Dalmazzini vince la Baja Costa Smeralda

Il ventenne pilota di Suzuki Italia, in coppia con Daniele Fiorini, s'aggiudica il quinto round della serie col Grand Vitara, 2.7 T1 precedendo Codecà e Fedullo, su Grand Vitara 3.6 V6. Quinti Spinetti e Giusti, sempre leader della serie Tricolore ACI CSAI.

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È stata una gara difficile e impegnativa, dove sono state determinanti la concentrazione e le prestazioni, la sensibilità nei tratti veloci ed anche nelle varianti fuoristrada; condizioni dalle quali è emerso il giovane pupillo di Suzuki Italia: Andrea Dalmazzini.
Doveva vincere l'emiliano per proseguire nell'attacco alla prima posizione della classifica generale di campionato, che insegue dalla seconda piazza assoluta. Il ventenne Dalmazzini è riuscito nell'impresa vincente, anche per aver sbagliato meno degli avversari. Veloce sulla strada e bravo a utilizzare al meglio l'aiuto del compagno di squadra Codecà, quando entrambi si sono trovati in difficoltà, Dalmazzini s'è segnalato al primo posto al termine dei tre Settori Selettivi effettivamente disputati, dei quattro in programma: la prima frazione è stata però annullata dalla Direzione Gara, dopo essere stata corsa, mentre il secondo passaggio sulla prova cronometrata Olbia, ultimo tratto cronometrato della giornata, non è stato effettuato.
Al secondo posto in gara si è classificato Lorenzo Codecà, navigato da Bruno Fedullo, rimediando al meglio il rallentamento subito per la rottura di una bobina dell'impianto elettrico del Suzuki Grand Vitara, riuscendo a risalire la classifica e conquistare la posizione d'onore al traguardo di Porto Cervo.
Il folto pubblico presente al traguardo nella "piazzetta”, cuore del centro turistico della Costa Smeralda, ha salutato il piazzamento al terzo posto assoluto del garfagnino Andrea Luchini, in coppia con il torinese Piero Bosco a bordo della Grand Vitara 1.9 DDiS, dopo una gara priva di sbavature e veloce soprattutto nei primi chilometri, che gli ha permesso anche di classificarsi primo di Gruppo T2 e della classifica del Suzuki Challenge.
Con una gara attenta a non commettere errori, su di un tracciato non facile, sono quarti all'arrivo i siciliani Bordonaro e Bono, dopo un confronto serrato con i toscani Spinetti e Giusti. Erano infatti solo quattro i decimi che mettevano Spinetti davanti a Bordonaro dopo il settore selettivo più lungo, prova di Filigosu da 25 chilometri, ma la situazione successivamente si ribaltava per l'attacco del siciliano nei diciassette chilometri della prova di Olbia, dove superava l'elbano di 8”1. Con il quinto posto assoluto, terzo di Gruppo T2, i portacolori della Scuderia Malatesta Spinetti e Giusti restano quindi sempre leader della classifica generale di campionato.

Bene il modenese Emilio Ferroni, pilota protagonista della gare di velocità in pista ed all'esordio assoluto in una gara fuoristrada al volante di una Grand Vitara 1.9 DDiS, in coppia con Sonia Forti, sesto all'arrivo di una gara affrontata con molta grinta.
Settimi Mancusi e Manfredini a precedere di poco i fratelli siciliani Emanuele, ottavi. Noni assoluti Gianluca Dalmazzini, genitore di Andrea, e Giancarlo Rossini, seguono poi da Accadia e Darchi della Solferino Racing, tutti su Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS.

Gara vincente nel Gruppo TH per Giuseppe Ananasso e Roberto Musi, su Mitsubishi Pajero 3.2 DID, in vantaggio di 8”3 sul giovane romano Antonio Deodati, autore di una delle migliori prestazione dell'anno assieme a Roberto Briani ed a bordo di un Mitsubishi Pajero 3.5. In crescendo anche le quotazioni del figlio d'arte Aronne Travaglia, in coppia con e Caldini su Daihatsu Rocky, terzi a 18”3 correndo con problemi alla strumentazione di bordo. Quarto sensibilmente staccato si sono piazzati Versace e Caldart, su Suzuki Grand Vitara 2000, a controllare Grossi e Mencarelli, quinti su Land Rover Defender 3.5 V8 ed i leader della serie Cantarello e Colizza, sesti con il Mitsubishi Pinin.