guida di una WRC fu con la mia Ford Focus. Non sono rimasto sorpreso dalla sua vittoria.”

 

Un anno dopo al 1000Miglia. Quali sono i cambiamenti e quali le conferme in “casa Pedersoli”?

“In realtà non è cambiato molto. Anzi, per quanto mi riguarda ho tante conferme per la stagione alle porte. Al mio fianco ci sarà sempre Anna Tomasi. Una navigatrice molto professionale e appassionata che mi ha affiancato dopo Matteo Romano. Anche lei è molto contenta di tornare in una massima competizione nazionale, perché quello di gareggiare e soprattutto vincere un titolo italiano è sempre stato il suo obiettivo. Sarò ancora al volante della mia Citroen C4. La prospettiva però è quella di cambiare vettura durante il corso della stagione. Effettivamente sono rimasto l’unico ad utilizzare una 2000, gli altri sono tutti su una 1600. Un motivo ci sarà. Sono sicuramente vetture più performanti e spero di poter effettuare quanto prima questo passaggio, cosa che potrebbe farmi fare un salto di qualità definitivo. Nel team invece c’è stato qualche cambiamento. Sarà lo stesso, ma con un nuovo direttore sportivo e altri nuovi componenti tra i meccanici. Spero che anche questo possa rivelarsi un valore aggiunto.”

 

Sei uno dei “veterani” di questa competizione tricolore. Dal tuo successo nella stagione d’esordio all’edizione 2018, quanto e come si è evoluta la serie?

“Questo campionato non è cambiato poi molto dalla sua nascita, ma è sicuramente un fattore positivo. Questo è il suo punto di forza secondo me. Vetture eccezionali, tanti piloti di livello e gare blasonate ricche di storia rallistica. Sono tutti appuntamenti molto noti sul panorama nazionale, gare che hanno fatto la storia. Anche per quest’anno è confermato il format con cinque risultati utili e uno scarto. A mio avviso è una soluzione vincente. La mia storia nel CIWRC è caratterizzata da fasi alterne. Dopo la vittoria nel 2014 ho sfiorato il titolo nel 2016, perso per appena un punto al netto degli scarti a favore di Marco Signor. Quando ho partecipato a tutto il campionato ho ottenuto ottimi risultati ad anni alterni. Quindi speriamo che questo 2018 sia effettivamente favorevole.”

 

Quale rientro migliore della gara di casa. Raccontaci le emozioni del Rally 1000 Miglia vissute dalla prospettiva del “pilota locale”

“In realtà non mi sento un vero e proprio “pilota locale”. Il 1000Miglia è la mia gara di casa, ma non ho poi molte partecipazioni. Forse arrivo a contarne sette o otto. Ci sono molti altri piloti che ne hanno più del doppio rispetto a me. Ad esempio, Marco Signor. È una gara classica che conoscono tutti molto bene, quindi non si ha il vantaggio di conoscerla in maniera particolare. Correre questa gara ha comunque un’esperienza emozionante, a maggior ragione perché sarà la gara di apertura del campionato.”

 

 Nella foto: Pedersoli-Tomasi al Rally1000Miglia 2017