A Vallelunga Ferrari con Frassineti-Beretta (GT3) e Porsche con Maino-Selva (GT Cup) si dividono le vittorie in gara-2

Ancora aperte le classifiche generali delle due classi con Frassineti-Beretta che nella GT3 precedono Bortolotti-Viberti, mentre nella GT Cup i fratelli Pastorelli conducono su Maino-Selva. Già assegnata la Coppa Lamborghini Huracan vinta da Tanca Zaugg.

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Sono di Frassineti-Beretta (Ferrari 458 Italia-GT3) e Maino-Selva (Porsche 997-GT Cup) le vittorie nelle ultime due gare del 5° appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo disputato all'autodromo di Vallelunga. Nella gara delle classe GT3 i portacolori dell'Ombra Racing hanno preceduto la vettura gemella di Schirò-Berton (Villorba Corse) e la Lamborghini Gallardo di Bortolotti-Viberti (Imperiale Racing), questi ultimi vincitori di gara-1. Grazie ai venti punti conquistati, Beretta e Frassineti riconquistano la leadership della classifica generale a quota 96, precedendo di tre punti Bortolotti-Viberti e di quattro Schirò-Berton.

La gara della classe GT Cup è stata dominata dalle Porsche 997 con Maino-Selva (Ebimotors) sul gradino più alto del podio davanti a Russo-Goldstein (Antonelli Motorsport) e ai compagni di squadra Venerosi-Baccani. A quattro gare dalla conclusione, la classifica generale della classe riservata alle vetture in configurazione monomarca vede al comando i fratelli Pastorelli, quarti al traguardo, che precedono di un solo punto Maino-Selva, mentre in terza posizione a 13 lunghezze si confermano Zanardini-Perel (Lamborghini Gallardo).

Il week end romano ha assegnato, inoltre, il primo trofeo della stagione, la Coppa Lamborghini Huracan che è stata conquistata da Tanca-Zaugg (Raton Racing), secondi al traguardo nell'ultima gara della stagione vinta da Baruch-Faccioni (Vincenzo Sospiri Racing).

Gara-2 GT3: Al via il poleman Bortolotti si confermava al comando davanti a Frassineti, Gattuso, Mapelli e Berton, ma quest'ultimo nel corso del primo giro riusciva ad aver la meglio nei confronti del portacolori Audi. Nella Coppa Lamborghini Huracan Zaugg prendeva subito il comando su Faccioni e Mantovani.

Al terzo passaggio Mapelli si riprendeva la quarta posizione, mentre Monfardini saliva sesto davanti a Biagi e Comandini. Al giro successivo il portacolori BMW scavalcava il bolognese innescando con lui, Zonzini e Di Amato una bella lotta per le posizioni di rincalzo.

Al sesto giro Monfardini commetteva un errore lasciando via libera a Comandini e Biagi, mentre al comando Bortolotti portava a quasi tre secondi il suo vantaggio su Frassineti, ormai raggiunto da Gattuso. La situazione si stabilizzava fino ai cambi pilota, quando Amici, subentrato a Mapelli prendeva il comando della gara davanti a Beretta, succeduto a Frassineti, e Casè che aveva preso il volante da Gattuso. Viberti, subentrato a Bortolotti, a causa della penalizzazione in tempo per la vittoria in gara-1, scivolava quarto davanti a Schirò, Gagliardini, Pezzucchi, Mugelli, Capello, Palma e Postiglione. Nella Coppa Lamborghini Huracan, Alessandri prendeva il comando su Tanca e Baruch.

Al 20° giro Schirò aveva la meglio su Viberti salendo in quarta posizione, mentre Palma si girava da solo abbandonando la decima piazza. Baruch, intanto, passava a condurre la Coppa Huracan su Alessandri e Tanca.

Al 25° passaggio si concretizzava la rimonta di Postiglione che entrava in zona punti, ma il colpo di scena arrivava nella stessa tornata dalla testa della gara, con Amici, saldamente al comando, che arrivava lungo al Curvone e si insabbiava definitivamente. A ritrovarsi in testa era, così, Beretta che precedeva Casè, Schirò, Viberti, Gagliardini, Pezzucchi, Capello e Postiglione, che alla tornata successiva incrementava la sua rimonta superando l'astigiano.

Al 27° giro arrivava un altro colpo di scena che vedeva protagonista Casè, fuori definitivamente ai Cimini abbandonando la seconda posizione a favore di Schirò. Terzo si inseriva Viberti davanti a Gagliardini, Pezzucchi, Postiglione, Capello, Mugelli, Calamia e Ferrara.

Al 29° giro Postiglione completava la sua rimonta scavalcando Pezzucchi, quinto, che nel tentativo di resistere si scomponeva e si toccava con Capello perdendo tre posizioni.

La gara non regalava più emozioni e sotto alla bandiera a scacchi Beretta, in coppia con Frassineti, andava a cogliere la sua terza vittoria della stagione davanti a Schirò e Viberti. Quarto era Gagliardini che concludeva davanti a Postiglione, Capello, mentre Mugelli si girava all'ultima curva perdendo la settima piazza a favore di Ferrara che chiudeva davanti a Pezzucchi, Puglisi e Palma.

Baruch si aggiudicava la gara delle Lamborghini Huracan su Tanca e Alessandri, ma la vittoria finale andava all'equipaggio Tanca-Zaugg (Raton Racing) che in classifica generale hanno preceduto di 23 punti Massimo Mantovani.

Gara-2 GT Cup: La bagarre si scatenava subito al via e alla curva dei Cimini faceva le prime vittime. Zanardini, scattato dalla pole, veniva toccato da De La Reina, si girava ed era costretto a ripartire dalle retrovie. Ad approfittare dell'accaduto era Baccani che si portava al comando davanti a Selva, Durante, Del Prete, Goldstein, Romani e Bodega, che alla tornata successiva si esibiva in un testa coda.

All'ottavo giro Goldstein passava dapprima Del Prete e poi Durante, mentre Zanardini recuperava posizioni portandosi in settima piazza. Anche Pastorelli si esibiva in una bella rimonta agganciando il gruppo di testa e, dopo aver sfruttato il contatto tra Del Prete e Durante, si portava in quarta posizione.

Al 12° giro si apriva la finestra sui cambi pilota e Pastorelli tentava, invano, l'attacco alla terza piazza di Goldstein. Nell'occasione il pilota veneto perdeva un paio di posizioni scivolando alle spalle di Del Prete e Carina Lima.

Al rientro in pista di tutte le vetture dopo i cambi pilota Venerosi, succeduto a Baccani, si confermava al comando davanti a Maino, Russo, Sposito, Pastorelli e Perel. Al 20° giro Pastorelli aveva la meglio su Sposito, imitato poco dopo da Perel, mentre Valori forava una gomma ed era costretto ai box. Alla 23^ tornata Maino prendeva il comando concludendo la sua rincorsa a Venerosi. Terzo si confermava Russo davanti a Pastorelli, Perel, Sposito e Comi.

Con Maino ormai saldamente al comando, gli ultimi due giri vedevano Venerosi difendersi dagli attacchi di Russo, ma all'ultima curva il pilota dell'Ebimotors doveva cedere il secondo gradino del podio a Russo. Quarto era Pastorelli che concludeva davanti a Perel, Sposito e Comi.

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