L'Italian Baja gara a tre per il Tricolore

Dopo tre Settori Selettivi Lorenzo Codecà e Mauro Toffoli, con la Suzuki Grand Vitara, sono i leader della classifica tricolore tra le auto, Amerigo e Icaro Ventura proseguono velocissimi al comando tra i Side by Side mentre Rinaldo De Nardi e Alessio Spiteri conducono il Gruppo TH a bordo di un Mitsubishi Pajero
Image

Dei cinquantasei concorrenti che ieri hanno preso il via dalla Fiera di Pordenone, quarantasei sono quelli rimasti in gara. Una decina si sono persi per ... strada. Sentieri di campagna e pietraie degli alvei dei fiumi hanno fatto sconti ad alcuno, neppure al polacco Jakub Przygonski, primo leader della gara assieme al navigatore tedesco Timo Gottschalk con il quale condivideva l'abitacolo della Mini John Cooper Works che non ha sopportato il ritmo infernale imposto dall'equipaggio, appiedandolo rompendo la sospensione anteriore destra.

Ad ereditare la prima posizione sono così i russi  Vladimir Vasilyev e Kostantin Zhiltsov, che con il Toyota Hilux precedono di sette secondi Orlando Terranova e Ronnie Graue, su Mini John Cooper Works. nessuno si risparmia, protesi nello sforzo di superare guadi profondi e buche e sassi. Tanti. Per settanta e più chilometri da percorrere senza voltarsi indietro, guardando avanti per individuare il miglior passaggio, affrontare i salti, tanti, e i tuffi nei greti dei fiumi con la miglior traiettoria. Non ci vuole fisico bestiale, ma muscolatura adeguata. Resistenza. Un mix formidabile che permetta di superare i settanta e più chilometri di ogni settore selettivo, ripetendo lo tre volte in una giornata. anche quando piove a dirotto.

 

Image

Condizioni estreme che mettono le ali ai Ventura, giovani e audaci il cui attacco va a buon fine. Con il Yamaha YZX Quaddy, i torinesi strabiliano e volano al primo posto della classifica assoluta del Gruppo T3, Italiano e mondiale ed ottimi quinti della generale mondiale FIA. Codecà è sempre lì. Settimo assoluto a difendere il primato tra i Suv italiani. Il Suzuki Grand Vitara assorbe le asperità, quando si trova su fondo compatto scarica a terra tutta la sua potenza, ma di questi tratti ce ne sono pochi. Acqua alta tanta. E' un bagno continuo. All'assistenza si cambiano semiassi, trasmissioni e pezzi di carrozzeria feriti dai rami di alberi, strappati dai violenti impatti nei guadi, ma anche tute e sottotute. Calzini e scarpette.

Si esalta il bolognese Sergio Galletti. Realizza performance a ridosso del podio assoluto. Al volante del Toyota Hilux Overdrive, sul quale è navigato da Daniele Fontana, l'emiliano segue traiettorie iridate, supera avversari e scala la graduatoria a suon di tempi da top five del mondiale. Galletti è il più veloce degli italiani in prova due ed è secondo del tricolore a ridosso di Codecà.

Petrucci sta entrando sempre più nella parte. Il romano, navigato dal bresciano Manfredini, guida sul velluto. Fluido. Senza sbavature e senza eccessi. Quando può, scarica la cavalleria del motore dell'Isuzu DMax, ma si controlla e si guarda dagli avversari. E terzo tra gli italiani sulle auto, sarebbe però davanti a Codecà senza il minuto di penalità preso per aver perso tempo nel lavaggio dell'Isuzu ... Borsoi non ingrana, è sesto.

 

Image

Luchini e Bosco perdono la leadership del Gruppo T2, accusando lo spegnimento del Grand Vitara 1.9 DDiS Poillucci nel tentativo di superare un guado, scalando al quarto posto, mentre i mantovani Alessandro e Marco Trivini Bellini passano al comando. Tra la rottura di un semiasse e l'atro, Bordonaro e Bono sono secondi, davanti ai compagni di squadra in Cram Gambazza Marino e Castellani.

Stoici in Gruppo TH, De Nardi e Spiteri proseguono la gara a bordo di un Mitsubishi Pajero, seguiti a ruota da Giocoli e Pradal con il Range Rover Classic.