Mapelli-Amici (Audi R8 LMS) vincono gara-1 e si inseriscono nella lotta per il titolo GT3 del Campionato Italiano Gran Turismo 2015

L'equipaggio di Audi Sport Italia ha preceduto Donativi-Postiglione e Bortolotti-Zaugg e si sono portati a 12 lunghezze dal leader Bortolotti. Nella GT Cup vittoria di Zanardini-Perel (Lamborghini Gallardo), ma i fratelli Pastorelli sono ad un passo dall'alloro tricolore.

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Al termine di una gara molto combattuta, Mapelli-Amici (Audi R8 LMS) si sono aggiudicati la vittoria in gara-1 del 7° ed ultimo round del Campionato Italiano Gran Turismo. L'equipaggio di Audi Sport Italia ha preceduto la Porsche GT3 R di Donativi-Postiglione (Ebimotors) e la Lamborghini Gallardo di Bortolotti-Zaugg (Imperiale Racing) e si è inserito nella lotta per il titolo GT3 salendo a quota 101 alle spalle di Bortolotti (113), Schirò e Berton (111), Gattuso (110), Beretta e Frassineti (105), Casè (104), Viberti (102). Nella GT Cup sono saliti sul gradino più alto del podio Zanardini-Perel (Lamborghini Gallardo-Bonaldi Motorsport) davanti alle Porsche 997 di Matteo Desideri (Antonelli Motorsport) e Venerosi-Baccani (Ebimotors). Solo quinti i fratelli Luca e Nicola Pastorelli (Porsche 997-Krypton Motorsport), ma ormai ad un passo dalla conquista dell'alloro tricolore.

Gara-1: Al via Mapelli scattava bene dalla seconda fila dello schieramento portandosi al comando davanti a Postiglione, Bortolotti, Rugolo, Monfardini, Bachler, Di Amato e Gattuso, mentre nella GT Cup Desideri precedeva Pastorelli e Baccani. Dalle retrovie, invece, risaliva subito Frassineti, scattato dalla sedicesima posizione dello schieramento, e si inseriva già al secondo passaggio in zona punti.

Nei primi giri la gara aveva un andamento piuttosto regolare, ma i colpi di scena non tardavano ad arrivare. Al settimo passaggio, infatti, Rugolo dechappava una gomma e doveva abbandonare la sesta piazza, mentre al giro successivo il suo compagno di squadra Gattuso entrava in contatto con Di Amato e si insabbiava, chiudendo definitivamente la gara.

Al comando, intanto, Mapelli controllava Postiglione e Bortolotti; più staccati erano Bachler, Frassineti, bravo a risalire in quinta posizione, Gagliardini, Di Amato, Berton e Monfardini. Nella GT Cup Desideri confermava la sua leadership davanti a Baccani e Pastorelli, mentre Selva rientrava ai box dopo un contatto con Romanelli.

Al 12° passaggio si apriva la finestra sui cambi pilota, in occasione della quale Frassineti scavalcava Bachler e si portava in quarta posizione, mentre Schirò, subentrato a Berton, toccava Viberti e lo faceva girare. Al 16° giro continuavano ancora il colpi di scena, questa volta a sfavore di Frassineti, che dopo il dechappamento del pneumatico posteriore sinistro si girava ed era costretto a rientrare ai box.

Al rientro in pista di tutte le vetture dopo i cambi pilota, Donativi, subentrato a Postiglione, si ritrovava al comando davanti ad Amici, quest'ultimo costretto a scontare l'handicap tempo di 15 secondi per la vittoria di Misano. Alle spalle del portacolori Audi si inserivano Comandini, Zaugg, Gai, Capello, Schirò, Wimmer, Camathias, Balzan, Barri e Viberti, mentre in GT Cup Desideri precedeva Venerosi e Perel.

Nelle ultime tornate la gara si accendeva per la prima posizione con Amici che, giro dopo giro, si avvicinava al leader Donativi. L'aggancio avveniva al 25° passaggio, quando il pilota Audi alle Bucine aveva la meglio sul portacolori Porsche, prendendo il comando che manteneva fin sotto alla bandiera a scacchi.

Sul traguardo Amici andava a cogliere la seconda vittoria della stagione davanti a Donativi e Zaugg, terzo dopo la penalizzazione a Comandini per cambio irregolare che lo relegava al quarto posto. Quinto era Schirò, ma il pilota della Villorba Corsa veniva penalizzato di dieci secondi per il contatto con Viberti, retrocedendo settimo alle spalle di Gai e Capello. Chiudevano la top ten Balzan, Camathias e Viberti, mentre nella GT Cup Perel precedeva Desideri e Venerosi, rimandando a gara-2 l'assegnazione anche del titolo riservato alle vetture in configurazione monomarca.

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