Luchini passa al comando e chiude la prima tappa

Il toscano Andrea Luchini, navigato dal piemontese Piero Bosco, a bordo della Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS, è al comando del Raid il Ciocco al termine di una rocambolesca prima tappa. Cantarello e Rossini primi in TH

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Tra nebbia, pioggia e tanto fango s'è disputata oggi pomeriggio la prima tappa del Raid Il Ciocco, ultimo round del Campionato Italiano Cross Country. Una giornata decisamente rocambolesca, con continui colpi di scena a cambiare il volto della classifica assoluta.
Dopo due frazioni cronometrate disputate nella tenuta de Il Ciocco, s'è registrato lo stop di Codecà e Fedullo, fermati dal fango e dalla conseguente rottura meccanica al Suzuki Grand Vitara 3.6 V6 T1, i leader provvisori della classifica, Dalmazzini e Fiorini, hanno subìto la rottura della sospensione anteriore destra nel corso della terza frazione, arrivando a fatica al traguardo parziale, accusando pesante ritardo, mentre in precedenza erano transitati in ritardo al Controllo Orario d'uscita dalla zona di Rifornimento, per rimediare ad un errore nell'aver scambiato il gasolio con la benzina.

La nebbia della terza prova ha poi permesso all'esperto Luchini di passare al comando della gara, realizzando il secondo tempo assoluto in prova alle spalle del siciliano Bordonaro, vincente in prova dopo aver migliorato feeling con un percorso non facile e pesantemente segnato dal fango.
"Il Ciocco bisogna conoscerlo per andar forte” afferma Luchini "anche se in verità abbiamo tenuto un passo adeguato al difficile fondo che sempre caratterizza questa gara. Abbiamo avuto un solo momento difficile,quando abbiamo scoperto la presenza di acqua nell'impianto di alimentazione del propulsore”.

Dopo tre prove speciali, in attesa delle verifiche dei passaggi ai controlli orari di tutti i concorrenti, la classifica assoluta vede al comando e primo di T2 Luchini con 1'49” su Dalmazzini, primo di T1, e con 3'20” su di un regolare Spinetti ma rallentato nella nebbia del terzo passaggio. Quarto sarebbe Bordonaro ad un solo secondo dall'elbano e con quattro minuti e 17” di vantaggio sul quinto, Trivini al volante del Mitsubishi Pajero 3.2 DiD. Sesto è l'emiliano ex pistard Ferroni, Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS, e settimo il romano Deodati rallentato nella terza piesse da un principio di incendio al cruscotto al Great Wall Hover.
Pare a senso unico la gara del TH, con Cantarello e Rossini al comando della gara. All'esordio al volante del Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS, pilota veneto ha vinto le prime due prove speciali regolando Paolo Cau, Mitsubishi Pajero 3.5, il quale è stato a sua volta è stato veloce nella terza, chiudendo al secondo posto la giornata di gara con 2 minuti di ritardo dal rodigino.
Terzo di TH è il romano Ananasso, navigato da Musi sul Mitsubishi 3.2 DiD, a tre minuti dal leader di tappa al termine di una giornata difficile.