37. Rally Trofeo Aci Como: tra Alpe Grande (km.8,8 km) e Val Cavargna (29,72 km) ben 200 commissari a garantire la sicurezza.

Fontana precede di poco Albertini mentre Sossella (7°) è in recupero.
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(Comunicato Ufficio Stampa Rally Trofeo Aci Como)

Dopo l’arrivo della prima tappa, venerdì sera, nel cuore della città di Como, il rally decisivo per il Campionato Italiano WRC si accinge a vivere la seconda lunga frazione di gara. Tre le competizioni di scena: aprono la fila delle vetture in gara i partecipanti al rally WRC, quindi le auto Storiche e poi i contendenti ammessi al via del rally Nazionale.

Sabato, ore 7.01: dal parco chiuso notturno al Driver di Via Pasquale Paoli esce la prima vettura al comando del 37. Rally Trofeo Aci Como al termine della prima tappa: è la Hyundai i20 WRC n.3 di Corrado Fontana con Nicola Arena che venerdì pomeriggio si sono aggiudicati tutte le quattro prove speciali disputate nel Triangolo Lariano (Nesso e Ghisallo ripetute). L’equipaggio Bluthunder precede Albertini-Fappani (Ford) di 5”4, Gilardoni-Bonato (Hyundai) di 11”9, Miele-Bollito (Citroen) di 18”5 e Alessandro Re-Turati (Skoda, 1° classe R5) di 28”9.

Su 60 equipaggi verificati, sono 57 quelli ammessi al via della seconda frazione di gara: dapprima il trasferimento al parco assistenza di Porlezza per la miglior scelta gomme poi il primo passaggio sulle prove di Alpe Grande e Val Cavargna. Predisposto dagli organizzatori di Automobile Club Como un piano di sicurezza che prevede, oltre alla presenza massiccia di Forze dell’ordine, 65 commissari di percorso sulla prima e ben 130 sulla seconda su 116 postazioni. Con i suoi 29,720 km, la Val Cavargna è la prova più lunga ed insidiosa dell’intero Campionato Italiano WRC.

Tra le tematiche agonistiche che fanno discutere appassionati ed addetti ai lavori, figurano le aspettative dei top driver che si giocano le posizioni di testa della gara (unica delle sei gare del CI WRC a massimo coeff.1,5) ma soprattutto le possibilità di vincere il Campionato. Fontana deve continuare a vincere prove speciali, sperando in un passo falso di un Albertini sin qui concentrato e redditizio nella sua seconda posizione (restando così la classifica il bresciano si confermerebbe campione italiano 2018). Prosegue la marcia di recupero del tempo perduto sulla ps.1 di Sossella che di prova in prova sta scalando posizioni pur restando distante dal podio. Avvincente la lotta per salire sul terzo gradino del podio tra il comasco Gilardoni (Hyundai) e il bustese Simone Miele (Citroen) divisi da soli 6”6. Dopo essersi fermato per noie al turbo nel corso della seconda prova Ghisallo, Porro (Ford n.4) ha richiesto ed ottenuto si ripartire in seconda tappa: transita dopo il settimo assoluto, Sossella.