Lo Slalom Torregrotta – Roccavaldina accende i motori

Tre manche di gara attendono i 110 concorrenti ammessi al via della competizione che apre il Campionato Italiano Slalom 2019.
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In una bella giornata di sole, è tutto pronto per lo svolgimento dello Slalom Torregrotta – Roccavaldina numero ventiquattro. I 110 concorrenti che hanno portato a termine le verifiche attendono l'accensione del semaforo verde per la prima tra le tre manche cronometrate (non è prevista quest'anno la salita di ricognizione), articolate su un severo tracciato da 3,5 km dislocato lungo la s.p. 59 che unisce i due comuni pedemontani adagiati lungo la costa tirrenica messinese e ritmato da tredici postazioni di rallentamento.

Il 24° Slalom Torregrotta-Roccavaldina, organizzato con la passione di sempre dal Gianfranco Cunico Club, in collaborazione con l'Automobile Club Messina, il patrocinio dei Comuni di Torregrotta e Roccavaldina ed il sostegno della Top Competition e della Delegazione regionale AciSport Sicilia, aprirà il Campionato italiano Slalom, ma assegnerà anche i punti per il Campionato siciliano della specialità, di cui costituisce il terzo appuntamento stagionale.

Tutti presenti i big della specualità. Tra i quali i campioni italiani Luigi Vinaccia, napoletano di Massa Lubrense, su Osella PA 9/90 Honda (quattro volte tricolore e già sei volte primo a Torregrotta, per la Scuderia Vesuvio), Fabio Emanuele, molisano alfiere della Campobasso Corse, su Osella PA 9/90 Alfa Romeo (cinque volte campione italiano ed altrettante volte sul gradino più alto del podio in Sicilia). 

Ed ancora, Salvatore Venanzio, anche lui campano di Massa Lubrense, su Radical SR4 Suzuki schierata dalla neonata Scuderia Venanzio (tricolore e vincitore a Roccavaldina nel 2016), Saverio Miglionico, lucano di Potenza Pignola, pure lui sulla biposto britannica in versione SR4 Suzuki 1.6 (a sua volta campione italiano e vincente a Torregrotta nel 2017). Per non citare il messinese Emanuele Schillace, tricolore Under 23 Slalom in carica, su Radical SR4 Suzuki 1.6 schierata dalla Tm Racing Messina (sodalizio campione isolano in carica), gli altri peloritani Alessio Truscello (Peugeot 106 Rallye) e Domenico Gangemi (Fiat 127 Sport), rispettivamente vincitori lo scorso anno del gruppo A e del gruppo E1 Italia (e delle rispettive classi), sempre in ambito tricolore per la specialità ed il ventenne catanese Michele Puglisi, campione siciliano Slalom in carica, con la Radical Prosport Suzuki (nuovi aerodinamica ed assetto) della Tm Racing.

Visibilmente soddisfatto Mario Lisa, "anima" del Gianfranco Cunico Club, così come Armando Battaglia, delegato regionale AciSport Sicilia. "La gara è ormai un nostro fiore all'occhiello – ammette con un pizzico di soddisfazione il massimo responsabile della Federazione isolana – nobilita il nostro paese e per noi è un onore. Lo slalom merita per il percorso, per il grado di sicurezza raggiunto, insomma è un vanto per il nostro territorio. Abbiamo una ventina di vetture sport presenti, ciò è anche un segno che la gara piace ai piloti. In crescita esponenziale anche il Regionale di specialità".

Fortemente convinto dell'importanza del binomio sport automobilistico e promozione del territorio è anche il sindaco di Torregrotta, Corrado Ximone, il quale non ha voluto far mancare il proprio sostegno e quello della sua Amministrazione agli organizzatori, "a patto che si continuino a cercare le giuste condizioni per lo sviluppo turistico con la creazione e la ristrutturazione di altre strutture ricettive ed alberghiere sparse per il territorio".

"Il fatto che a Torregrotta siano presenti così tanti campioni italiani, del presente e di un recente passato – ha voluto sottolineare il molisano Fabio Emanuele – testimonia da solo il grande lavoro portato a termine dal Gianfranco Cunico Club e da tutti gli organizzatori. Anche la specialità è cresciuta tantissimo negli anni, grazie alla nostra Federazione. Un plauso va anche al presidente della Commissione Slalom Sergio Bosio e a chi lo ha preceduto, ci sono stati molto vicini. Un pronostico per la gara è impossibile. Nell'automobilismo basta poco per vincere e basta poco per perdere, è il bello dello sport. Mi piace il nuovo che avanza, è molto importante cambiare. Per noi, diciamo più 'vecchietti', è uno stimolo in più".